2 marzo 2023, la rassegna stampa

Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell'audiovisivo​


Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo

MARIO MARTONE E IL DEBUTTO AL PICCOLO DI MILANO CON ROMEO E GIULIETTA

 Alla vigilia del debutto teatrale al Piccolo con Romeo e Giulietta, il regista Mario Martone si racconta a Michele Sciancalepore su ‘Avvenire’. “Cinema e teatro si parlano, nel mio teatro d’avanguardia sono stato uno dei primi a usare proiezioni, oggi ne faccio un uso solo funzionale, quasi scenografico, comunque deve essere molto chiara che si tratta di linguaggi diversi, il teatro mi piace con i corpi”. I suoi progetti sono “atti d’amore” e il prossimo sarà a Napoli, dove al San Ferdinando metterà in scena un testo mai rappresentato di Fabrizia Ramondino, con Lino Musella e Iaia ForteRomeo e Giulietta è in scena dal 2 marzo fino al 6 aprile, in prima assoluta al Piccolo di Milano.

EU.RO.PA, IL PREMIO CHE UNISCE CINEMA ITALIANO E FRANCESE

 Gemellaggio cinematografico tra Italia e Francia con il Prix Eu.Ro.Pa Jeunesse, riconoscimento ideato da Palatine e da Alice nella città. 600 studenti di entrambi i paesi dovranno premiare con voto incrociato il miglior film italiano e francese. Tra i titoli in lizza anche Nostalgia di Martone e Chiara di Nicchiarelli. Gloria Satta su ‘Il Messaggero’ riporta le parole dell’Ambasciatore di Francia Christian Masset, che a Palazzo Farnese ha annunciato l’iniziativa: “i due paesi devono sognare insieme”. Presenti anche l’assessore alla Cultura di Roma, Miguel Gotor e la presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, che ha sottolineato come ci sia “bisogno di ripristinare un valore culturale, un’abitudine”.

ARRIVA LA MINISERIE CON ROBERT DE NIRO

 Netflix annuncia la produzione di Zero Day, la miniserie con protagonista Robert De Niro, coinvolto anche nel ruolo di produttore. Regista di tutte e sei le puntate sarà Lesli Linka Glatter, che indagherà il rapporto tra libertà e presente,”come troviamo la verità in un mondo di crisi?”.

LA NUOVA COMEDY DALLA PROTAGONISTA DI THE GOOD PLACE

 Kristen Bell, già protagonista di The Good Place, sarà protagonista e produttrice di una comedy Netflix. Il progetto di 20th Television racconterà il rapporto tra una donna irriverente e un rabbino. Tra le figure coinvolte dalla produzione, anche Steven Levitan, tra i responsabili del successo di Modern Family.

BENEDETTA SEMBRA PROPRIO UN FILM DI VERHOEVEN

Su ‘Il Manifesto’ Cristina Piccino presenta Benedetta di Paul Verhoeven, dedicato a una monaca nell’Italia medievale e accusata di omosessualità. “Come fare un film sulla fede, quando si è un cineasta che non intrattiene nessun rapporto cinematografico con l’invisibile? In tutto il film Verhoeven con molta ironia accumula le prove della simulazione di Benedetta”.

LA NUOVA ACCADEMIA PER “INFLUENCER CINEASTI”

 Inaugurata a Roma la Stardust Lab, la “prima scuola di cinema per influencer”. Sul ‘Corriere della Sera Roma’ si parla di “college 2.0” in una villa alle porte della città, dove nove giovani creator vivranno, studiando il mondo del cinema e producendo contenuti originali. I direttori artistici sono Mimmo Calopresti e Cinzia Th. Torrini.

INTERVISTA A CLAIRE FOY, PROTAGONISTA DI WOMEN TALKING

Su ‘Donna Moderna’ Isabella Fava intervista a Claire Foy, al cinema dall’8 marzo coWomen Talking – Il Diritto di scegliere“interpreto una donna che chiede giustizia per quello che è capitato a lei, a sua madre, a sua figlia, a sua sorella, una donna che lotta”. Non lo definirebbe però un film femminista, ma “un film universale, che si rivolge a un pubblico più vasto”.

