Giancarlo De Cataldo


G. De CataldoNato a Taranto, Giancarlo De Cataldo vive ora a Roma. Giudice di corte d’Assise e scrittore apprezzato, è diventato popolare con il suo “Romanzo criminale” (2002), libro basato sulla storia dei banditi romani della Banda della Magliana, da cui è stato poi tratto l’omonimo film di Michele Placido.
Con la sua genialità è stato capace di coniugare mirabilmente noir ed epopea da strada. Nel 2000 ha pubblicato “Teneri assassini”. Ha poi scritto un racconto per l’antologia “Crimini” (Einaudi Stile libero/big, 2005), curata da lui stesso. Nel 2006 Einaudi ha ripubblicato “Nero come il cuore”, il suo romanzo d’esordio. Tra i progetti futuri,ancora due libri: unotop secret a causa della scaramanzia di De Cataldo; l’altro, una saga che ha iniziato a scrivere già un anno fa, a quattro mani con Mario Martone, e che racconta le vicende dei cospiratori del Rinascimento.

 

Giancarlo De Cataldo, quale film consiglia assolutamente di non perdere?

Match Point di Woody Allen e Truman Capote di Bennett Miller.

Perché?
Match Point ha uno stile perfetto e una trama attualissima, sebbene amara, che racconta come il crimine spesso rimanga impunito. Capote è il confronto tra un artista e la sua opera, rivisitato con una sensibilità e una cattiveria come mai si era vista prima, con un misto di sofferenza, ossessione e dolore profondo, vissuto dal protagonista.

Che genere di film preferisce?
Quelli belli, mi devono emozionare.

Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
Arrivederci amore, ciao di Michele Soavi.

 

Due buoni motivi per vederlo?
E’ molto fedele al bel libro di Massimo Carlotto. Poi, ci sono due grandi attori, come Alessio Boni e Michele Palcido. E poi è un film che segna il ritorno di Soavi, un regista visionario che il cinema lo sa fare e bene.

Preferisce il blockbuster americano o il film italiano d’autore?
Il blockbuster italiano d’autore, come Notte prima degli esami di Fausto Brizzi.

Quale film sconsiglia assolutamente di vedere?
Il titolo lo tengo per me e mi avvalgo della facoltà di non rispondere.

Quale attore italiano ha apprezzato di più recentemente?
Gli attori di Romanzo criminale: Kim Rossi Stuart, Pier Francesco Favino e Claudio Santamaria.

Qual è l’attrice italiana che più le piace?
Giovanna Mezzogiorno e Margherita Buy.

E l’attore italiano che rimpiange di più?
Marcello Mastroianni, soprattutto da giovane quando raccontava le trasformazioni dell’Italia in Divorzio all’italiana, ne Il Bell’Antonio e ne La dolce vita.

 

Quale film rivede sempre volentieri?
Giù la testa di Sergio Leone.

 

A quale regista darebbe il Leone alla carriera?
A Carlo Lizzani e a Gillo Pontecorvo, due grandi figure del cinema italiano. Di recente, ho fatto vedere a mio figlio tredicenne La battaglia di Algeri ed è stato catturato dalle immagini, a dimostrazione che Pontecorvo è ancora modernissimo a distanza di quarant’anni da questo suo capolavoro.

Qual è il più bel film d’amore che ha visto?
Casablanca di Michael Curtiz e Ossessione di Luchino Visconti.

Quale genere di film non andrebbe mai a vedere?
I film pretenziosi che appaiono magari ben confezionati ma non hanno anima: preferisco un film imperfetto che mi emoziona.

Quale sarà il prossimo film che vedrà?
La terra di Sergio Rubini.

 

Quale personaggio le sarebbe piaciuto interpretare sul grande schermo?
Avrei voluto interpretare Yanez De Gomera, in uno dei film su Sandokan.

03 Marzo 2006

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