Roberto Cicutto

Articoli di Roberto Cicutto

Cicutto: “Cinema e audiovisivo, ripartire insieme senza perdere un minuto”

Il presidente e ad di Istituto Luce Cinecittà lancia una riflessione a tutto campo a partire dalla drammatica situazione che stiamo vivendo per una ripartenza che tenga conto di tutte le forze e le risorse dell'audiovisivo. Come facciamo ad essere pronti il giorno dopo la "riapertura" e non perdere neanche un minuto per ricominciare a lavorare anche forti dell’esperienza passata?

Roberto Cicutto ricorda Giorgio Arlorio

Il presidente e amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà ricorda lo sceneggiatore torinese, scomparso ieri: "Quando ho conosciuto Giorgio Arlorio avevo a malapena messo piede su un set cinematografico. Quindi per me è soprattutto un amico, un parente per quanto gli sono stato legato"

Caro Pietro, quel libro lo faremo

L'ad e presidente di Istituto Luce Cinecittà Roberto Cicutto ricorda Pietro Coccia, il fotografo del cinema italiano prematuramente scomparso: "Da tempo con le amiche e gli amici che da decenni lavorano perché il cinema italiano sia presente in tutti gli appuntamenti internazionali che hai documentato e testimoniato con le tue foto, avevamo programmato di pubblicare un libro che raccontasse questa bellissima storia"

Olmi maestro e amico

Per Roberto Cicutto, presidente e Ad di Luce Cinecittà, "ricordare Ermanno coinvolge gran parte della mia vita affettiva e professionale. Abbiamo lavorato assieme fino all’ultima sua opera sul Cardinal Martini. So cosa direbbe nel vederci tutti affannati e un po’ smarriti e non posso fare a meno di sorridere"

Cicutto: contro l’isolamento dell’industria audiovisiva

Il Presidente e Ad di Istituto Luce-Cinecittà commenta la vittoria di Paolo Sorrentino agli EFA, e soprattutto le sue dichiarazioni in merito alla mancanza di coraggio del cinema italiano. "Sono fondamentalmente d’accordo con lui - dice Cicutto - Ma non credo che la responsabilità sia maggiormente dei produttori e nemmeno solo della politica che anzi nei tempi recenti sta manifestando un grande interesse e capacità di intervenire in favore del cinema e della cultura in generale. Credo piuttosto ci sia un male profondo che crea inerzia e che è il più difficile da combattere. È l’isolamento in cui tutti i soggetti principali dell’industria audiovisiva continuano a crogiolarsi”

Cicutto: l’esercizio ostacola la circolazione di opere prime e seconde

Il presidente e AD di Luce Cinecittà interviene sulla decisione di smontare da alcune sale Bella e perduta di Pietro Marcello, alla seconda settimana di programmazione: "È diritto degli esercenti scegliere i film da programmare e attivare politiche di difesa del proprio reddito, ma non è giustificato il pregiudizio con cui molto spesso le opere prime e seconde vengono accolte. O si creano le condizioni per attivare e migliorare tutti gli strumenti possibili, oppure si produce solo spreco di danaro pubblico".

La risposta di Dinoia e Protti

Cicutto: “Roma Città Creativa, una responsabilità non una onorificenza”

Roberto Cicutto, Presidente e AD di Istituto Luce Cinecittà, a proposito della candidatura Unesco presentata in occasione dell'apertura della Festa del Cinema e del MIA: "Entrare in questo circolo virtuoso è una grande responsabilità, non una onorificenza da sfoggiare. Ci vuole prima di tutto onestà e umiltà nell’aspirare a divenire Città Creativa Unesco. Ci vuole solidarietà, complicità, rispetto fra tutti gli attori di un settore produttivo. Roma poteva dare per scontato di essere già città creativa per il cinema senza bisogno di dimostrare altro. Ma rischiava di chiudersi in un isolamento autoreferenziale nemico della crescita."

L’era Pierre Lescure al Festival di Cannes

Roberto Cicutto, amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà, commenta il contestato palmarès di questa edizione del festival. "Sulle decisioni delle giurie è inutile soffermarci. Si può condividerle o meno ma pretendere di sapere come dovrebbero comportarsi e' da ingenui. Dobbiamo essere soddisfatti che nell’edizione appena finita il cinema italiano e in generale l’industria audiovisiva si è presentata più compatta, con nuovi strumenti per la promozione e l’attrazione di investimenti e soprattutto con un’offerta di film pieni di talento e molto diversi tra loro. Vorrei però segnalare alcuni cambiamenti significativi nel DNA del Festival più importante del mondo"

