‘Dahomey’ di Mati Diop è l’Orso d’oro della Berlinale 2024

Sebastian Stan premiato per la miglior interpretazione per 'A different man'. A Hong Sang-soo il gran premio della giuria (il secondo a distanza di soli due anni)


BERLINO –  Con il film Dahomey, la regista francese di origini senegalesi Mati Diop vince l’Orso d’oro della 74ma edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino. Il premio le è stato consegnato dalla presidente della giuria internazionale Lupita Nyong’o. Il film, un intenso mockumentary di appena 67 minuti, racconta il ritorno nella Repubblica del Benin di 26 opere sottratte a fine ‘800 dal colonialismo francese. Il premio della giuria (composta da Brady Corbet, Ann Hui, Christian Petzold,  Albert Serra, Jasmine Trinca e Oksana Zabuzhko) è stato consegnato a The Empire di Bruno Dumont, mentre il “Grand Jury Prize” è andato a Hong Sang-soo, per A traveler’s needs. Il regista sudcoreano, che ha suscitato il divertimento della sala dichiarando “non so cosa avete visto nel film”, era già stato insignito del premio nel 2022 per The Novelist’s Film. L’orso d’argento alla migliore performance da protagonista è andato a Sebastian Stan per A different man, mentre quello per l’interprete non-protagonista a Emily Watson, apparsa in Small Things Like These di Tim Mielants, film che ha aperto la Berlinale 2024.

Concorso

Orso d’oro: Dahomey di Mati Diop

Orso d’argento, gran premio della giuria: A Traveler’s Needs di Hong Sang-soo

Orso d’argento, premio della giuria: The Empire di Bruno Dumont

Orso d’argento per il miglior regista: Nelson Carlos De Los Santos Arias per Pepe

Orso d’argento per la miglior interpretazione da protagonista: Sebastian Stan per A Different Man di Aaron Schimberg

Orso d’argento per la miglior interpretazione da non protagonista: Emily Watson per Small Things Like These di Tim Mielants

Orso d’argento per il miglior contributo artistico: The Devil’s Bath di Severin Fiala e Veronika Franz (Cinematography Martin Gschlacht)

Orso d’argento per la miglior sceneggiatura: Sterben di Matthias Glasner

Sezione Encounters

Miglior film: Direct action, di Guillaume CailleauBen Russell

Miglior regista: Cidade; Campo, di Juliana Rojas 

Premio speciale della giuria (ex aequo):
– The great Yawn of history, di Alyar Rasti
– Some rain must fall,
di Qiu Yang

Miglior documentario

No other land, di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor

Menzione speciale: Direct action di Guillaume Cailleau e Ben Russell

GWFF – Miglior opera prima

Cu Li Never Cries, di Pham Ngoc Lan

Cortometraggi

Orso d’oro per il miglior cortometraggio
An odd turn, di Francisco Lezama

Orso d’argento, premio della giuria
Remains of the hot day, di Zhang Wenqian

Cortometraggio candidato agli European Film Awards
That’s all for me, di Eva Konnemann

autore
24 Febbraio 2024

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