Caterina Taricano

Articoli di Caterina Taricano - Pagina 4

“L’uomo che non cambiò la storia”: quella visita di Hitler a Mussolini…

Sarà presentato fuori concorso (in collaborazione con le Giornate degli Autori) all’edizione numero 73 della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia il documentario su Ranuccio Bianchi Bandinelli firmato dal giornalista e sceneggiatore Enrico Caria. Il film, liberamente tratto da "Il viaggio del Führer in Italia" e realizzato grazie alle immagini d'archivio dell'Istituto Luce – Cinecittà (che ne cura anche la distribuzione), ricostruisce il famoso viaggio di Hitler in Italia, nel 1938, quando al famoso archeologo venne chiesto di fare da guida sia al Führer che a Benito Mussolini nei principali musei e siti archeologici. "Ranuccio Bianchi Bandinelli ė figura notissima fra gli storici dell'arte e gli archeologi italiani – ha dichiara Alberto Barbera, direttore della Mostra di Venezia – Meno noto il fatto che, costretto a far da guida a Hitler e Mussolini in occasione del primo viaggio in Italia del Führer, si fosse interrogato sull'opportunità di organizzare un attentato per togliere di mezzo gli ingombranti dittatori. Caria ricostruisce con ironia e precisione documentale l'incredibile vicenda, che suscita ancora oggi interrogativi di grande attualità".

“Mister Universo” e “The Challenge”: due viaggi tra passato e presente

Batte bandiera austriaca, anche se parla italiano, Mister Universo, l’ultimo film della coppia Tizza Covi - Rainer Frimmel, in concorso al festival di Locarno. Attraverso il viaggio di due artisti circensi, la pellicola, volutamente in bilico tra realtà e finzione, ricostruisce il passato di un mondo destinato a finire, quello del circo appunto, nel quale i due giovani non si riconoscono più. In competizione nella sezione cineasti del presente è invece The Challenge, documentario in cui l ’artista visivo Yuri Ancarani scopre il Qatar raccontando una delle tradizioni più radicate nel paese: la caccia del falcone.

Stefania Sandrelli: Quando mi batteva forte il cuore per De Niro

Stefania Sandrelli, ospite a Locarno per ricevere il Leopard Club Award, ripercorre i suoi cinquantacinque anni di carriera raccontando i suoi esordi al cinema, i suoi maestri, i film e i tanti successi. Nei suoi ricordi però anche i momenti difficili: quando ha dovuto dire no a Coppola e Fellini e rinunciare a un film con Robert De Niro: “Ci siamo incontrati qualche anno dopo per Novecento, e quando lo vidi il mio cuore batteva forte forte. Lo confesso, e lo faccio per la prima volta: ho preso una bella cotta per De Niro. Ma chi non l'avrebbe presa? Era così bello, così bravo..."

Jane Birkin, una ragazza degli anni Sessanta

Il festival di Locarno omaggia i trasgressivi anni Sessanta assegnando il "Pardo alla carriera" ad un’attrice che di quegli anni è stata una delle icone più note e più amate, Jane Birkin. L’attrice ricorda gli anni in cui esordì come modella e quelli in cui conobbe Serge Gainsbourg: “molti credono che il suo successo più grande, Je t'aime...moi non plus fosse una canzone che racchiudeva la nostra storia d'amore. Invece non era nata così, Serge l'aveva scritta per cantarla con Brigitte Bardot”.

Il cinema familiare di Piero Portaluppi

L’Amatore di Maria Mauti è il documentario che ricostruisce la vita di Piero Portaluppi, famoso ed eclettico architetto milanese, protagonista di una delle stagioni più importanti del Novecento. Il film, selezionato fuori concorso al festival di Locarno ’69, riscopre la sua opera attraverso un ricco archivio privato di materiali in formato ridotto (8 e 16 millimetri). Piccoli film inediti che costituiscono una sorta di video diario girato e direttamente montato dallo stesso Portaluppi.

