Interviste - Pagina 3

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Danis Tanovic: i Rom, la discriminazione, la rabbia nel mio film boy scout

Girato in pochi giorni con un budget e una troupe ridottissimi, An Episode in the Life of an Iron Picker è in concorso alla Berlinale con la storia di una famiglia Rom in cui la madre rischia la vita con un feto morto in grembo, ma l'ospedale non la accetta perché non ha assicurazione. "In Bosnia-Erzegovina tutti sono discriminati per un motivo o per l'altro, è un sistema che sta crollando perché si vive alla giornata, non si pensa al domani"

Carlo Petrini ‘Lidèr maximo’ della Slow Revolution gastronomica

"Bisogna cambiare il sistema alimentare: è iniquo, provoca ingiustizie e danni ambientali, è basato sullo spreco". Lo dice il fondatore di Slow Food, alla Berlinale nella sezione dedicata al "Cinema culinario" con il documentario Slow Food Story di Stefano Sardo, prodotto da Indigo e TicoFilm Company in sala dal 30 maggio. Per Carlo Petrini: "Michelle Obama ha fatto un orto alla Casa Bianca. Esiste un politico europeo che abbia fatto una cosa del genere?"

Luca Marinelli: ora vorrei lavorare con Salvatores

Appassionato del film Denti, l'attore non ancora trentenne è la Shooting Star della Berlinale 2013. "Vivo a Berlino per amore, ma voglio lavorare e lottare in Italia, bisogna fare delle scelte e stringere i denti", dice. E annuncia i prossimi progetti, ovvero le opere prime di Corrado Sassi e Alessandro Lunardelli, in cui recita al fianco di Filippo Scicchitano

Mark Wahlberg: pronto per “Ted 2”

Dopo il successo ottenuto con la sboccacciata commedia Ted, in cui, quarantenne, si trovava faccia a faccia con il suo orsacchiotto preferito da bambino - magicamente animatosi e pieno di vizi come fumo, alcool e donne - Mark Wahlberg torna a interpretare uno dei ruoli che più gli sono congeniali: quello dell'eroe tradito, ma anche ambiguo, che immergendosi nel vizio combatte una lotta alla ricerca della verità e della riconquista della dignità. Il film è il thriller Broken City, di cui è anche produttore, in uscita il 7 febbraio con Fox. Ma l'attore anticipa anche progetti futuri, tra cui ci sono l'immancabile Ted 2 e Transformers 4, dove prenderà il posto di Shia La Beouf

Arnold Schwarzenegger: il ritorno dell’eroe

L'idolo action degli anni '80 torna al cinema dopo dieci anni di carriera politica con The Last Stand - L'ultima sfida di Kim Jee-Woon, distribuito da Filmauro in 300 copie dal 31 gennaio. Prima avventura 'in solitaria' dopo la partecipazione al collettivo I Mercenari e al suo sequel, il film dovrebbe rilanciare Schwarzy nel mondo del cinema, ma è inevitabile parlare anche del suo periodo come Governatore in California . "E' stato il periodo più istruttivo della mia vita. Ma sono contento di essere tornato nei panni dell'eroe d'azione"

Paolo Virzì, direttore europop

Gran parte dell'impianto generale del Torino Film Festival resterà simile, con al centro il Concorso internazionale dedicato alle opere prime e seconde. "Per le sezioni Onde e Festa mobile mi piacerebbe cercare non solo nel mondo del web e dei videomaker, ma spingermi fino a certi nuovi prodotti televisivi, soprattutto esteri, anticipa, in esclusiva a CinecittàNews, il neodirettore. E tra i progetti del regista: la retrospettiva New Hollywood, con il miglior cinema americano tra fine anni '60 e inizio '80; la rassegna Europop, con titoli di grande successo nazionale che non hanno avuto alcuna risonanza fuori dalle mura domestiche e un percorso di titoli italiani degli ultimi 15 anni

