Interviste

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Trincia: “ognuno di noi ha sentito vicinanza con questo caso”

Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries.


Alejandro Amenabar: il Diavolo e l’ipnosi

Sarà in sala il 3 dicembre con Adler Entertainment e Leone Film Group l’inquietante Regression, film di Alejandro Amenabar, con Emma Watson e Ethan Hawke, che, ispirandosi a fatti reali, mescola le carte del thriller psicologico e di quello soprannaturale a tema demoniaco. In una piccola cittadina, da quello che sembra un semplice caso di stupro, grazie a confessioni ottenute mediante ipnosi emerge un inquietante quadro fatto di sette sataniche e sacrifici umani

Jacques Audiard: la tigre dentro

Dheepan è stato la Palma d’oro dell’ultimo festival di Cannes. Non senza qualche polemica. Il film ha infatti colpito molto il pubblico per la sua analisi schietta e spietata delle problematiche relative a immigrazione e integrazione, ma ha anche lasciato di stucco per una svolta finale ‘action’ e violenta. "Ho bisogno di questa stilizzazione per rendere i personaggi cinematografici - spiega il regista - il protagonista ha combattuto la guerra civile in Sri Lanka con le Tigri Tamil. E' gente che viene da situazioni infernali, poi magari li vediamo vendere rose con cuffiette buffe in testa. Ma è ipocrita non chiedersi dove finisca la loro rabbia"

Lucas Belvaux: amore e lotta di classe

Esce il 23 aprile la commedia romantica francese Sarà il mio tipo?, diretta da un inedito Lucas Belvaux (avvezzo solitamente ad atmosfere dark e drammatiche come nella sua Trilogie e in 38 testimoni) alle prese con atmosfere più leggere e riflessive. Storia d’amore tra una parrucchiera di provincia e un intellettuale parigino, la pellicola si struttura come un incontro-scontro: “C’è lotta di classe in ogni aspetto della vita - dice Belvaux - e non solo come ideologia. E’ un fatto, anche nell’amore”

Laurent Cantet: Cuba come Itaca

L’Avana, un luogo dove tornare, dopo essere fuggiti, da osservare dall’alto di una terrazza. Maiali sgozzati, musica assordante, gente che litiga, gente che fa l’amore, tifo calcistico, whisky e rum. Accade anche, come nel film Ritorno all'Avana di Laurent Cantet (In originale, appunto, Retour à Ithaque), nelle sale da giovedì con Lucky Red in 60 copie, che una serie di cinquantenni amici di sempre facciano i conti con il proprio passato, con la propria rabbia, con il rapporto di amore e odio con il regime che ha condizionato e in molti casi rovinato la vita. Il film, già presentato alle Giornate degli Autori alla Mostra internazionale del cinema di Venezia, è stato scritto dal regista insieme al romanziere cubano Leonardo Padura considerato una sorta di Louis Ferdinand Celine cubano

Radu Mihaileanu: “Il mio cinema europeo, anzi mondiale”

Un nuovo premio, Vento d’Europa, che va a un artista che abbia esaltato l’idea di cultura europea, nasce a Ventotene, nell’ambito della XIX edizione del Festival (25 luglio-2 agosto) per ricordare i 70 anni del Manifesto di Ernesto Rossi e Altiero Spinelli. Lo riceverà il regista di Train de vie e Il concerto che ci parla del suo nuovo progetto, storia di un avvocato masai che scopre Los Angeles e le sue contraddizioni

Aureliano Amadei: “Fratello e sorella nel gelido inverno”

L'acclamato autore di 20 sigarette prosegue la sua attività di regista tra lavori teatrali e documentari. In Francia è in uscita Il Leone d’Orvieto, la sua inchiesta sul crack finanziario che ha visto coinvolto Giancarlo Parretti. E intanto ha in cantiere un film tratto dal suo spettacolo teatrale L'arma How Long Is Now, con Giorgio Colangeli, Andrea Bosca e la giovanissima Maria Chiara Dimitri, appena quindicenne. "Sarà un film tosto, duro, girato sul Gran Sasso con la neve e il freddo", racconta in questa intervista a Cinecittà News
Leggi anche l'articolo su "Il leone di Orvieto"

Giorgia Farina: “Così ho sdoganato la black comedy”

