Il regista Maurizio Sciarra, che sta lavorando da tempo a una coproduzione Italia-Cina, racconta a Cinecittà News l'emergenza sanitaria da un doppio punto di vista. "Un coronavirus fatto di storie, sentimenti reali, di nomi, cognomi, indirizzi, abitudini differenti ma coincidenti"
E come in ogni festival, siamo alla lista dei vincitori anche al Golden Tree Documentary Film Festival raccontato dal nostro inviato speciale Maurizio Sciarra. Miglior film lungometraggio, Distant constellation di Shevaun Mizrahi, film targato USA ma girato in Turchia
Il regista Maurizio Sciarra è il nostro inviato speciale al Golden Tree Documentary Film Festival di Francoforte. Meeting professionali, una sessione dedicata alle piattaforme per distribuire documentari e le pecore a fare da filo conduttore del festival, anche con un grande progetto di documentario sugli ovini
Dall'inviato Maurizio Sciarra, il racconto del Golden Tree Documentary Film Festival, gestito da una società cinese, e in gemellaggio con la Festa del Cinema del Reale a Corigliano. "Delegazione cinese in Puglia, delegazione pugliese a Francoforte. E io mi trovo a fare da 'consulente' a questo festival che alla quarta edizione vuole consolidarsi", dice Sciarra
"Era il 1988, il film era Buon Natale, Buon Anno, il mio ultimo film come aiuto di Luigi Comencini. Virna Lisi era la moglie “separata per bisogno” di Michel Serrault. Viveva i set con la strana normalità di chi film ne ha fatti tanti, ma continuava ad avere la curiosità di fare qualcosa di nuovo. L’ho rivista dopo anni al Festival di Bari, pochi anni fa, e rievocammo con affetto e calore quel film, che le era rimasto nel cuore. E’ un peccato quando persone così vanno via". Così il regista di Alla rivoluzione sulla 2 cavalli ricorda la diva scomparsa oggi
Il presidente Napolitano ha firmato un trattato di coproduzione con la Cina e un gruppo di cineasti italiani è andato nelle stanze del cinema cinese, per verificare la sua effettiva applicabilità. Tornando con un bottino importante. CCTV coproduce Everlasting Moments con la Urania Pictures, scritto da Ni Zhen, una storia d'amore ambientata all'inizio del '900 dove ci saranno anche le arti marziali, il progetto Hibiscus di Paolo Logli e Alessandro Pondi vedrà la collaborazione della EMME di Sandro Silvestri e del colosso televisivo Tianjin TV, Cristiano Bortone insegnerà alla Beijing Film Academy meccanismi di produzione europei, Ignazio Agosta con il documentario China loves Italy parlerà della presenza di industrie italiane in Cina. Cinecittà News pubblica in esclusiva il reportage di Maurizio Sciarra
Io, regista e giurato del Concorso opere prime al Bif&st, sono contento che le macchine a mano tremolanti, destabilizzanti per lo stomaco come per la vista, ebbene quel modo di girare sta forse finalmente scomparendo. Il punto più debole della catena è ancora la ricerca del soggetto 'giusto' e la scrittura. Qui si deve lavorare ancora molto, cercando la giusta/precaria dimensione tra un film strutturato e un film vero, sentito, che conosce le regole ma che se ne frega, se il racconto ha la propria forza
Maurizio Sciarra, in giuria insieme ai colleghi, entrambi pugliesi, Edoardo Winspeare e Alessandro Piva, ci racconta l'effetto straniante di un Festival sotto casa. "Per me che sono andato via nel '77 per fare il cinema è un'emozione, come partecipare alla serata d'inagurazione nel teatro Petruzzelli, alla cui ricostruzione ho dedicato un documentario". E adesso aspetta la giornata del convegno su "Il cinema italiano è in crisi". Ma sarà proprio così?