Nicholas Hoult: cuore di zombie

L'attore è protagonista di Warm Bodies, in cui interpreta un morto vivente che s'innamora di una graziosa umana. Il film di Jonathan Levine, in uscita con Lucky Red il 7 febbraio in circa 400 copie, è indicato come potenziale erede di Twilight. "Ma - spiega l'attore - i toni sono diversi. La pellicola si prende meno sul serio e scherza sul genere, senza arrivare a farne la parodia". E in una sequenza che per noi italiani è già 'cult', omaggia direttamente Zombie 2 di Lucio Fulci

Patrice Leconte: la vitalità della morte nel cartoon VM

Esce il 28 dicembre La bottega dei suicidi, grottesca prima prova di Patrice Leconte nell'ambito dell'animazione. Tratto dal libro di Jean Teulé, il film, come si evince già dal titolo, tratta un tema difficile. Passato fuori concorso a Cannes e distribuito dalla sempre coraggiosa Videa di Sandro Parenzo, il film suscita polemiche. Alla notizia del divieto ai minori, il regista reagisce così: "Ho una nipotina di otto anni e facendo il film ho pensato continuamente a lei, volevo far qualcosa che anche lei potesse vedere e apprezzare. Il messaggio finale è che la vita è bella e vale la pena di viverla"

Federico Zampaglione: “Il mio giallo anni ’70 venato di modernità”

Omicidi efferati, atmosfera vintage, erotismo spinto e le geometrie inquietanti dell'Eur: al Noir in Festival è passato in concorso Tulpa, terzo film (di genere) del cantante dei Tiromancino con la compagna Claudia Gerini come protagonista, nei panni di una donna in carriera che di notte si sfoga nei sex-club. "E' un omaggio al cinema di Bava, Argento e Fulci, con cui sono cresciuto", dice il regista. Prodotto da Italian Dreams Factory, il film arriverà in sala a metà 2013 con Iris Film e ha nel cast anche Michele Placido, Michela Cescon e Ivan Franek

Susanne Bier: “Così ho evitato la maledizione dell’Oscar”

"Ho bisogno di identificarmi nei miei personaggi, alla storia d'amore tra due ragazzi, preferisco quella di un uomo e una donna maturi che, dopo un grande dolore, hanno continuato a vivere lasciando aperta la possibilità che qualcosa di bello possa ancora succedere". Così Susanne Bier parla di Love is all you need, la sua commedia sentimentale con Pierce Brosnan e Trine Dyrholm in sala con Teodora. E sulla statuetta vinta con In un mondo migliore: "Spesso il film successivo all'Oscar è disastroso, perché ci si fa condizionare dalle aspettative. Io non ci sono cascata"

Gabriele Salvatores: l’intervista

"Della questione Torino non so nulla e comunque non potrei, perché l'anno prossimo mi toccano due film in un anno e mezzo", dice il regista. Che si dilunga a parlare del suo nuovo film: il primo girato in inglese all'estero, senza attori italiani e amici nel cast. A Courmayeur ne presenta un assaggio in compagnia dell'autore del romanzo da cui è tratto, Nicolai Lilin, che ha rifiutato 8 proposte prima di accettare la sua, e dei due giovani attori lituani. Il film uscirà a fine febbraio e probabilmente approderà alla Berlinale

Manuela Cacciamani: il supernatural thriller in 3T

"Il film italiano di genere per rinascere deve oggi far confluire in sé queste tre 'T': Trama, Tradizione, Tecnologia". Così la produttrice Manuela Cacciamani che, con la Onemore Pictures insieme a Rai Cinema, ha realizzato Fairytale diretto da Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia. Il film fa parte del progetto editoriale di genere 'Web Movies', presentato da Rai Cinema e Cubovision di Telecom Italia al recente Festival di Roma, e ha come obiettivo quello di coinvolgere produzioni e autori giovani per la realizzazione di film di genere, a basso costo, destinati al web

Ettore Scola: “Ai giovani dico: meno autobiografia”

