“Sono molto felice della mia partecipazione nel cortometraggio che segna il debutto di una sorella da trent’anni, Giovanna Mezzogiorno, come pure della sua insperata eco mediatica grazie anche al talento comunicativo di Silvia Grilli, direttrice di Grazia, e dello staff di Bulgari. Nel film interpreto l’ufficio stampa e sono terribile. Spesso mi capita di fare un personaggio maschilista, il classico maschio patriarcale. Come attore scelgo questi ruoli intenzionalmente proprio per porre il problema di genere all’attenzione critica collettiva. Credo che nella questione di genere manchi un dibattito serio su una nuova identità maschile. Si parla tantissimo e giustamente di emancipazione femminile, ma non si parla affatto di una emancipazione maschile. E se continuiamo così, il maschio rischia l’estinzione, visto che le ragazze sono ormai in grado di fare tutto da sole, anche di procreare senza l’apporto genetico del gamete X. E parlo di partenogenesi assistita, non di inseminazione artificiale. In attesa dell’estinzione, il maschio rimarrà diviso in due categorie: quello incattivito e nostalgico, che si vuole vendicare di una identità ormai obsoleta, e quello buonista che si vergona di essere maschio perché non ha un modello di virilità alternativa. La narrazione collettiva è oggi solo punitiva e penitenziale, ci ripete in continuazione: ‘Maschio, fai un passo indietro!!’. Ma qui non c’è da fare nessun passo indietro, casomai c’è da fare un passo avanti nell’evoluzione e recuperare ciò che il patriarcato ci ha tolto, una emotività relazionale maschile. Solo così ci salveremo dall’estinzione” racconta Bonini , che vive un momento molto positivo dal punto di vista artistico quanto autoriale fra tv, cinema , teatro dietro le quinte (e non solo).
“Il mio obiettivo politico, per esempio, per il mio Ferruccio Bonomo della serie Cuori, è stato proprio quello di averlo preso nel momento più basso della sua identità di genere, e mi auguro di portarlo verso un’emancipazione emotiva che, se avrete pazienza di attendere le nuove puntate, vedrete. Questo credo sia il ruolo di un artista interprete, ho cercato di spiegarlo ampiamente nel mio ultimo libro L’arte dell’esperienza (Nave di Teseo 2021). L’arte è e deve essere un servizio pubblico. L’artista è un funzionario di servizio pubblico proprio per questa sua capacità di offrire un nuovo senso al mondo, alla società, una specie di sacerdote laico che getta luce sulle cose e, illuminandole, le rende visibili, familiari e comprensibili per tutti e tutte. Uso la meravigliosa sintesi di Vasco Rossi: ‘L’arte è ciò che vuole trovare un senso a questa storia, anche se questa storia un senso non ce l’ha’. In questo senso l’artista è più amato di un professore, perché il professore ti chiede di studiare, di leggere di erudirti, intellettualmente. Un artista invece no, non ti chiede niente, si limita a mostrarti la forma del senso, esteticamente, in modo che tutti e tutte la possano capire, anche senza aver studiato o letto un solo libro. In questo senso l’erudizione è aristocratica e discriminante, l’arte, tutta, compresa la scrittura, invece è… e deve essere per costituzione democratica, popolare e inclusiva. Così è nato Diciotto anni dopo insieme a Edoardo Leo. Così è nato nel 2005 Billo il grand dakhaar, un film che racconta l’avventura eroica I un migrante sarto modellista senegalese che arriva in Italia per fare lo stilista, più di dieci anni prima di Io Capitano. Così sono nati il mio primo romanzo Se ami qualcuno dillo, Il povero Ulisse, La vittoria è la balia dei vinti, che porta a teatro Cristiana Capotondi, ed è così’ per il mio ultimo testo teatrale che debutta tra due settimane: La genesi di tutti I nostri problemi“ prosegue Bonini, che studia e opera per nuovi interessanti progetti.
Intanto sarà di nuovo in tournée con Perfetti sconosciuti, versione teatrale dell’omonimo film di successo. E presto, come autore, saprà ancora sorprenderci. Working in progress.
Il corto di 14 minuti, presentato a Roma all'ANICA, mette in scena l’incontro tra due uomini anziani convinti di essere il giustiziere di Gotham e il suo nemico
Protagonisti del cortometraggio targato Officine IED sono Carla Signoris e Matteo Oscar Giuggioli
Serata all’insegna del cinema e della musica, con la presentazione del cortometraggio Sei sempre stata tu e del videoclip Che meraviglia, firmati dalla regista Sasha Alessandra Carlesi
Il film diretto da Riccardo Copreni e Andrea Sbarbaro sarà disponibile dal 15 aprile in streaming. Nel cast anche Giulia Bellu