Dal 21 al 25 settembre si è tenuta a Opatjia, in Croazia, l'assemblea generale della FERA. Oltre 30 registi, in rappresentanza di 39 associazioni europee, hanno approvato un documento che rappresenta un passo avanti per il riconoscimento dei diritti dei registi e degli scrittori di cinema e di tv
37 registi da tutta Europa, tra cui un azerbaigiano, hanno vissuto un'intensa tre giorni a Roma, tra Cinecittà e la Casa del Cinema, per l'assemblea generale della FERA, la Federazione europea dei registi di cinema e tv. Ce la racconta Maurizio Sciarra, nuovo membro del Comitato esecutivo, in questa cronaca semiseria. Dove scopriamo che, quando si parla di tagli, i territori da difendere nel vecchio Continente sono davvero tanti, dall'Ungheria al Regno Unito, dal Portogallo all'Irlanda
Il 5, 6 e 7 novembre gli studios di via Tuscolana ospiteranno l'assemblea annuale della FERA, Fédération Européenne des Réalisateurs de l'Audiovisuel, che celebra i 30 anni della sua fondazione. Tra gli ospiti cinquanta autori da ogni parte d'Europa sotto la presidenza di Istvan Szabo
Il regista italiano, giurato alla XXX Mostra di Valencia, racconta a CinecittàNews la sua esperienza in un diario spassoso e cinefilo: "Siamo in uno dei migliori ristoranti che abbiamo frequentato, ma questa volta il cibo non va giù... si comincia come sempre dai film che si scartano e partono le discussioni serie e molto tecniche, i confronti diplomatici ma ferrei, il gioco delle contrattazioni finali". E alla fine la Palmera d'oro va alla pellicola franco algerina Harragas di Merzak Allouache, una storia di immigrazione clandestina
Seconda e ultima corrispondenza del regista Maurizio Sciarra dal Festival internazionale del cinema d'autore di Rabat, con le disavventure del suo film, Quale amore, durante le proiezioni pubbliche. E con il premio per la migliore interpretazione al nostro attore, protagonista di Verso l'Eden di Costa Gavras, ritirato dal rappresentante francese, assente l'ambasciatore italiano mai avvisato dagli organizzatori
Corrispondenza del regista Maurizio Sciarra dal Festival internazionale del cinema d'autore di Rabat, dove ha accompagnato il suo film Quale amore: "Le vere star del festival sono gli egiziani perché mi spiegano che i film 'commerciali' del Nord Africa sono egiziani, e che oramai tutti, autori e ancora di più attori, vogliono fare questi film per essere famosi. E difatti scoppia il tripudio popolare quando si avvia un insolito corteo con macchine d'epoca che portano registi ed attori verso il teatro Mohammed V della capitale marocchina"
Di ritorno da Shanghai, Maurizio Sciarra racconta a CinecittàNews come è nato, con un contratto firmato in 35 minuti, il suo nuovo film che realizzerà con i produttori hongkonghesi di Lussuria. E scopre i meccanismi di un'industria che produce tantissimo (300 film l'anno) e spende pochissimo (una media di 500mila € a film)
L'anno scorso, al Festival di Shanghai, lo sceneggiatore di Lanterne rosse Ni Zhen si è innamorato di un film italiano (Quale amore) e ha proposto al suo regista, Maurizio Sciarra, di dirigere una storia ambientata nella Cina dei primi anni del '900, negli splendidi paesaggi del Sudovest
Maurizio Sciarra è uno dei 1.800 giurati della European Film Academy e in questa veste deve vedere ogni anno film europei (ma anche israeliani) spesso sconosciuti, a volte molto belli. Tra i titoli di quest'anno Irina Palm, La vie en rose, La visita della banda, Mio fratello è figlio unico, La sconosciuta. Un dietro le quinte del premio che sarà consegnato a Berlino il 1° dicembre
Terzo e ultimo appuntamento con il viaggio cinematografico del nostro inviato Maurizio Sciarra dentro gli itinerari meno consueti della Festa di Roma: un convegno sul neorealismo, la testimonianza dei sopravvissuti di Nagasaki, il documentarismo diffuso
Secondo appuntamento con il nostro inviato speciale alla Festa Maurizio Sciarra. Che seguendo un insolito percorso ci porta dalla patria del Nokia alle nuovissime frontiere della fruizione del cinema. Il telefonino? E' superato dal mini-computer
Il nostro inviato molto speciale Maurizio Sciarra ci porta nel dietro le quinte della Festa di Roma, lontano dal red carpet, alla ricerca dei suoi colleghi stranieri. La prima tappa di questo viaggio ruota attorno alla delegazione cilena, guidata dalla "presidenta" Michelle Bachelet e dal mitico Raoul Ruiz
Anche il nostro inviato speciale Maurizio Sciarra era in Cina con la delegazione del progetto "Italiana". In questo diario di viaggio in due puntate ci racconta i retroscena, le curiosità e momenti più curiosi di questa esperienza. Per le vie della capitale dove la globalizzazione imperversa, nei mercatini e anche nei ristoranti più trendy
Finalmente partono gli accordi bilaterali tra Cina e Italia, come ci racconta il nostro inviato speciale Maurizio Sciarra. Impressionato da una serie di fatti: in Cina entrano soltanto 50 film stranieri ogni anno e 25 sono statunitensi. Non si proietta un film italiano in sala da anni
Quale amore va in concorso al principale festival giapponese e il regista ci racconta la sua esperienza in quel mondo lontano dove è maleducato soffiarsi il naso. Tanto pubblico, tante domande, ma alla fine il film non vince: "I francesi amano i francesi, gli americani amano gli americani, e gli italiani?"
Sono in partenza per Tokyo, da critico ridiventerò criticato. Cosa mi porto a casa da questo festival: i film, le discussioni e le chiacchierate di cinema, il clima da Fiera del Levante. Ma soprattutto... un paio di nuovi pezzi per la mia collezione di gadget
(Maurizio Sciarra)