Un insolito amore sui monti dello Yunnan

Il Festival di Shanghai prevede un forum di discussione di progetti di film, Co-production Film Pitch and Catch, per la ricerca di coproduzioni su storie che abbiano rilevanza per il mercato cinese. Parteciperò a questo forum, unico italiano, con il progetto di un film, The Everlasting Moment, scritto dal prof. Ni Zhen, professore di sceneggiatura alla Beijing University of Film and Television, professore di sceneggiatura di tutti i registi della quinta generazione cinese, (Zhang Yimou, Ang Lee) nonché sceneggiatore del film Lanterne rosse, candidato all’Oscar come miglior film straniero nel 1992.

The Everlasting Moment è la storia di un fotografo occidentale che, nei primi anni del ‘900, sta realizzando un reportage fotografico sulla Cina imperiale. Sulla sua strada si presenta una giovane donna cinese, che fugge da una scorta armata che dovrà portarla in sposa al figlio del governatore di una regione vicina. Il promesso sposo è però un bambino di 9 anni! La giovane donna, rifiutando il matrimonio combinato, si contrappone alle abitudini dell’epoca, e cerca una sua affermazione come persona che vuole porre la propria identità al di sopra delle convenzioni sociali. I matrimoni combinati erano una piaga della Cina Imperiale, e i riti che li accompagnavano, arcaici e carichi di simboli, furono presto cancellati alla fine dell’Impero.
La fuga dei due nelle bellezze incontaminate della regione dello Yunnan, una tra le più affascinanti della Cina, li porterà a conoscersi, amarsi, progettare un futuro insieme. Ma le guardie armate ritroveranno la giovane donna, condannata ancora una volta a mettere da parte i propri sentimenti per soddisfare gli obblighi sociali.

Il progetto è nato allo scorso festival di Shanghai, quando il prof. Ni vide il mio film Quale amore, proiettato nella sezione Panorama. Nel film, che gli piacque molto, trovò la sensibilità adatta a mettere in scena questo progetto a cui pensava da qualche tempo. Progetto che prevedeva già nel nascere la collaborazione tra un regista occidentale e una storia cinese. La sfida è proprio questa, di mettere insieme due culture, due modi di raccontare, due sensibilità all’apparenza distanti tra di loro, che invece si incontrano sul comune terreno di un film, pensato per coinvolgere un pubblico internazionale con la forza dei sentimenti.

Il film prevede già oggi la partecipazione della regione dello Yunnan, potrà essere girato nei teatri di posa di Hengdian, i più grandi al mondo. Durante il forum metteremo a punto la partecipazione di produzioni cinesi e di Hong Kong, con le quali il prof. Ni Zhen è già in contatto. E cercheremo partner europei. Per l’Italia, c’è un interessamento della Lumière & Co. di Lionello Cerri. Contiamo di ritornare in Italia con una piccola quota da coprire, in un film che nasce con una forte vocazione internazionale. Speriamo che questa operazione, che vede come primi produttori due “autori”, uno sceneggiatore cinese e un regista italiano, trovi quell’interesse necessario nella produzione nazionale. Per una volta, l’accusa fatta gli autori italiani di non pensare a prodotti internazionali, potrebbe ritorcersi contro una produzione che non sempre sa cogliere occasioni internazionali. Siamo certi che non sarà così!

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