Competenze audiovisivo, al cinema europeo servono nuovi professionisti

Al convegno sulle competenze del settore le sfide future dell'audiovisivo. Presenti i premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo


ROMA – Si è aperto con un annuncio della vicedirettrice della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Elena Grech il convegno dedicato alle competenze nel settore cinematografico e audiovisivo organizzato durante la Festa del Cinema di Roma 2023 in occasione dell’anno Europeo delle Competenze. “Quando si parla di EU  – ha dichiarato Grech -non si pensa al mondo cinematografico, ma il legame esiste. In vista delle elezioni europee la rappresentanza della commissione lancia un contest per Social Media Cinematographer dal titolo Ciak in Europa si vota. Un bando che sarà pubblicato sul sito della rappresentanza”.

Il Parlamento europeo e la Commissione europea partecipano alla Festa del Cinema di Roma 2023 in qualità di partner istituzionali. Affiancare i dati nazionali con le sfide che coinvolgono l’industria e i paesi dell’Europa tutta permette di centrare obiettivi, ambizioni e ritardi del settore. “La commissione europea ha varato un documento che pone enfasi sul capitale umano” sottolinea nel corso del convegno Bruno Zambardino della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo. “Occorre lavorare nella creazione di nuovi profili. In Italia grazie al PNRR Cinecittà e Centro Sperimentale hanno ora a disposizione un budget significativo per formare e aggiornare professionisti”.

Il settore audiovisivo sta attraversando rapidissimi cambiamenti che vanno nella direzione dell’innovazione tecnologica e che necessitano di aggiornamento costante da parte delle maestranze. Per far fronte a un panorama in mutamento sarà necessario per l’industria rispondere all’elevato fabbisogno di profili specialistici, in Italia ancora pochi rispetto alla mole di richieste, cresciute negli ultimi anni. Secondo l’ultimo report APA infatti sono 111.235 le persone coinvolte nell’attività dell’audiovisivo, numeri che si raddoppiano se consideriamo occupati diretti e indiretti insieme, ma come riferisce il Presidente dell’Associazione Italiane Scenografi e Costumisti e Arredatori Carlo Poggioli “nell’ultimo anno siamo arrivati all’estremo: mi chiamavano per avere consigli su professionisti da coinvolgere sui set, ma erano tutti già presi”.

“C’è bisogno di un cambio generazionale” ha perciò sottolineato Zambardino tornando sull’importanza di progetti come Lucelab Cinecittà, che dal 2023 al 2026 formerà al lavoro sul set nuove, e giovani, figure professionali.

Con gli Studios di Via Tuscolana al completo “c’è una grande domanda di addetti e figure specializzate in nuove e vecchie professioni” dichiara il direttore dell’Archivio Luce Enrico Bufalini elencando la varietà di profili che Lucelab ha intenzione di formare rispondendo a specifiche domande di mercato e che rientreranno nell’aggiornamento, in corso, del contratto collettivo: “dobbiamo correre al riparo formando profili come animatori, led wall technician, unreal specialist, ma anche sceneggiatori, falegnami”.

L’urgenza di nuovi professionisti è una questione europea, per questo lo sguardo ampio del convegno, che prende in considerazione anche i passi di altri paesi oltre l’Italia. In Francia è stato varato “La Grand Fabbrique de l’Image”, mentre in Spagna l'”audiovisual hub plan”, due strumenti ugualmente ambiziosi per la formazione di talenti e tecnici.

Presenti all’incontro, a testimoniare competenze italiane che hanno fatto la storia e che ora attendono i giusti eredi, anche gli scenografi premi Oscar Dante FerrettiFrancesca Lo Schiavo. “Quando tengo delle lezioni – ha riflettuto la scenografa – ci sono sempre giovani coinvolti, per cui esistono e li vedi i ragazzi pronti a inserirsi in scuole che li formino. Ma bisogna lavorare su progetti di un certo livello per imparare davvero”. Ferretti invece ricorda quella domenica che convinse Scorsese a girare Gangs of New York a Cinecittà, produzione a cui parteciparono dunque numerose maestranze italiane, capaci di restituire al regista ciò che desiderava per il suo film. “Venga qua – disse Ferretti a Scorsese – possiamo fare cose belle”.

Alessandro Cavaggioni
26 Ottobre 2023

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