INTERVISTA A LINO GUANCIALE: “DOBBIAMO RIPENSARE LA VIRILITÀ”

 Su ‘Donna Moderna’ intervista a Lino Guanciale a cura di Mattia Carziga. L’attore torna su Rai 1 il 6 marzo con la seconda stagione de Il Commissario Ricciardi e poi partirà in tounrée con tre spettacoli teatrali: “ormai sono un attore ‘di genere’. A me interessa lavorare su opere che varchino dei limiti: ho capito che prendersi rischi anche coraggiosi alla fine paga”. Da poco è padre e riflette su futuro e politica, da sempre coinvolto in prima persona da temi a lui cari: “i passi avanti fatti in termini di rivendicazioni, parità di trattamento salariale, riconoscimento identitario sono stati enormi, siamo noi uomini a non stare cambiando abbastanza: serve un ripensamento radicale dell’idea di virilità”.

UN ANNO DOPO: CHRIS ROCK RISPONDE A WILL SMITH CON UNO SPECIAL NETFLIX

 A una settimana dagli Oscar, Chris Rock risponde allo schiaffo di Will Smith con uno speciale Netflix in arrivo sabato 4 marzo. “Tutti siamo stati traditi, ma lei gli ha fatto più male di quanto lui abbia fatto a me” avrebbe detto il comico riferendosi alla relazione tra la moglie di Smith, Jada Pinkett e il rapper August Alsina. 

PIER PAOLO PASOLINI – UNA VISIONE NUOVA, IL DOCUMENTARIO SUI GRANDI INCONTRI DI PPP

 Su ‘Il Tempo‘ menzione speciale a Pier Paolo Pasolini – una visione nuova, il documentario distribuito da Medusa dal 5 al 7 marzo e prodotto da MG Production, in associazione con Luce Cinecittà. “Testimonianze, interviste di archivio e sequenze di film omaggiano un artista che ha influenzato la cultura italiana”. Per il regista Scarchilli, “se lui ci fosse ancora le nuove genereazioni scriverebbero sui socia ‘Pasolini uno di noi’“. Il Pasolini di oggi però “è Matteo Garrone, ha uno sguardo autentico e fresco”.

TROPPO SESSO AL CINEMA E IN TV? CRESCENTINI DICE SÌ

 ‘La Stampa’ riprende le parole pronunciate dall’attrice Carolina Crescentini a ‘Belve’, il format di interviste condotto da Francesca Fagnani. Sotto accusa sarebbe “il vizietto” degli sceneggiatori italiani, che troppo spesso cedono a “scene hot che a volte non servono a niente”. L’esempio è a Mare Fuori, la serie evento Rai: “Nella seconda stagione”, dice Crescentini in risposta a Fagnani, “ci sono due latitanti. Io e il comandante li perdiamo e pensiamo bene di dargli ancora più tempo andando a letto insieme”. Nell’articolo Francesca D’Angelo riposta la difesa alla categoria di Francesco Arlanch, penna di Doc e Blanca: “Nel momento in cui i due protagonisti consumano, la tensione romantica cala. Quindi mandarli a letto non è certo un riempitivo, ma un punto di non ritorno. Sarebbe una scorciatoia autolesionista e non credo proprio che firme talentuose come quelle di Mare Fuori commetterebbero un errore del genere”. Nel commento affidato a Raffaella Silipo si parla di “offerta moltiplicata”, perché “nelle serie tv domina il cliffhanger, e il sesso diventa espediente secondario, da piazzare quando c’è un buco narrativo”.

IL PODCAST IN CUI J.K ROWLING SI DIFENDE

L’accusa di transfobia mossa alla creatrice di Harry Potter J.K Rowling è al centro del nuovo podcast di Megan Phelps-Roper, “The Witch Trials of J.K Rowling”, su cui oggi si concentra Giulia D’Antona per ‘Domani’. Riabilitare lo status della Rowling interessa meno delle ragioni che spingono a una sentenza: “il modo in cui la maggioranza del giornalismo culturale ha deciso di affrontare questo genere di questioni”, scrive d’Antona. Il podcast, riferisce, ha la particolarità di un approccio “dichiaratamente parziale, benché benevolente”, che concede a Rowling l’occasione di raccontarsi in prima persona dopo aver provato per anni, in maniera fallimentare, a usare Twitter come luogo adibito alla propria espressione e difesa.

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