“Contenta che venga apprezzata un’opera prima, perdonando gli eventuali difetti che può avere”. Così Giorgia Farina commenta il Globo d’oro appena vinto con Fabio Bonifacci per la sceneggiatura di Amiche da morire, film che segna il suo esordio dietro la macchina da presa e che l’ha vista dirigere tre attrici come Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore e Cristiana Capotondi. Ospite dell’Ischia Film Festival, la giovane regista romana con un background americano sta già scrivendo un nuovo film, dove non mancheranno personaggi femminili importanti

Daniele Luchetti: “Gruppo di famiglia con artista”

Era in predicato per Cannes, ma pochi giorni prima del festival l'annuncio - "il film non è pronto" - ha fatto aumentare l'attesa. Ora Storia mitologica della mia famiglia, che nel frattempo ha cambiato titolo in Anni felici, sembra lanciato verso la Mostra di Venezia. Per raccontare, trasfigurandola, l'avventura di una famiglia che ruota intorno all'ingombrante ego del padre artista, Daniele Luchetti ha scelto Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti, a cui ha affidato il difficile compito di rappresentare i genitori visti attraverso gli occhi di un bambino

Patrice Leconte e “La bottega dei suicidi”

La bottega dei suicidi è la prima prova di Patrice Leconte nell'ambito dell'animazione. Tratto dal libro di Jean Teulé, il film tratta un tema difficile. In un mondo soffocato dalla crisi dove dominano la tristezza e il malumore, togliersi la vita è diventata prassi comune. Il negozio più in voga è quello che vende strumenti per suicidarsi nel modo che ciascuno preferisce. E l'autore francese sta già pensando a un nuovo cartoon, Musique, che immagina come sarebbe svegliarsi in un mondo senza musica

Fabio Grassadonia e Antonio Piazza: Miracolo a Palermo

Salvo, opera prima dei palermitani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, vincitore di due premi alla Semaine de la critique di Cannes, pur mescolando con abilità e maturità generi differenti, è innanzitutto il dramma di due antieroi solitari in una Palermo ferita dalla violenza e dalla sopraffazione. Un dramma che evita le semplificazioni e gli stereotipi di certa fiction basata sull'universo mafioso e che supera i confini siciliani, assumendo i caratteri dell'eterna lotta tra il bene e il male. Il film - coprodotto da francesi e italiani - arriva in sala con la Good Films dal 27 giugno, dopo essere stato a lungo senza distribuzione

Bonifacci: “Scrivere di cinema in epoca social”

In pochi mesi sono usciti quattro film scritti da lui, frutto di "due anni abbondanti di lavoro", dice lo sceneggiatore che al momento si sta dedicando alle ultime revisioni di sceneggiatura dei nuovi film di Giulio Manfredonia e di Fausto Brizzi. In questa intervista a Cinecittà News ci racconta il suo amore per la critica web e l'esperienza di un corso di scrittura online interamente gratuito: "Svegliarmi quasi ogni giorno con una mail di sconosciuti che esprimono gratitudine e affetto mi dà una tale fiducia che scrivo con più entusiasmo ed energia. Morale, da quando faccio il corso gratis, guadagno di più"

Fabio Bonifacci: “Scrivere di cinema in epoca social”

In pochi mesi sono usciti quattro film scritti da lui, frutto di "due anni abbondanti di lavoro", dice lo sceneggiatore che al momento si sta dedicando alle ultime revisioni di sceneggiatura dei nuovi film di Giulio Manfredonia e di Fausto Brizzi. In questa intervista a Cinecittà News ci racconta il suo amore per la critica web e l'esperienza di un corso di scrittura online interamente gratuito: "Svegliarmi quasi ogni giorno con una mail di sconosciuti che esprimono gratitudine e affetto mi dà una tale fiducia che scrivo con più entusiasmo ed energia. Morale, da quando faccio il corso gratis, guadagno di più"

Ettore Scola: il mio Federico nel suo Teatro 5

"E' un film di tanti angoli, di piccoli ambienti, di luoghi di alcune emozioni provate durante i 40 anni di conoscenza di Federico". Così il regista parla di Che strano chiamarsi Federico!, omaggio nel ventennale della scomparsa di Fellini, girato nel famoso Teatro 5 di Cinecittà. Episodi di finzione s'alternano a materiali scelti dagli archivi delle Teche Rai e dell'Istituto Luce, come le visite di Fellini sul set di Scola. L'omaggio è una produzione Paypermoon-Palomar, Istituto Luce Cinecittà con Rai Cinema e Cinecittà Studios, in collaborazione con Cubovision e con il sostegno della DG Cinema