Benvenuto Presidente

Il Presidente e Amministratore Delegato Istituto Luce-Cinecittà Roberto Cicutto dà il benvenuto con una lettera aperta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Permetta che una voce del cinema italiano si unisca all’augurio di buon lavoro e al coro di consensi per la Sua elezione - si legge - Sono alcuni anni che il nostro cinema ha ritrovato premi, consenso internazionale e rinnovata forza. Il cinema è riconosciuto da tutti come il miglior ambasciatore della nostra eccellenza: il patrimonio artistico, la bellezza del territorio, il Made in Italy. Ma è esso stesso bene culturale e prodotto del Made in Italy e deve e può concorrere a un nuovo Rinascimento"

Cicutto replica a Mereghetti

Sul Corriere della Sera il critico cinematografico interpreta come un attacco alla Mostra di Venezia il finanziamento deciso dal Ministero dello Sviluppo Economico per potenziare The Business Street, il mercato dell’audiovisivo del Festival di Roma. Per il presidente e AD di Luce Cinecittà "che il MISE riconosca il cinema fra le eccellenze del Made in Italy e lo sostenga nella diffusione all’estero, è indubbiamente una buona notizia. Ho lavorato tre anni come direttore del Mercato di Roma e conosco bene le sue potenzialità purché possa contare su continuità di programmazione e finanziamenti certi"

Stati Generali della lingua italiana nel mondo: il ruolo del cinema

"La somma di cinema e lingua italiana, consente di svolgere un'attività di reciproca promozione e diffusione, attraverso un mezzo (il cinema) che ha valore intrinseco ma si alimenta del secondo 'oggetto di promozione': la lingua", così Roberto Cicutto presidente e AD di Luce Cinecittà intervenendo all'appuntamento che si tiene a Firenze. L'iniziativa è voluta dal ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con MIUR e MiBACT. Un'occasione per approfondire le correnti strategie di diffusione dell'italiano all'estero e per fare il punto sulle nuove sfide da affrontare

Istituto Luce-Cinecittà a Venezia, un novantenne che guarda al futuro

L'amministratore delegato Roberto Cicutto traccia un bilancio di un anno molto significativo per l'Archivio storico e la produzione contemporanea della società di Via Tuscolana, al di là dell'importante ricorrenza festeggiata anche con il film collettivo 9x10 Novanta: "L’anno cinematografico è contrassegnato da scadenze e appuntamenti ricorrenti (Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, Roma…) che mettono assieme l’occasione per far conoscere e promuovere nuovi film e documentari, con la verifica di quello che si è fatto e quanto resta o bisognerebbe fare per far crescere l’industria culturale dell’audiovisivo"

‘Salvo’ e la distribuzione di opere prime e seconde

Partendo dal film di Piazza e Grassadonia, vincitore di due prestigiosi premi a Cannes e al momento senza distribuzione in Italia, le riflessioni di Roberto Cicutto. Per l'AD di Luce Cinecittà possibili alcuni interventi: non concedere che la quota del contributo pubblico, destinata alla distribuzione, venga usata per la produzione; imporre attraverso 'Schermi di qualità' una garanzia di programmazione in sala di almeno due settimane; imporre ai broadcast una quota di investimenti destinati alle opere prime e seconde

‘Salvo’ e la distribuzione di opere prime e seconde

Partendo dal film di Piazza e Grassadonia, vincitore di due prestigiosi premi a Cannes e al momento senza distribuzione in Italia, le riflessioni di Roberto Cicutto. Per l'AD di Luce Cinecittà possibili alcuni interventi: non concedere che la quota del contributo pubblico, destinata alla distribuzione, venga usata per la produzione; imporre attraverso 'Schermi di qualità' una garanzia di programmazione in sala di almeno due settimane; imporre ai broadcast una quota di investimenti destinati alle opere prime e seconde

Lo strano oggetto

"Italia in Luce non è, come qualcuno ha scritto, l'ennesimo cambio di nome del cinema pubblico, è un programma di cooperazione con Anica, Mibac, Sviluppo Economico, Esteri e Turismo per ottimizzare la promozione all'estero del nostro cinema in tutte quelle iniziative in cui si può 'andare a braccetto' con altre eccellenze italiane quali i prodotti del Made in Italy e la promozione del Territorio", così l'amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà a proposito di un articolo pubblicato dall'Espresso. Prosegue Cicutto: "Non saranno dunque i produttori di generi alimentari, di scarpe o di vino a scegliere quello che si dovrà produrre, al contrario - dopo essere stati beneficati dal cinema - devono oggi mettergli a disposizione le loro potenti reti di promozione"

Buone vacanze

Le vicende del recente passato della società nel commento del presidente di Cinecittà Luce. Quanto al futuro Roberto Cicutto sottolinea che "scopo della riforma è dare alla società autonomia economica e finanziaria per quanto riguarda gestione e personale e attingere al FUS esclusivamente per il finanziamento delle attività. Chi sarà chiamato alla responsabilità di gestire la nuova società sarà vincolato, non da noi ma dallo spirito della riforma, a svolgere attività di supporto per lo sviluppo dell'industria cinematografica ed audiovisiva in stretta collaborazione con i produttori. Sempre in attesa della sospirata riforma generale e della costituzione dell'Agenzia del Cinema che rimane l'obiettivo finale"

Quante sono le Cinecittà?

