Caterina Taricano

Articoli di Caterina Taricano - Pagina 5

Sanità avvelenata con “Il venditore di medicine”

Un lungo, caloroso applauso ha salutato la proiezione de Il venditore di medicine di Antonio Morabito, avvenuta nell’ambito del Busto Arsizio Film Festival. Un soggetto di forte attualità per gli scandali che hanno travolto di recente l'industria farmaceutica. Ma, come spiega il produttore Amedeo Pagani: “Non volevamo che venisse fuori un lavoro militante, ma qualcosa che raccontasse una storia vera e forte senza però rinunciare al piacere di raccontare”. In sala dal 30 aprile con Luce Cinecittà
Leggi il nostro articolo dal Festival di Roma

Angelo Guglielmi: “Il mio amore per il cinema”

"Cinema, televisione, cinema. L’ultima volta dell’Istituto Luce" è il titolo dell'autobiografia del critico e dirigente televisivo che è stata presentata in questi giorni al Busto Arsizio Film Festival. “Ho scritto questo libro per mettere fine a un equivoco che durava da tempo, da quando, diventato presidente dell’Istituto Luce, si cominciò a dire che non amavo il cinema perché durante il mio incarico da direttore di Raitre mi ero occupato solo di televisione"

Marcello Cesena rivela: “Sto lavorando a una commedia thriller”

A Busto Arsizio l'ex membro dei Broncoviz e creatore di tanti fortunati personaggi televisivi, ha analizzato Profondo rosso, "la cosa più spaventosa che abbia mai visto". Intanto sta cercando i finanziamenti per un nuovo film con risvolti gialli

1964, dal Vietnam al Leone d’oro

Al Festival di Busto Arsizio è stato presentato con grande successo il filmato dedicato a quell’anno, parte di una collana che spazia dal 1960 al 1970 e che è stato prodotta da Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Cinema mentre la distribuzione è a cura di 01 Distribution

Giorgio Arlorio e quel flop di Monicelli

Insuccesso al botteghino, I compagni è diventato poi un film di culto. Ad analizzarlo, al Festival di Busto Arsizio, è stato lo sceneggiatore Giorgio Arlorio, docente del Centro Sperimentale, che in quel film ebbe un ruolo fondamentale: fu lui infatti a dirigere il doppiaggio, a conferire (date le sue origini) al film quella “piemontesità” che ne è una caratteristica fondante. E oggi spiega: "Ci fu un vero e proprio boicottaggio. Si poteva scherzare su tutto ma non sulle fabbriche e gli operai"

Francesco De Gregori: quel Polanski del ’68 così attuale

Il cantautore, chiamato al Festival di Busto Arsizio per presentare Rosemary’s Baby, ha le idee molto chiare sul perché gli piace il film: “Non è per nulla invecchiato, al contrario di molti suoi illustri contemporanei. Da giovane sono impazzito per Blow-up di Antonioni. Ora lo trovo datato. Invece Rosemary’s Baby mi pare ancora attuale, moderno, un capolavoro che non vuole raccontare lo scontro sociale, in quegli anni così forte, ma dirci che il diavolo esiste e lo si può trovare - proprio come il male - in tante cose, persone o anche nella nostra fantasia"

Enzo D’Alò: “Pipì, Pupù e Rosmarina per il grande schermo”

Tanti ospiti alla 12° edizione del Festival di Busto Arsizio, dal celebre autore di cartoon a Elisabetta Sgarbi e Ferzan Ozpetek insieme all'attrice Claudia Potenza. D'Alò ha spiegato che i tre simpatici personaggi creati per la tv approderanno al cinema: “In Francia abbiamo trovato tanti produttori interessati al progetto, il problema è l’Italia, dove in generale c’è poco interesse e forse poca cultura rispetto al cinema per i più piccoli”. E ha rivelato che il suo sogno è un grande film d'avventura per ragazzi, una storia salgariana che prenda a modello i film di Spielberg

Richard Dreyfuss: “Ho progettato io la Reggia di Caserta”

Il celebre attore americano interpreta l'architetto Vanvitelli nel cortometraggio Caserta Palace Dream, diretto da James McTeigue e prodotto da Pasta Garofalo, che compie in questo modo l'interessante scelta di non girare uno spot ma un film vero e proprio coinvolgendo oltre a Dreyfuss molti attori italiani (Ennio Fantastichini, Valerio Mastandrea, Nicola Nocella e i naturalizzati italiani Malika Ayane e Kasia Smutniak)