“La pazza gioia” di un folle innamoramento

È stato presentato al festival di Locarno '69, in anteprima mondiale, Une jeune fille de 90 ans, il documentario firmato a quattro mani da Valeria Bruni Tedeschi </stronge Yann Coridian. Il film è il racconto dei sei giorni di laboratorio di danza che il coreografo Thierry Thieû Niang ha tenuto nel reparto geriatrico dell’ospedale francese di Charles Foix d’Ivry con i malati di Alzheimer. “Abbiamo tentato di prendere parte al lavoro tra Thierry e i malati con grande discrezione - racconta Yann Coridian - siamo entrati in ospedale con due sole camere, cercando fin dall’inizio il contatto con i pazienti".

Manuale di sopravvivenza di Ninni Bruschetta

Ninni Bruschetta ha presentato il suo libro, "Manuale di sopravvivenza dell'attore non protagonista", a Busto Arsizio, nell'ambito del Festival Baff che lo ha visto tra i premiati (assieme a Sonia Bergamasco, Fabio De Luigi, Paolo Calabrese, Vinicio Marchioni, Giulia Bevilacqua, Gigio Alberti). È stata una presentazione ricca di aneddoti e di ricordi molto apprezzati dal pubblico. Bruschetta ha dialogato con Vinicio Marchioni, il “Freddo” di Romanzo criminale. Interessanti le casistiche del pubblico che chiede l'autografo. "Se sono seri e un po' compunti vuol dire che vedono Squadra antimafia, se invece arrivano ridendo vuol dire che hanno seguito Boris. E poi, dopo il mio ruolo di ministro nel film di Checco Zalone, c'è stato un aumento esponenziale delle richieste”

On Air: giallo sulla proiezione cancellata al BAFF

On Air - storia di un successo, il film di Davide Simon Mazzoli che racconta la storia dello Zoo di radio 105 (trasmissione di culto del network radiofonico), non sarà proiettato questa sera al Festival di Busto Arsizio. E scattano le proteste dei molti fans che avevano prenotato grazie a un contest indetto dalla radio. Intanto le maestranze del film polemizzano con la produzione su facebook. Mentre il regista e produttore dichiara a Cinecittà News: “L’annullamento della proiezione del mio film non c’entra nulla con le proteste. Per quanto riguarda le maestranze che dicono di non essere state pagate si tratta di una responsabilità della produzione esecutiva, che stiamo cercando di contattare, noi non accettiamo che la gente ci diffami quando noi stessi ci abbiamo rimesso"

D.A.D. Ombre rosse con cecchino

Anteprima a Busto Arsizio per il film di Marco Maccaferri, storia tra fantascienza e fumetto, che sarà distribuita da Luce Cinecittà a giugno. “E' una storia difficile da raccontare - dice il regista - c'è una buca nella quale si sono rifugiati i protagonisti del film e fuori c'è un misterioso cecchino che non perdona. Potrebbe essere la versione contemporanea del celebre western di John Ford che personalmente adoro. Lì, all'interno della diligenza circondata da un pericolo che diventerà visibile solo nelle ultime sequenze del film, si vede come il pericolo modifichi le persone che sono coinvolte nella vicenda"

Dino Risi e le stilettate contro Antonioni e Kirk Douglas

Dino Risi sarà a dicembre protagonista di una retrospettiva dei suoi film al Museum of Modern Art di New York. Il prestigioso MoMA ospiterà proiezioni e incontri, inoltre diffonderà un volume in italiano e inglese, edito per l'occasione da Edizioni Sabinae con il Centro Sperimentale di Cinematografia e Luce-Cinecittà e curato da Steve Della Casa. Si tratta di un libro che raccoglie tantissimo materiale sul regista milanese ed è dotato di un ricco apparato fotografico. Il progetto è stato presentato in anteprima al Busto Arsizio Film Festival

Mario Martone e la pastorale per l’Expo

Al festival di Locarno il regista ha portato il film breve Pastorale cilentana che, fino a fine ottobre, introdurrà alla visita del padiglione zero dell’Expo di Milano: "È una opera gemmata su Noi credevamo e Il giovane favoloso, getta uno sguardo sulla storia d’Italia per andare alla radice di quel malessere che oggi viviamo. Racconta un periodo in cui l’uomo e la natura erano ancora in equilibrio, in cui l’uomo restituiva alla natura ciò che prendeva, in cui la tecnica cominciava a evolversi, a perfezionarsi, ma c’era reciprocità e non sfruttamento"

