Borgonzoni: “Il governo crede nello star system italiano”

Tra gli interventi all'Ambasciata d'Italia a Berlino quello del sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e del ministro della Repubblica federale Claudia Roth


BERLINO – Tutto il cinema italiano presente a Berlino fa festa all’Ambasciata d’Italia per il tradizionale ricevimento che quest’anno acquista un sapore speciale: l’Italia è infatti Country in Focus dello European Film Market e l’attenzione verso il nostro cinema è altissima. Tra i tanti ospiti il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, la presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, il direttore della Mostra del cinema di Venezia Alberto Barbera, il direttore della Berlinale Carlo Chatrian, il direttore generale cinema e audiovisivo del MiC Nicola Borrelli, il presidente di Rai Cinema Nicola Claudio e l’ad Paolo Del Brocco, la direttrice della Festa di Roma Paola Malanga e il presidente della Fondazione Cinema per Roma Gianluca Farinelli, i produttori Francesca Cima e Nicola Giuliano, i registi Margherita Vicario, Costanza Quatriglio, Daniele Vicari, Piero Messina, gli attori Federico Ielapi, Gael Garcia Bernal, Sara Serraiocco, Gaia Girace.

L’ambasciatore Armando Varricchio ha aperto gli interventi istituzionali ricordando il legame tra il cinema e la realtà. “In questi giorni – ha raccontato – siamo stati a Monaco alla conferenza per la sicurezza, in quella occasione abbiamo vissuto la notizia tragica della scomparsa di un eroe come Alexei Navalny. Una storia mi ha colpito in particolare su di lui, era appassionato di cinema e diceva che nella sua mente si sentiva libero e sognava di essere in una navicella spaziale come in Star Wars”. E sulla presenza italiana alla Berlinale, Varricchio ha aggiunto: “L’Italia è qui con tutte le sue diversità che ci rendono fieri. A conferma di quanto le istituzioni siano vicine al mondo del cinema, abbiamo la presenza del sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni”.

Il ministro della Cultura della Repubblica Federale Claudia Roth ha espresso tutto il suo amore per il cinema italiano in un intervento molto sentito: “L’Italia è il paese del cinema – ha detto – il mio film preferito in assoluto, quello che ha acceso la mia passione per la settima arte, è Miracolo a Milano di Vittorio De Sica. Totò è uno degli esseri più amati della storia del cinema non solo italiana ma mondiale. Altri nomi che mi sono cari sono Rossellini, Fellini e soprattutto Nanni Moretti. E poi i giovani registi che sono quest’anno alla Berlinale come Margherita Vicario e i fratelli D’Innocenzo, sono molto curiosa di vedere i loro film”.

Il direttore della Berlinale Carlo Chatrian ha sottolineato come “il festival sia un luogo dove le diverse culture si incontrano, un luogo dove il passato si incrocia con il presente, un luogo di scoperta, penso ai Fratelli D’Innocenzo che qui a Berlino hanno iniziato il loro viaggio e che sono tornati già due volte. Mi piace immaginare che ci sia un po’ di Berlino e un po’ di Italia in quello che Martin Scorsese, Orso d’oro alla carriera, ci porterà. Essere Country in Focus è la possibilità per gli artisti italiani, per l’industria italiana e per le maestranze italiane di confrontarsi con il resto del mondo. E voglio sottolineare che, se siamo qui, è anche grazie a Cinecittà che ci aiuta da molti anni”.

Le conclusioni spettano al sottosegretario Lucia Borgonzoni che ha innanzitutto ringraziato la ministra tedesca “venuta qua per far vedere come la Germania sia vicina all’Italia e come lavoriamo tantissimo insieme”. E Borgonzoni ha proseguito: “Chatrian ha raccontato le grandi opportunità che vengono date al nostro paese in questo festival, Berlino è fondamentale soprattutto per la parte industry, per noi è un momento in cui possiamo raccontare perché venire a girare nel nostro splendido paese, perché abbiamo dei fantastici produttori, perché abbiamo tante storie che possono essere portate in tutto il mondo, che partono da situazioni locali ma hanno un respiro internazionale”.

Quindi ha anticipato l’evento Celebrating Connections, organizzato dal Ministero della Cultura e da Cinecittà, lunedì 19 febbraio al Gropius Dome: “Per la prima volta portiamo un nuovo format che vedrà protagonista un talento riconosciuto come Stefano Accorsi, che ha appena finito di girare la serie su Guglielmo Marconi, grande genio italiano a centocinquanta anni dalla nascita, ma soprattutto porteremo nuovi talenti, come Federico Ielapi, che è stato Pinocchio e che ha appena lavorato con Anthony Hopkins. Il governo crede in loro e in un nuovo star system. Questi sono i luoghi dove possiamo farci conoscere. Quando si parla di cultura italiana una delle prime cose che vengono in mente è il cinema, perché noi sappiamo fare il grande cinema”.

19 Febbraio 2024

Berlino 2024

Berlino 2024

Berlinale, social violati da hacker antisemiti

In seguito alle polemiche sulle dichiarazioni di alcuni premiati sul palco della Berlinale, sul canale Instagram della sezione Panorama sono stati pubblicati post e immagini antisemiti. Il festival ha denunciato la violazione alle autorità

Berlino 2024

‘Dahomey’, Mati Diop e l’arte che sconvolge il mondo: “Non sottovalutiamo il cinema”

Con questo documentario dedicato al rientro in Benin di 26 delle migliaia di opere depredate dall'imperialismo francese, la regista francese di origini senegalesi ha conquistato l'Orso d'oro della Berlinale 2024

Bruno Dumont
Berlino 2024

Premiato il cinema più radicale, tra venti di guerra e impegno

La giuria di Lupita Nyong'o ha vissuto discussioni animate, "ma nel rispetto delle opinioni di tutti e arrivando a una decisione unanime"

Berlino 2024

‘Dahomey’ di Mati Diop è l’Orso d’oro della Berlinale 2024

Sebastian Stan premiato per la miglior interpretazione per A different man. A Hong Sang-soo il gran premio della giuria (il secondo a distanza di soli due anni)


Ultimi aggiornamenti