Non vuole più lavorare perché "come un falegname di 80 anni, non ho più la forza per piallare", anche se un progetto ci sarebbe. Ma ha uno sguardo lucido sul cinema italiano contemporaneo: "Bisogna amare l'Italia per fare un bel film italiano, la crisi è una crisi di coscienza civile e sociale". Tra i giovani gli piacciono Sorrentino, Garrone, Incerti, il giovane Risi. E Martinotti, che ha portato al festival un documentario su Furio Scarpelli, suo grande amico e complice. "E' tra le tre o quattro persone grazie a cui sono diventato quello che sono"

Mario Balsamo: “Volevamo essere James Bond”

Terzo italiano in concorso al Torino Film Festival, Noi non siamo come James Bond, ha un netto sapore wendersiano per l'intreccio di vita vissuta e vita filmata ma con leggerezza e autoironia: la fine dell'illusione di immortalità raccontata da due cinquantenni in smoking che trent'anni prima sognavano 007 e ora cercano di parlare al telefono con Sean Connery. Prodotto da Gianfilippo Pedote, acquistato da Rai Cinema, con la voglia di uscire in sala, il film, realizzato da Mario Balsamo e Guido Gabrielli, avrà anche una serata a favore della ricerca sul cancro con Totti e Verdone come testimonial. Del docudrama Carlo Verdone è entusiasta, tanto da aver detto: "E' un insegnamento su come affrontare il passaggio di una grande avversità"

Maura Delpero: le mie amiche e allieve moldave

Premiata quattro anni fa per Signori Professori, la regista torna a Italiana.Doc con Nadea e Sveta. "L'idea risale a parecchi anni fa quando facevo parte di un'associazione che s'occupava di insegnare l'italiano ai migranti. Sono venuta in contatto con numerose donne dell'Europa dell'Est. Nadea e Sveta - spiega l'autrice - erano mie allieve ed è allora che sono emerse le loro vite. Mi sono sentita vicina a queste donne che mostravano, nonostante la loro non facile esistenza, forza e determinazione. Donne poco altisonanti, anche se le loro storie sono eroiche"

Roland Sejko: fuga di massa dall’Albania degli anni ’90

Anija. La nave, distribuito e prodotto da Istituto Luce Cinecittà ed evento speciale del TFF, ricostruisce attraverso le testimonianze di albanesi i grandi esodi via nave, avvenuti dal 1991 al 1997. Ma anche le ragioni di coloro che fuggivano e la loro condizione attuale. Il regista: "Ho cercato le persone all'interno delle folle, perché di solito le riprese sono piani larghi soltanto sulla massa. Tante le fonti e gli archivi che hanno messo a disposizione materiali talvolta inediti. Come le immagini dell'arrembaggio alla nave Vlora nel porto di Durazzo, stracarica di 20mila persone, che è mostrato per la prima volta e che ho rallentato e ingrandito in ogni minimo dettaglio"

Alessandro Gassman: rumeno de Roma

Giornata conclusiva per il Festival di Roma, dominata nella mattinata dalla presentazione alla stampa dell'ultimo film italiano, in concorso in Prospettive Italia, l'esordio alla regia di Alessandro Gassman Razzabastarda. Nel film, trasposizione di una pièce già portata a teatro dall'interprete e regista, Gassman interpreta il ruolo di un padre rumeno, criminale e spacciatore dal cuore d'oro, che nella provincia della Capitale - l'opera è girata a Latina - combatte una battaglia contro il degrado della realtà in cui vive per preservare il futuro di suo figlio adolescente

Giuseppe Tornatore: “A Leningrado, a Leningrado!”