Busto Arsizio, da Ozpetek a De Gregori

Tanti ospiti per la 12° edizione del festival che si terrà dal 29 marzo al 5 aprile. Da Francesco De Gregori, che racconterà quello che ha rappresentato per lui un film come Rosemary’s Baby di Roman Polanski al regista di Allacciate le cinture, ospite della serata inaugurale. Media partner della manifestazione, da quest'anno diretta da Steve Della Casa, è Cinecittà News

Ladri di biciclette? Non solo

Carlo Lizzani, Gillo Pontecorvo, Federico Fellini e Giuliano Montaldo in veste di attori nel documentario di Gianni Bozzacchi passato in Venezia Classici. Un'immersione nel neorealismo indirizzata a chi si avvicina al cinema, in Italia e all'estero

Brass inedito: aiuto di Ivens e amico di Godard

Il documentario Istintobrass, inserito in Venezia Classici e diretto da Massimiliano Zanin, offre il ritratto di un artista conosciuto solo per il filone erotico. Di lui parlano gli attori Gigi Proietti - che esordì proprio grazie a Brass - Adriana Asti e Franco Nero, i critici Gianni Canova e Marco Müller

Werner Herzog da Elia Kazan ai Simpson

Il regista è stato l'ultimo attesissimo ospite del festival di Locarno, che gli ha consegnato il pardo d'onore Swisscom in occasione di un'affollata masterclass. "Un modello per me resterà per sempre il film Viva Zapata! di Elia Kazan - dice - il modo il cui Marlon Brando viene introdotto nella storia è veramente unico”. E racconta la sua esperienza di doppiatore nella celebre serie cartoon I Simpson, che per vent'anni ha creduto essere solo un fumetto: “Quando me l’hanno proposto - ha detto Herzog - credevo fosse uno scherzo, poi ho capito che I Simspon in tv esistevano davvero. Mi sono reso conto che erano evidentemente molti anni che non guardavo la televisione”

L’impero barbaro e il male spietato

Presentati a Locarno i docu-film Pays barbare, di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi e E Agora? Lembra-me di Joaquim Pinto

‘Sangue’ di Delbono vince il premio Don Chisciotte

Non è passata certo inosservata l'ultima opera da regista di Pippo Delbono, vincitrice del premio Don Chisciotte a Locarno, Sangue. Un film che ha diviso pubblico e critica – non senza polemiche – non solo per il racconto della morte senza filtri, quasi in diretta, della madre del regista, ma anche per la presenza del'ex brigatista Giovanni Senzani, anche lui orfano. Il premio è assegnato dalla dalla federazione internazionale delle società cinematografiche (FIIC/IFFS)

Faye Dunaway: “Sarò la divina Callas, ma a modo mio”

L'attrice, che a Locarno ha ricevuto il Leopard Club Award, sta ultimando un film sul celebre soprano, di cui oltre che interprete è anche regista. Si intitola Master Class ed è tratto dalla pièce teatrale di Terrence McNally, Intanto al pubblico del festival rivela: "Di tutti i ruoli che ho fatto, il mio preferito continua ad essere proprio quello di Bonnie. Era difficile sulla carta, ma per me non lo è stato perché Bonnie in fondo sono io. Come lei anche io sono nata e cresciuta in un piccolo paese della Florida e conosco bene la mentalità di una provincia, in cui, sognando una vita migliore, puoi anche spingerti su strade sbagliate"

Sergio Castellitto: “Penelope come Marcello, docile ma non servile”

È uno degli ospiti italiani più attesi, Sergio Castellitto, Pardo d'Oro alla Carriera e al centro di un affollato (nonostante il temporale) incontro con il pubblico del Festival di Locarno. L'attore e regista non si è risparmiato nel raccontare la sua variegata esperienza artistica. I rapporti con Jacques Rivette e Penelope Cruz, Marcello Mastroianni e Marco Ferreri, Ettore Scola e Vittorio Gassman e naturalmente la collaborazione con la moglie Margaret Mazzantini. Alla soglia dei sessant'anni (li compirà il prossimo 18 agosto) ha ancora con una gran voglia di sperimentare

La Locarno ribelle di Capossela, quella spettacolare di Denzel Washington

È stato il Vinicio Capossela che siamo abituati a vedere: cappello calato fin sugli occhi, barba lunga e occhiali scuri ad aprire questa 66esima edizione del Festival di Locarno, la prima per il neodirettore Carlo Chatrian, con tanto di concerto dal vivo e omaggio a Fabrizio De Andrè. Mentre stasera in Piazza Grande si vedrà Two Guns, un poliziesco firmato da Baltasar Kormakur con protagonisti Denzel Washington e Mark Wahlberg. Così cinema sperimentale e intrattenimento si incontrano in un festival volutamente delle "contraddizioni"

