Ladri di biciclette? Non solo

Carlo Lizzani, Gillo Pontecorvo, Federico Fellini e Giuliano Montaldo in veste di attori nel documentario di Gianni Bozzacchi passato in Venezia Classici


VENEZIA – Carlo Lizzani è da sempre uno straordinario affabulatore e divulgatore. Non eravamo solo ladri di biciclette, documentario presentato nella sezione Venezia Classici, è firmato da Gianni Bozzacchi ma crediamo di non fare torto a nessuno dicendo che il protagonista assoluto del film è proprio lui. Il regista di Achtung! banditi! conosce il neorealismo meglio di chiunque altro: è stato aiuto regista per Rossellini e Giuseppe De Santis, è stato attore per Aldo Vergano in Il sole sorge ancora e, in seguito, ha trattato il neorealismo nel suo saggio Storia del cinema italiano, in un documentario su Rossellini e anche quando, dal 1979 al 1983, è stato un ottimo direttore della Mostra di Venezia. Con linguaggio semplice e usufruendo di tutti i più recenti marchingegni tecnologici (da Skype al touch screen), Lizzani conversa di neorealismo con interlocutori di grande livello, da Umberto Eco a Bernardo Bertolucci a Martin Scorsese, senza dimenticare i sopravvissuti di quella stagione come gli ex-bambini Enzo Stajola (Ladri di biciclette) e Franco Interlenghi (Sciuscià). Le immagini più belle sono tutte presenti, dalla morte di Anna Magnani in Roma città aperta al commovente finale di Ladri di biciclette fino al cavallo tanto sognato dai protagonisti di Sciuscià. Un film indirizzato a coloro che si avvicinano al cinema, non solo in Italia ma anche all’estero. Ma anche una miniera di curiosità per i cinefili. Si vedono Carlo Lizzani, Gillo Pontecorvo, Federico Fellini e Giuliano Montaldo come attori. Si apprende che Rossellini affidò a Lizzani le riprese dell’impressionante suicidio di Edmund al termine di Germania anno zero. E si scopre che Vittorio Gassman non sapeva ballare il boogie-woogie e che quindi non è lui a interpretare con la Mangano il famoso ballo di Riso amaro, bensì una controfigura. E sapete chi è quella controfigura? Proprio lui: Carlo Lizzani.

02 Settembre 2013

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