La frase più ricorrente a proposito di Cinecittà in questi giorni è "salviamo la fabbrica dei sogni", che lascia presagire oscure intenzioni di chiudere il luogo di culto, fulcro di un immaginario cinematografico che ha lasciato segni e memorie in tutto il mondo. Ma dietro all'evocativo nome Cinecittà si nascondono diverse realtà. Il presidente di Cinecittà Luce Roberto Cicutto fa chiarezza in merito alle strutture coinvolte dal decreto di riforma concepito dal Ministro Galan

Lotta agli sprechi, altro che “grande business”

Il presidente e l'amministratore delegato di Cinecittà Luce rispondono con una lettera che pubblichiamo su CinecittàNews all'articolo apparso sul quotidiano La Padania, per chiarire il ruolo di interesse generale svolto al servizio di tutto il cinema italiano e fornire i dati precisi per una corretta valutazione dell'operato del CDA e della società. Dopo la fusione per incorporazione di Istituto Luce e Filmitalia in Cinecittà Holding, i contributi per le attività sono fortemente diminuiti, ma anche i costi di gestione e del personale sono stati largamente ridimensionati e così il numero dei dipendenti e dirigenti

Cicutto: rabbia e frustrazione

"Non si può parlare di battaglia persa da parte del mondo del cinema o di decisione politica da parte del governo. Trattasi solo di ignoranza, superficialità e disattenzione. E anche incapacità delle categorie professionali di proporre soluzioni concordate - scrive il presidente di Cinecittà Luce - Da subito si dovrebbe riportare a scadenza triennale le norme sul tax credit, reintegrare il FUS ai livelli promessi pubblicamente dal Governo, cominciare a lavorare allo studio di forme integrative del FUS"

Di cosa parliamo quando parliamo di Fus?

Il presidente di Cinecittà Luce riflette sul caso francese. Dove la proposta di sottrarre al Centro Nazionale del Cinema e dell'Animazione fondi per fare cassa al fabbisogno generale dello Stato ha visto contrari i membri, sia di destra che di sinistra, della commissione Cultura del Senato e lo stesso ministro dell'Economia. Insomma, siamo lontani dai cugini francesi e soprattutto non si capisce perché da noi un sistema in buona parte "copiabile" non sia stato mai preso in considerazione e la tassa di scopo sia considerata come una peste

Il cinema italiano è un Freccia Rossa

Il presidente di Cinecittà Luce, Roberto Cicutto, interviene sui temi della promozione del nostro cinema all'estero. "Agli incontri di coproduzione fra produttori catalani, brasiliani e italiani che si sono svolti a Sitges (Barcellona), John Hopewell, redattore di Variety, ha affermato che guardando al trend degli ultimi anni i due paesi che hanno maggiormente aumentato le coproduzioni nel mondo, sono l'Italia e il Brasile. Insomma, per respirare un po' di ossigeno dobbiamo guardarci dall'estero e 'dimenticare' i nostri guai interni"

Cinecittà Luce al servizio dell’industria

"Noi siamo al servizio dell'industria non per vendere direttamente i film, ma per creare il terreno favorevole alla loro commercializzazione", così Roberto Cicutto risponde al presidente dei produttori ANICA Riccardo Tozzi che sosteneva dalle colonne di 'Repubblica': "La promozione all'estero va fatta e controllata da chi i film li produce". Le prossime tappe ai Festival di Tokyo, Londra e Pusan

Cicutto: il miracolo della promozione all’estero

Il presidente di Cinecittà Luce risponde, sul 'Messaggero' a chi parla di assenza di strategia politica dell'export del cinema italiano. "La stampa spesso non si accorge dell'aumento incredibile di circolazione dei nostri titoli in tutti i festival del mondo". E ricorda che regolamenti e leggi imbavagliano le iniziative: "Non possiamo programmare alcuna azione che vada al di là dell'anno in corso. Giocando sull'arco dei tre anni, troveremmo partner pubblici e privati anche all'estero in grado di aumentare le nostre risorse e ottimizzare le iniziative"

Ietto, prezioso per il nostro risanamento

Il presidente di Cinecittà Luce affida a una lettera al nostro giornale il suo ringraziamento per il contributo dato al cinema pubblico dal direttore generale, che lascia dopo sette anni e dopo un processo che ha portato alla fusione delle società del gruppo