Scoperta, a Rimini, la vera casa natale di Federico Fellini. È sempre in viale Dardanelli, a Marina Centro, ma non è lo stabile che si è supposto finora. Documenti d’annata, ricerche negli archivi parrocchiali e confronti con il catasto storico, hanno portato all’esatta identificazione: l’abitazione natia del Maestro non è al civico 10 ma al 60.
A dare la curiosa notizia è il settimanale riminese ‘il Ponte’ che, nel numero in edicola domani, riporta uno studio, lungo e accurato, condotto da Davide Bagnaresi, 42enne docente a contratto in Storia dei consumi e delle imprese turistiche all’Università di Bologna che, da tempo, si occupa del Fellini bambino e ragazzo. E che riproporrà con dovizia di particolari, fotografie e documenti, l’intera vicenda – e altri curiosi inediti sempre relativi all’infanzia di Fellini – in occasione del convegno ‘Ho bisogno di credere. Federico Fellini e il sacro’, in programma nel marzo 2020 – nel Centenario della nascita del regista – che si svolgerà tra Rimini e Roma.
Prendendo le mosse dal certificato dell’Anagrafe, che segna via Dardanelli 10, Bagnaresi ha ripercorso tutte le tappe della vita di Fellini a partire dall’individuazione del padrino e della madrina al battesimo del piccolo Federico, Cesare Canuti e Clara Canuti, intestataria dell’immobile, al civico 10, in cui i genitori del regista – Urbano Fellini e Ida Barbiani – avevano affittato una stanza, sul finire del 1919, per motivi di lavoro. Abitazione indicata al numero del catasto, 12751, foglio 66, particella 416 e parte di un gruppo di case popolari. Oggi il Foglio 66 particella 416, ovvero la casa in cui è nato Fellini, corrisponde al civico 60 di viale Dardanelli, bombardato nel 1944 e in parte ricostruito.
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