Morto John Ericson, da Hollywood a Cinecittà

Da citare a sua presenza nel cinema italiano degli anni '60: dal film Sotto dieci bandiere di Duilio Coletti a Io Semiramide di Primo Zeglio


L’attore statunitense John Ericson, affascinante spalla in diversi film romantici prodotti dalla Mgm negli anni ’50 e poi protagonista a Cinecittà, dove scoprirà i piaceri della dolce vita, è morto nella sua casa di Santa Fe, nel New Mexico, per le complicazioni di una polmonite. Aveva 93 anni. L’annuncio della scomparsa, avvenuta domenica scorsa, è stato dato da un portavoce della famiglia all’edizione online di “The Hollywood Reporter”.

Nato come Joseph Meibes a Düsseldorf, il 25 settembre 1926, figlio di un chimico tedesco e di un’attrice svedese, per sfuggire al nazismo si trasferì con la famiglia a 3 anni negli Usa. Ericson studiò all’American Academy of Dramatic Arts di New York nella stessa classe di Grace Kelly, Jack Palance, Don Murray e Don Rickles. Il debutto a Hollywood avvenne con il film Teresa (1951) di Fred Zinnemann, dove divise il set con l’esordiente Rod Steiger e con due attrici italiane, Anna Maria Pietrangeli e Ave Ninchi. Da allora apparve in ruoli da coprotagonista in Rapsodia (1954), con Elizabeth Taylor e Vittorio Gassman, in cui impersonò un pianista che diventa alcolizzato per amore di una ricca ereditiera; nell’operetta Il principe studente (1954), nel ruolo del giovane conte Von Asterburg; l’avventuroso Fuoco verde (1954), in cui recitò la parte del fratello di Grace Kelly accanto a Stewart Grang. Ebbe la sua prima occasione di recitare come protagonista in La rosa gialla del Texas (1955) di Harold D. Schuster. Con gli anni Ericson divenne un interprete perfetto anche di western come Forty Guns (1957) di Samuel Fuller e della serie tv Bonanza (1960-67).

Importante inoltre la sua presenza nel cinema italiano: dal film Sotto dieci bandiere (1960) di Duilio Coletti a Io Semiramide (1962) di Primo Zeglio, mentre Domenico Paolella e Piero Pierotti lo fecero protagonista di Agente S03 Operazione Atlantide (1966) e Testa o croce (1969).

Tornò stabilmente negli Usa solo agli inizi degli anni ’70 per partecipare alla pellicola di Robert Stevenson Pomi d’ottone e manici di scopa (1971), prodotta da Walt Disney.

05 Maggio 2020

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