Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.
Ne uccide più la gola che la sciarpa è il titolo dell’autobiografia dell’83enne Renato Pozzetto. In occasione dell’uscita del libro lo intervista Giorgio Terruzzi de “Il Corriere della Sera”: “Jannacci fu un vero ispiratore per noi, raccontava e cantava storie struggenti anche per lui. Ed era imprevedibile. Lo stavi a sentire e potevi ridere o piangere nel giro di un minuto” dichiara l’attore in riferimento all’amico Enzo Jannacci, uno dei protagonisti principali del libro.
Per celebrare la storica candidatura agli Oscar di Io Capitano, Arianna Finos di “La Repubblica” dialoga con il giovane attore senegalese protagonista del film nell’intervista intitolata Seydou Sarr: Hollywood fa paura preferisco Fregene. “Tutto questo mi rende orgoglioso, – dichiara l’attore in riferimento all’imminente distribuzione del lungometraggio in circa 50 paesi africani – soprattutto è importante che tanti ragazzi che, come me, non conoscevano il pericolo delle migrazioni clandestine, con questo film lo toccano con mano”.
La polemica hollywoodiana del giorno – l’esclusione della regista Greta Gerwig e dell’attrice Margot Robbie dalle nomination agli Oscar – trova spazio anche sui giornali: “Qui le cose funzionano molto diversamente rispetto a Barbieland, dove c’è una Barbie, e quindi una donna, al comando di ogni cosa” commenta Chiara Maffioletti nell’articolo su “Il Corriere della Sera” in cui ripercorre l’intera vicenda.
“Non c’è più nulla per cui esistere: Alain Delon lo ha annunciato in tv, lo ha ribadito ai gendarmi che hanno fatto visita nella sua residenza per capire se le accuse dei figli fossero vere”. Su “Il Giornale” troviamo il racconto struggente di Tony Damascelli su un artista che sente il peso della fine, l’88enne star francese Alain Delon, stretto tra le accuse dei figli e le denunce agli stessi della compagna Hiromi Rollin.
L’attrice e regista Monica Guerritore porta a teatro un adattamento di Ginger e Fred di Federico Fellini: “Il mio spettacolo non è solo una trasposizione scenica di quel film, ma una rilettura dell’intuizione che espresse quarant’anni fa, e che è più attuale che mai. – spiega a Paolo Scotti in un’intervista a “Il Giornale” – Il bombardamento pubblicitario trasforma lo spettatore in consumatore senza che lui se ne accorga. Ignoto anche a se stesso”.
“Ho cercato di mostrare una donna forte che deve fare i conti con la figura del padre” commenta così Lucrezia Guidone il proprio ruolo di Edda Mussolini, vedova Ciano, nella fiction di Rai 1 La lunga notte. Su “Famiglia Cristiana” l’intervista a firma Fulvia Degl’Innocenti.
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