I genitori di figli disabili nel nuovo doc di Fasulo

Il regista Alberto Fasulo, vincitore del Marc'Aurelio d'oro al Festival di Roma 2013, ha presentato fuori concorso a Locarno il documentario Genitori, che sarà distribuito in autunno da Luce Cinecittà. Il film segue gli incontri di un gruppo di genitori che si confrontano periodicamente sulla vita e sulle problematiche dei loro figli: "Sono stati loro a propormi di realizzare il film. Sono rimasto molto colpito da ciò che mi hanno detto sull'incapacità e sulla paura del grande schermo di raccontare in maniera non superficiale la disabilità. Anche perché spesso, nella realtà, il famoso lieto fine non c'è"

Pardo d’oro al coreano Hong Sangsoo. Premio Giuria Giovani a Pietro Marcello

A Locarno 68 il film Right Now, Wrong Then vince anche il premio per la migliore interpretazione maschile. La migliore interpretazione femminile è un ex aequo alle quattro protagoniste di Happy Hour del giapponese Ryusuke Hamaguchi. Al maestro polacco Andrzej Zulawski, con Cosmos, va il riconoscimento per la Miglior regia. Bella e perduta di Pietro Marcello, che sarà distribuito da Luce Cinecittà, ottiene il primo premio della Giuria Giovani e la menzione speciale del Premio ecumenico

Pietro Marcello: “Viaggio nell’Italia bella e perduta”

Bella e perduta di Pietro Marcello - che sarà distribuito da Istituto Luce Cinecittà dal 19 novembre dopo la pre-anteprima al Festival di Torino - è stato in concorso al sessantottesimo festival di Locarno dove Cinecittà News ha incontrato il regista casertano per parlare di questa fiaba che getta uno sguardo su un'Italia pasoliniana, abitata da cittadini completamente inconsapevoli, un'Italia, appunto, "bella e perduta"

L’incredibile storia del Duomo di Milano

I documentaristi Martina Parenti e Massimo D’Anolfi partecipano al festival di Locarno nella sezione Signs of Life con L’infinita fabbrica del duomo, un film che, utilizzando materiali d’archivio e senza mai ricorrere alla voce fuori campo, racconta le vicende di uno dei monumenti più noti d’Italia. Un progetto che ha obiettivi molto ambiziosi e che si snoderà ancora nei prossimi anni attraverso una serie di film sul tentativo dell’uomo di superare il tempo, ispirati ai cinque elementi aristotelici: acqua, fuoco, terra, aria, etere.

Romeo e Giulietta tra i Rom

L'opera seconda di Massimo Coppola, presentata al Festival di Locarno fuori concorso, porta Shakespeare all'interno di un campo nomadi. Spiega il regista: "Il film termina con un dialogo tra me e i protagonisti, io mi rivolgo a loro e dico: ragazzi avete fatto del cinema. Credo che il cinema oggi sia proprio questo: raccontare una storia di vita vera non nascondendo nessuna delle durezze che quotidianamente le persone devono sopportare, ma saper infondere in questo racconto la tensione di una storia che modifica radicalmente i personaggi". E adesso sta preparando una fiction tv prodotta da Nicola Giuliano e Francesca Cima per Indigo Film

Pasotti: “Il mio Arlecchino, dedicato a Monicelli”

L'attore presenta al Busto Arsizio Film Festival la sua opera prima, rivisitazione della maschera bergamasca di Arlecchino, che sarà in sala il 4 giugno. E rivela: “Il mio punto di riferimento è stato sicuramente Mario Monicelli. Ho avuto la fortuna di interpretare il suo ultimo film Le rose del deserto, e in quella occasione lui mi ha detto: qui ci sono troppe persone che si considerano autori e che pensano sia necessario essere il più possibile difficili, involuti, cervellotici. Invece bisogna fare esattamente il contrario"

Vivere ai piedi del Vesuvio

Gianfranco Pannone con il documentario Sul vulcano - fuori concorso al festival di Locarno e distribuito da Luce Cinecittà - lancia un appello ai politici per sensibilizzarli sulla grave situazione in cui versano quella zona e i suoi abitanti: "Ho preferito raccontare il Vesuvio anche attraverso le parole e gli scritti di tanti artisti e scrittori. Ma affronto anche i problemi che la speculazione ha creato. Parlo delle case costruite sui canali creati dalla lava, racconto la concentrazione di persone che vive in posti che non dovrebbero essere abitati. E questa è politica, politica vera, quella che piace a me"

