Caterina Taricano

Articoli di Caterina Taricano - Pagina 3

Quella “home in Libya” di Martina Melilli

Un viaggio a ritroso nel tempo per ricostruire un pezzo di memoria familiare e collettiva. La videoartista Martina Melilli è a Locarno con un film che attraverso la storia del nonno racconta quella di tanti altri italiani costretti a rientrare in patria, dalla Libia, nel 1970, dopo il colpo di stato di Gheddafi. Con l’aiuto di un giovane abitante di Tripoli, Martina raccoglie diverse immagini di quella che è oggi la terra lasciata dai nonni

Il Sessantotto non finisce mai

Fuori concorso al Festival di Locarno 71 Ora e sempre riprendiamoci la vita, il film di Silvano Agosti, distribuito da Istituto Luce-Cinecittà, sugli anni che vanno dal 1968 al 1977. Un film teso e appassionato, che utilizza l'enorme e ricchissimo archivio che il regista ha raccolto negli anni

Forever Suspiria

Luca Guadagnino racconta il suo amore per uno dei più conosciuti capolavori di Dario Argento. Ospite del Cinema Ritrovato insieme a Luciano Tovoli presenta Suspiria, restaurato due anni fa dalla Cineteca di Bologna. E parla anche del suo remake, che vedremo in Italia a gennaio 2019

Quattro registi per Martin Scorsese

Il regista americano a Bologna, al Festival del Cinema Ritrovato, intervistato da quattro nomi importanti del giovane cinema italiano: Matteo Garrone, Valeria Golino, Alice Rohrwacher e Jonas Carpignano. E lui ha esordito così: "Nulla può essere messo a confronto con l’esperienza della sala. Andare a vedere un film è un atto collettivo, unico, che va trasmesso, insegnato alle nuove generazioni"

Sottodiciotto, edizione record con Bozzetto e Yellow Submarine

La diciannovesima edizione, che si è svolta a Torino dal 16 al 23 marzo, ha visto un aumento del 60% delle presenze nelle proiezioni dedicate alle scuole. Tra i punti di forza l'incontro tra Bruno Bozzetto e Constantin Brozit e la copia restaurata di un grande classico come Yellow Submarine dei Beatles

Il pardo di Locarno 70 vola in Cina

Il regista cinese si porta a casa il prestigioso riconoscimento con il suo Mrs. Fang, documentario sulla morte di un’anziana malata di Alzheimer. Miglior attrice Isabelle Huppert. Premio speciale della giuria a As Boas Maneiras di Juliana Rojas e Marco Dutra, mentre il Pardo per la miglior regia è stato vinto da F.J. Ossang per 9 Doigts

Gli asteroidi di Locarno

È il primo lungometraggio di finzione di Germano Maccioni, Gli asteroidi, l'unico italiano in concorso a Locarno, prodotto da Articolture, Ocean Productions e RAI Cinema, sarà distribuito in sala dall’Istituto Luce Cinecittà

Il monte delle formiche: il senso della vita

Nella sezione competitiva Cineasti del Presente c’è anche il film di Riccardo Palladino Il monte delle formiche. Un documentario filosofico sul senso della vita, raccontato attraverso il volo che ogni anno sciami di insetti compiono per accoppiarsi e poi morire

Easy: un western verso Est

È una commedia on the road che dall’Italia si muove verso l’Ucraina, il primo lungometraggio di Andrea Magnani: Easy - Un viaggio facile facile. Il film, in sala dal 31 agosto dopo l'anteprima a Locarno in concorso nella sezione Cineasti del Presente, racconta il viaggio insolito di un ex pilota di go-kart, interpretato da Nicola Nocella, costretto a trasportare clandestinamente un morto.