Sara Serraiocco: “Fidatevi di noi giovani”

"Era un peccato tenere questo film nel cassetto, mi entusiasma sapere che esca in sala". A parlare è l'attrice esordiente protagonista di Salvo, scritto e diretto a quattro mani da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, un'opera prima che ha vinto due premi alla Semaine de la Critique di Cannes. Il 27 giugno uscirà nelle sale italiane, distribuito dalla Good Films, e l'attrice ventitreenne - attualmente studentessa al Centro Sperimentale di Cinematografia riflette: "Il pubblico non è più educato a vedere opere di qualità. Il problema parte dalla politica, che ha monopolizzato i mass media e per vent'anni ci ha abituati a prodotti spazzatura". E suggerisce di puntare sui giovani

Sara Serraiocco: “Fidatevi di noi giovani”

"Era un peccato tenere questo film nel cassetto, mi entusiasma sapere che esca in sala". A parlare è l'attrice esordiente protagonista di Salvo, scritto e diretto a quattro mani da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, un'opera prima che ha vinto due premi alla Semaine de la Critique di Cannes. Il 27 giugno uscirà nelle sale italiane, distribuito dalla Good Films, e l'attrice ventitreenne - attualmente studentessa al Centro Sperimentale di Cinematografia riflette: "Il pubblico non è più educato a vedere opere di qualità. Il problema parte dalla politica, che ha monopolizzato i mass media e per vent'anni ci ha abituati a prodotti spazzatura". E suggerisce di puntare sui giovani

Daniele Vicari: “In mezzo al guado” tra Diaz e Limbo

Il regista, appena 45enne, ritira a Bellaria il premio Casa Rossa alla carriera. "Quando il tuo percorso viene messo a fuoco, questo ti può aiutare a fare il punto, anche da giovane", dice. Poi parla del suo nuovo progetto, tratto dal romanzo di Melania Mazzucco, "Sono rimasto colpito dall'esperienza di vita di questa giovane donna che torna ferita dall'Afghanistan", e del progetto accantonato su Edoardo Parodi, amico di Carlo Giuliani che morì pochi mesi dopo di lui

Agnès Jaoui: C’era una volta la vita

C’erano una volta principesse in pericolo e in eterna attesa del Principe Azzurro, matrigne terrorizzate dall’idea di invecchiare, lupi cattivi, re e regine, orchi mangiabambini, mele stregate e oscure superstizioni. C’erano una volta e ci sono ancora, almeno secondo Agnès Jaoui, di ritorno al cinema con il suo compagno di vita e d’arte Jean-Pierre Bacri – con cui co-sceneggia – in Quando meno te lo aspetti, in uscita con Lucky Red il 6 giugno in 70 copie, commedia agrodolce ispirata – più o meno direttamente – al mondo delle fiabe, ma ambientata in contesto moderno e realistico

Agnès Jaoui: C’era una volta la vita

C'erano una volta principesse in pericolo e in eterna attesa del Principe Azzurro, matrigne terrorizzate dall'idea di invecchiare, lupi cattivi, re e regine, orchi mangiabambini, mele stregate e oscure superstizioni. C'erano una volta e ci sono ancora, almeno secondo Agnès Jaoui, di ritorno al cinema con il suo compagno di vita e d'arte Jean - Pierre Bacri - con cui co-sceneggia - in Quando meno te lo aspetti, in uscita con Lucky Red il 6 giugno in 70 copie, commedia agrodolce ispirata - più o meno direttamente - al mondo delle fiabe, ma ambientata in contesto moderno e realistico

Calin Peter Netzer: “Cornelia, madre padrona”

Orso d'oro e Premio Fipresci all'ultima Berlinale, Il caso Kerenes - che uscirà il 13 giugno con Teodora - è la storia del rapporto morboso tra una madre possessiva e arrogante e un figlio trentenne che non vuole crescere. Ma anche il ritratto di una Romania corrotta. Ne è autore il 38enne Calin Peter Netzer, mentre la protagonista Luminita Gheorghiu è una delle più grandi attrici romene

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Orso d'oro e Premio Fipresci all'ultima Berlinale, Il caso Kerenes - che uscirà il 13 giugno con Teodora - è la storia del rapporto morboso tra una madre possessiva e arrogante e un figlio trentenne che non vuole crescere. Ma anche il ritratto di una Romania corrotta. Ne è autore il 38enne Calin Peter Netzer, mentre la protagonista Luminita Gheorghiu è una delle più grandi attrici romene