22 gennaio 2024, la rassegna stampa

Nella rassegna di oggi le interviste a Saverio Costanzo, Guillaume Canet e Leo Gullotta; una nuova recensione di 'Povere creature!' e alcuni consigli seriali

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Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.

Saverio Costanzo e la dedica al padre Maurizio

In occasione dell’uscita del suo ultimo film Improvvisamente l’alba, il regista Saverio Costanzo rilascia un’intervista ad Aldo Cazzullo de “Il Corriere della Sera”, che si concentra in buona parte sul rapporto con il compianto padre Maurizio, a cui il film è dedicato. “C’era un combattimento dentro di me, – dichiara facendo riferimento al film tratto dal best-seller La solitudine dei numeri primi – un braccio di ferro tra “la nicchia” e lo spirito nazionalpopolare che invece mio padre incarnava senza complessi. Solo con il tempo ho fatto pace con questa cosa”.

‘Povere creature!,’ un Frankenstein femminista

Manca poco all’arrivo delle sale dell’attesissimo Povere Creature! di Yorgos Lanthimos, Leone d’oro e favorito agli Oscar. Non poteva mancare l’altrettanto attesa recensione di Paolo Mereghetti su “Il Corriere della Sera”, che gli assegna tre stelle su quattro. Alla base del percorso del “mostro” interpretato da Emma Stone c’è una “spruzzata di femminismo” che “sembra fatta soprattutto per divertire e ironizzare su un campionario di maschi tronfi e supponenti”.

Guillaume Canet, fuori stagione con Alba Rohrwacher

Su la stampa, troviamo un’intervista a Guillaume Canet, divo francese protagonista al fianco di Alba Rohrwacher di Hors-Saison, in primavera nelle sale dopo l’anteprima a Venezia. “L’ho amata moltissimo, sul set c’era chimica, si è creata complicità. – dichiara a Fulvia Caprara de “La Stampa”, facendo riferimento proprio alla collega italiana – È una persona piena di talento e anche molto divertente. E dire che il regista Stephane Brizè ha un modo di dirigere molto particolare”.

Leo Gullotta e il non-coming-out che fece scalpore

A teatro con In ogni vita la pioggia deve cadere – che racconta di una coppia omosessuale che si ama da 40 anni – Leo Gullotta ripercorre, in un’intervista a Daniele Priori per “Libero”, l’occasione del suo coming-out, che in realtà non lo fu. “Era il giorno d’uscita del film Uomini uomini uomini per la regia di Christian De Sica. – ricorda l’attore – Alla fine della conferenza stampa mi fu chiesto se nella vita fossi realmente omosessuale e io risposi semplicemente di sì. Tutto qua. La cosa fece scalpore perché eravamo a metà degli anni Novanta. Oggi il mondo è cambiato. Ma ci vogliono serenità e rispetto per l’amore, per la civiltà e per i diritti conquistati”.

La chimica della morte e il gusto del macabro

Su “La Repubblica”, Antonio Dipollina consiglia una serie uscita su Paramount+ qualche mese fa, ma che merita di essere recuperata, The chemistry of death, in cui “ci si immerge fin dal titolo nel filone dei delitti macabri rappresentati con gusto estetico”.

I mille volti di Raffa

Un altro prodotto di cui non si smette di parlare è Raffa, la docuserie di Daniele Luchetti disponibile su Disney+. “A un anno e mezzo dalla morte, – scrive Paolo Carelli nel suo articolo d’approfondimento su “Domani” – la figura di Raffaella Carrà si erge nello spazio della rappresentazione come autentica espressione di una certa cultura (popolare e avanguardista allo stesso tempo), consacrata a un ruolo di regina e guida di battaglie, rivendicazioni, timidi ma costanti allentamenti della morale”.

Carlo D'Acquisto
22 Gennaio 2024

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