Jacques Tourneur, la riscoperta di un grande autore

Anche quest'anno la retrospettiva del Festival di Locarno ha procurato ai cinefili scoperte ed emozioni. Roberto Turigliatto e Rinaldo Censi, i due curatori, hanno proposto uno dei nomi più amati dai cinefili, Jacques Tourneur, mobilitando attorno a lui i nomi più esclusivi della critica internazionale, da Jean Douchet a Pierre Rissient, da Charles Tesson a Chris Fujiwara

Surbiles, il documentario fantastico di Giovanni Columbu

Il regista di Su Re s’immerge nell’antica tradizione popolare della Sardegna con un film sulle surbiles, creature immaginarie la cui storia si perde nella notte dei tempi. Un documentario prodotto da Istituto Luce Cinecittà, che cura anche la distribuzione, con Luches srl

L’Africa chiama, il cinema italiano risponde

Al Festival di Locarno due film italiani per raccontare l'Africa: Ibi di Andrea Segre e Gran Ma, di Daniele Gaglianone e Alfie N’ze. Il primo è un documentario sulla storia di Ibitocho Sehounbiatou, migrante del Benin e attivista del Movimento dei Migranti e Rifugiati di Caserta, mentre il secondo è un cortometraggio su un ragazzo nigeriano che sogna di diventare un rapper

Gli “Amori che non sanno stare al mondo” di Francesca Comencini

La regista ha presentato, nella sezione Piazza Grande del Festival di Locarno, una commedia sull'ossessione amorosa. Il film, prodotto da Fandango e in uscita nelle sale italiane in autunno, ha per protagonista Lucia Mascino nei panni di Claudia, moderno Don Chisciotte che non si arrende alla fine della sua storia d'amore. Accanto a lei, nel ruolo dell'irraggiungibile Flavio, Thomas Trabacchi

Per una rosa, un corto per Marco Bellocchio

Presentati fuori concorso al Festival di Locarno un documentario sul miracolo firmato da Alessandra Celesia e un cortometraggio di Marco Bellocchio girato a Bobbio

Adrien Brody, da Donald Trump a King Kong

L'attore, insignito del Leopard Club Award 2017, è stato protagonista al Festival di Locarno di una lunga conversazione con il pubblico, una chiacchierata in cui con il direttore Carlo Chatrian ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera, insistendo sull’attualità: “Sono qui come artista e non come politico, ma sento il dovere di dire che ci sono molte cose che mi preoccupano rispetto alle decisioni che negli Stati Uniti si stanno prendendo riguardo alla cultura"

Lucky, il senso della vita per Harry Dean Stanton

Harry Dean Stanton volto di tanto cinema indipendente americano, così come di moltissime produzioni hollywoodiane è il protagonista di Lucky, pellicola d'esordio di John Carrol Lynch. Nel cast anche il regista David Lynch. L'attore, che ha da poco compiuto 91 anni, veste i panni di un vecchio marinaio in cerca del senso della vita.

Il lato maschile di Fanny Ardant

A Locarno l'attrice ha presentato Lola Pater, film del regista algerino Nadir Moknèche che affronta il delicato tema della transessualità attraverso la storia di un uomo che ha cambiato sesso interrompendo bruscamente i rapporti con il figlio. "Ho adorato questo personaggio - dichiara l'Ardant - è un misto di vulnerabilità e fantasia, di passione ed energia, e mi ha permesso di esplorare la differenza fra il sentimento materno e quello paterno”

“Un’ora sola ti vorrei” ritorna a Locarno

A 15 anni dalla prima proiezione, il Festival ripropone uno dei film più emozionanti di Alina Marazzi, che ricorda: "Qui il film ha iniziato il suo percorso passando dall’essere un lavoro intimo per ricostruire una parte della mia memoria familiare, a qualcosa da poter condividere anche con altri". La regista debutterà il 29 settembre ai Teatri di Reggio Emilia nella regia dell'opera lirica 'Hay: le parole la notte': "Il tema è l’immigrazione e anche questa volta non rinuncerò alle proiezioni e al lavoro con i filmati d’archivio, provenienti dall’Istituto Luce”

‘Indivisibili’ miglior film del BAFF

Le gemelle Fontana, protagoniste di Indivisibili, hanno avuto il premio come migliori attrici e consegneranno a Edoardo De Angelis quello per il miglior film, Valeria Bilello ha ottenuto il premio come migliore attrice di commedia per il suo ruolo a fianco di Gassman e Giallini in Beata ignoranza, Andrea Sartoretti e Claudia Potenza hanno avuto il premio per la recitazione per Monte di Amir Naderi, presentato a Venezia, Roberto Andò il riconoscimento per la sceneggiatura di Le conversazioni, per quanto riguarda le musiche, il premio è andato a Lele Marchitelli per la collaborazione con Paolo Sorrentino in cinema e in televisione