Bonifacio Angius: la mia Sardegna non da cartolina

"Volevo che in Perfidia ci fosse la Sardegna che conosco, che non è soltanto quella colorata, piena di sole e di mare, ma quella grigia, claustrofobica che si respira in certe periferie", così il regista sul suo esordio passato in Concorso al Festival di Locarno e in uscita in sala il 27 novembre con Movie Factory e Il Monello film. La storia, ambientata a Sassari, racconta di un padre e un figlio che, dopo la morte della loro moglie e madre, convivono scoprendo di essere due completi estranei. "Il tempo che stiamo vivendo è fatto di di una cattiveria che s'innesta silente nella società, nella famiglia, fra le persone, che non comunicano più e sono spesso paralizzate dalla solitudine", spiega l'autore

Locarno, vince il film filippino sulla dittatura di Marcos

“Qui ci sono molti conti bancari della famiglia Marcos, sareste così gentili da ridarceli a noi, popolo filippino?”, così Lav Diaz, il regista premiato con il Pardo d’oro per il suo From What Is Before. Cancellata l'attesa masterclass con Roman Polanski che, a causa di una polemica montata da un politico locale, ha disertato il festival. Dario Argento ha annunciato che produrrà una serie per la tv americana: una decina di film, uno o due da lui diretti, i restanti affidati a giovani registi di horror indipendenti per il web

Gli occhi da clown di Rita la zanzara

Rita Pavone protagonista al Festival di Locarno: la retrospettiva sulla Titanus propone anche il musicarello del 1967 Non stuzzicate la zanzara e lei si è lasciata andare ai ricordi, dalla collaborazione con Lina Wertmuller (che l'ha diretta anche nel celebre Gian Burrasca televisivo) e Giancarlo Giannini all'incontro con Elvis Presley o Giulietta Masina. E in futuro vorrebbe essere diretta da Pupi Avati “un regista che amo molto per come sa lavorare con gli attori”

Fabrizio Rongione e il fantasma di Borromini

L'attore caro ai Fratelli Dardenne è protagonista del film di Eugène Green La Sapienza, in concorso a Locarno, che prende spunto dalla travagliata vita dell'architetto barocco. Prodotto da La Sarraz Pictures di Alessandro Borrelli, in collaborazione con la Mact Productions di Martine De Clermont-Tonnerre, il film è stato sostenuto per la parte italiana da MiBACT, Rai Cinema, Film Commission Torino Piemonte e Roma Lazio Film Commission, e sarà distribuito in Italia dallo stesso Borrelli con una programmazione alternata

Luc Besson: “Scarlett, la mia nuova Eva”

L'ultimo film del regista francese, Lucy, ha aperto il 67° Festival di Locarno. Per il creatore di Nikita ancora un'eroina tosta, una ragazza che usa la mente al massimo delle sue potenzialità: “Ci riporta all’origine del mondo, ci connette al nostro primitivo facendoci riflettere su che cosa saremmo se fossimo in grado di usare completamente il nostro cervello, se possedessimo il tempo e fossimo in grado di essere dappertutto, come Dio…”. E sul rapporto con la diva americana: “Con Scarlett Johansson è stato amore a prima vista. Mi ha permesso di creare un personaggio molto ricco, di inventare dei gesti e una voce completamente nuovi"

I vent’anni di Hollywood Party

I primi vent’anni della “più bella trasmissione della radio dai tempi di Marconi” (come recita Roberto Benigni nell’ormai storica sigla del programma più cult di Rai-Radiotre) sono stati celebrati martedì 15 aprile nella storica sala A di via Asiago in Roma, che si è riempita di ospiti per festeggiare i conduttori della trasmissione (Alberto Crespi, Steve Della Casa, Enrico Magrelli, Roberto Silvestri e Dario Zonta) per la prima volta tutti insieme. Con tanti ricordi, dal Free Cinema a Joe D'Amato