Simona Tabasco, da ‘The White Lotus’ al desiderio di “essere la versione femminile di Tom Hardy”

GIFFONI – Da Giffoni a Giffoni: Simona Tabasco, dopo aver girato due cortometraggi per il Giffoni Film Festival, compiuta la maggior età viene ammessa al Centro Sperimentale di Cinematografia, sulla cui questione in corso commenta: “penso che ognuno debba essere padrone della casa che abita: gli studenti sono i custodi del CSC e lascerei loro questa libertà”.

Il grande e il piccolo schermo dapprima l’hanno cercata un po’ in contemporanea , perché nel 2014 debutta al cinema con Perez. di Edoardo De Angelis e, al contempo, nella serie tv Fuori Classe: è poi la via della serialità a scriverne maggiormente la carriera, portandola – come si sa – a Hollywood, per The White Lotus, in cui interpreta Lucia, nella seconda stagione, anche se, rispetto ad un maggior impegno nel cinema, commenta “sarebbe il mio prossimo obiettivo”. 

È stata proprio la serie HBO, creata, sceneggiata e diretta da Mike White a portarla ad essere candidata come Miglior Attrice Non Protagonista agli Emmy Award, successo internazionale che “vivo con sorpresa e leggerezza. Gli Emmy sono un riconoscimento importante ma è fondamentale comunicare col mio lavoro e penso al prossimo passo”, accenno su cui – sollecitata a dire qualcosa di più – risponde che per adesso “sono segreti”.

Comunque, per Tabasco, anche la “sola” nomination è stata già “una grandissima vittoria. The White Lotus è stata la mia prima serie fuori dall’Italia, e non pensavo di raggiungere un risultato del genere. Il ruolo mi spaventava tantissimo perché sono diversa dal personaggio. Ma affidarmi alla sceneggiatura e al regista credo sia stata la scelta più giusta: sono felice di essere riconosciuta dalla critica e dal pubblico”.

Naturalmente “Hollywood mi interessa tantissimo, ci stiamo lavorando su; trovo che Hollywood sia un mondo inclusivo per tutte le figure del cinema, ma non posso esprimermi sullo sciopero”.

Tabasco, ancora sollecitata su prossime opportunità, strizzando l’occhio a palchi pop della tv nostrana, Sanremo in primis, risponde che un’opportunità simile “non è lontana dai miei pensieri, ma non è ancora successo: non riesco a immaginarlo ma mi piacerebbe”. 

Ma restando “qui e ora” nel cinema italiano, Tabasco pensa “che una grandissima responsabilità l’abbiano le sceneggiature e trovare ruoli che diano la possibilità di esprimersi alla donne non posso dire sia difficile, ma quasi”.

Simona Tabasco ha però chiare quelle che sono le sue ispirazioni: le piacerebbe “essere la versione femminile di Tom Hardy… Per le donne: Carey Mulligan, che ha sempre fatto scelte eleganti”. 

di Nicole Bianchi