Mister Universo e l’amuleto perduto

Arriva in sala il 9 marzo con Tycoon il film dell'italiana Tizza Covi e dell'austriaco Rainer Frimmel che a Locarno 2016 ha ottenuto la menzione speciale. Si tratta di un omaggio a un mondo in via di estinzione. "Volevamo fotografare l'ambiente del circo - spiega la regista, a Roma insieme alla contorsionista Wendy Weber - un mondo che si sta esaurendo e che da tempo seguiamo con grande interesse, non a caso abbiamo scelto ancora una volta di usare la pellicola, anche questa simbolo di un periodo finito per sempre"

La guerra dei cafoni: dal Salento a Rotterdam

Anteprima mondiale al Festival di Rotterdam per La guerra dei cafoni, il film di Davide Barletti e Lorenzo Conte (prodotto da Minimum Fax Media e in uscita in Italia in primavera) che dopo un rapidissimo passaggio alla Festa del Cinema di Roma 2016 – con una proiezione esclusivamente dedicata agli under 18 – è approdato con successo alla kermesse olandese. "Un’opera che sa osare", secondo il direttore del festival Bero Beyer

Gus Van Sant a Torino: vecchi ricordi, nuovi progetti e la speranza che Trump perda le elezioni

Nel 1988 il regista americano sbarcava al Torino Gay and Lesbian Film Festival per presentare il suo primo film, Malanoche. A quasi trent’anni di distanza Gus Van Sant ritorna nella capitale sabauda ospite del Museo Nazionale del Cinema, che lo celebra con una mostra tutta dedicata a lui organizzata insieme alla Cinémathèque française e alla Cinémathèque de Lausanne. Durante la sua visita italiana il cineasta si è generosamente raccontato, ricordando il suo incontro con Pier Paolo Pasolini e annunciando i suoi prossimi progetti: un film sul fumettista John Callahan, e When we rise, miniserie tv

Ken Loach, la lotta continua

Il festival di Locarno chiude la sua edizione numero 69 incontrando uno degli ospiti più attesi. Il regista che da sempre è attento alle tematiche sociali ha presentato al pubblico festivaliero la sua ultima fatica, vincitrice della Palma d’oro a Cannes, I, Daniel Blake. Accompagnato dall’attore protagonista Dave Johns, ha raccontato quanto sia ancora importante credere in un cinema che aiuti la gente ad avere fiducia nel futuro e a lottare per un una società più giusta: “O si lotta o si va alla canna del gas. Per lottare però ci vuole speranza e spesso questa è narcotizzata, ridotta ai minimi termini dal potere, che manipola l’informazione per controllarci, farci credere che nulla cambierà. Ci vuole coscienza di classe e non solo individuale. E in questo i film possono molto. ‘Agitare, educare, organizzare’, dicevano tanti anni fa nei sindacati. Ecco, credo che le prime due cose si possano fare attraverso il grande schermo. La terza azione però appartiene all’individuo, alle sue scelte”.

“La natura delle cose” ai confini dell’umano

La malattia come missione per esplorare i limiti dell’umano: è questo concetto a guidare il viaggio cinematografico nel 'fine vita' compiuto da Laura Viezzoli con La natura delle cose, opera prima selezionata fuori concorso al festival di Locarno 2016. Attraverso l’esperienza di Angelo Santagostino, immobilizzato dalla Sla e in comunicazione con il resto del mondo solo grazie al suo pc, il documentario affronta le delicate questioni dell’eutanasia e del rifiuto dell'accanimento terapeutico. Il racconto dell’inesorabile progredire della malattia, che allontana poco a poco Angelo dalla vita e dalla sua capacità di relazionarsi con gli altri è affidata alle impressioni e ai ricordi dello stesso protagonista (a dargli la voce è l’attore Roberto Citran), ma anche ad un ricco repertorio di immagini relative alla vita degli astronauti e alle loro imprese spaziali. In questo continuo confronto Angelo Santagostino non è il malato di cui avere pietà, ma un esploratore alla scoperta dell’estremo, del “vivibile” e dell’“invivibile” umano, che come un astronauta sospeso nello spazio galleggia in un corpo non più suo lontano dalla vita terrena.