Agnès Varda: “Feci esordire Philippe Noiret tra i pescatori”

Attesissima ospite di questi ultimi giorni al festival Il Cinema Ritrovato la regista ha introdotto la proiezione del suo primo lavoro “ritrovato e restaurato” La Pointe-Courte che è stato girato, nel 1954, nel piccolo paese di Sète, nella piccola comunità di pescatori. La regista ha raccontato la nascita di un film “che oggi non sarebbe più possibile girare”, ma che rimane “uno dei più entusiasmanti” della sua carriera, per poi ricordare, con un estratto di 5 minuti del suo ultimo lavoro televisivo Agnès de ci de là Varda (composto di 5 film), l’amico e collega Chris Marker, scomparso lo scorso anno, a cui la kermesse bolognese ha dedicato una retrospettiva

Bologna città aperta, in 7.000 per il capolavoro di Rossellini

Grande folla in piazza Maggiore per rivedere Roma città aperta restaurato, nell'ambito della rassegna Il Cinema Ritrovato. A quasi settant’anni dalla sua uscita, il capolavoro di Rossellini torna protagonista grazie allo sforzo dell’Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale e Coproduction Office, che insieme, da alcuni anni, stanno restituendo splendore all’opera. Per il direttore della Cineteca di Bologna Gianluca Farinelli: “Proprio oggi che il nostro paese sembra scomparire e perdere velocemente la propria identità, molto del pubblico italiano credo sia sceso in piazza anche per un atto politico. Il film, all’epoca, segnava una ripartenza dopo gli orrori della guerra, e in qualche modo anche noi oggi ci troviamo in una posizione simile, in attesa come allora di ripartire”

Mara Blasetti, Silvia Toso, Evelina Nazzari: figlie d’arte a Bologna

Essere figli d’arte può essere un’esperienza molto bella, ma anche un grande peso. È da questo presupposto che Silvia Toso ed Evelina Nazzari, figlie di due grandi attori del cinema italiano, Otello Toso e Amedeo Nazzari, stanno realizzando un’opera originale e sorprendente: raccogliere tante testimonianze di chi come loro ha vissuto il legame con la settima arte in maniera speciale per farne un libro. Hanno presentato il progetto a Bologna, dove è ospite anche Mara Blasetti, che ha rievocato un periodo della carriera del padre e la sua collaborazione con Vittorio De Sica

La figlia di Burt Lancaster: “Il gattopardo lo lasciò senza fiato”

Il legame tra il divo americano e l'Italia (da Visconti a Bertolucci a Montaldo) ricostruito nelle parole della figlia, Joanna, presente alla 27a edizione del Festival del Cinema Ritrovato di Bologna per celebrare i cento anni della nascita del padre. “Prima di tutto perché mio padre dopo la morte di sua madre era stato in parte cresciuto dalla mamma di un suo caro amico, che era siciliana, e poi perché era un uomo che vedeva il suo lavoro come una sfida continua ed era molto curioso di quello che succedeva al di fuori di Hollywood. Trovava straordinario il cinema del neorealismo e soprattutto ammirava il metodo di lavoro di Visconti”

Notte da bridivi al “Multiplex”

Esce il 27 giugno Multiplex, thriller prodotto e distribuito da Poker Entertainment in 15 copie e firmato da Stefano Calvagna. Il film, ispirato a Demoni di Lamberto Bava è la storia di tre coppie di fidanzati che per una scommessa decidono di rimanere chiusi dentro un cinema, dopo l’ultimo spettacolo, per tutta la notte. Intanto per Calvagna si prepara un’estate impegnativa: l’11 luglio esce infatti Rabbia in pugno (pellicola del 2011), mentre per il 15 sono fissate le riprese del suo nuovo lavoro, Tonino

Mamma, mi sono persa la figlia

Arriva nelle sale l'11 luglio la commedia brillante di Giorgio Molteni, Oggetti smarriti, che dalla banale perdita di un cacciavite porta alla scomparsa di una bambina. Nella parte del padre sbadato Roberto Farnesi

Sandy Powell a Torino per “Scorsese”

La costumista inglese sarà ospite il 13 giugno nella capitale sabauda per l’inaugurazione della mostra su Martin Scorsese. Imponente e vasta esposizione che si sviluppa in diverse aree del Museo Nazionale del Cinema e mette in evidenza le fonti d’ispirazione del regista e il suo peculiare modo di lavorare. I materiali, in larga misura inediti, provengono prevalentemente dall’archivio privato dello stesso regista