Protagonista del documentario di Luciano Barcaroli e Gerardo Panichi, Ogni film un'opera prima, il regista siciliano ha inaugurato una nuova fase della sua carriera dopo Baarìa. "Il 1° gennaio sarà in sala The best offer, intanto ci accingiamo alla preparazione di Leningrado, un progetto a cui lavoro dal 2000. Non mi azzardo a dire che si farà, perché è un film complesso e costoso, ma ora l'americano Avi Lerner di Millennium sta cercando la quadratura del cerchio produttivo"

Sylvester Stallone: Rambo in aiuto di Cinecittà

Al Festival di Roma è il giorno di Sly. L'attore accompagna, assieme al regista Walter Hill, il film Bullet to the Head in cui, con divertita ironia, interpreta uno dei suoi classici ruoli da 'duro'. "Ma prima di ogni altra cosa - esordisce - devo fare una dichiarazione importante: pochi luoghi al mondo sono icone del cinema come gli Studios di Cinecittà, e vi assicuro che nel mio mestiere di luoghi se ne vedono parecchi. E' un posto magnifico, un museo meraviglioso e non può sparire. Il governo italiano, assieme a tutti voi che amate il cinema, deve fare assolutamente tutto il possibile per preservarli"

Michele Placido: “Emigro in Francia, ma se potessi racconterei Dell’Utri”

Chiamato dai francesi, che hanno molto amato il suo Romanzo criminale, a dirigere una storia di gangster, l'attore e regista ammette: "Mi piacerebbe raccontare i legami tra mafia e Stato e le vicende giudiziarie che coinvolgono personaggi eletti in Parlamento, gli americani l'avrebbero già fatto". Però il suo prossimo progetto sarà girato di nuovo oltralpe, a Lione, con Bérénice Bejo (The Artist) come protagonista. "E' una versione contemporanea di una commedia di Pirandello, L'innesto, che racconta di una moglie che vorrebbe convincere il marito a tenere il frutto di uno stupro"

Susanna Nicchiarelli: anni di piombo, un passato da elaborare

Tratto dall'omonimo romanzo di Walter Veltroni, La scoperta dell'alba, viene presentato nella sezione Prospettive Italia. Il film, prodotto da Fandango, che lo distribuirà dal 10 gennaio, con Rai Cinema, è interpretato dall'autrice, Margherita Buy, Gabriele Spinelli, Lina Sastri, Renato Carpentieri, Sergio Rubini e Lino Guanciale. La regista: "Il film tocca una ferita ancora aperta, che tuttora trattiamo con difficoltà. Non intende dare delle risposte o suggerire delle teorie su quella stagione. Sottolinea però la necessità dell'elaborazione, innanzitutto a livello personale"

Salto nell’ignoto con Paul Verhoeven

L'eclettico e ironico regista olandese che negli anni '80 e '90 ha dominato la scena a Hollywood, in grado di passare con disinvoltura dalla fantascienza intrisa di ultra-violenza di Robocop, Total Recall e Starship Troopers al thrilling di Basic Instinct, a film in costume come L'amore e il sangue, presenta oggi al Festival di Roma, nella sezione CineMAXXI, il mediometraggio Steekspel, commedia nera su legami e intrighi familiari girata nella sua madrepatria, con attori olandesi, e realizzata con una tecnica produttiva innovativa e originale, che attraverso Internet ha coinvolto direttamente il pubblico. "Heidegger diceva che per essere creativi bisogna saltare nell'ignoto", afferma il regista

Luisa Ranieri: dalla Francia al cinepanettone, senza snobismi

Tra un convegno sulla cultura cinematografica e un omaggio a Claude Miller - alla presenza del figlio Nathan - spunta a Firenze il sorriso di Luisa Ranieri, prestata al cinema francese per la commedia Le Marquis, dove interpreta la pupa svampita di un boss. "Mi ha aiutata il fatto di non recitare nella mia lingua madre - racconta l'attrice al festival France Odeon - potevo accentuare la tendenza a non capire perfettamente tutto, magari fraintendere una vocale, per sembrare più stupida". Ranieri sarà anche nel prossimo cinepanettone, Colpi di fulmine, di Neri Parenti: "senza snobismi - aggiunge - dai francesi ho imparato che non esiste il cinema di serie B"

Sabine Azéma nel paese delle meraviglie, con Resnais e Monicelli

L'attrice francese, moglie e musa di Alain Resnais, è a Firenze per accompagnare al festival France Odeon il suo ultimo film Vous n'avez encore rien vu, che a Cannes ha fronteggiato il vincitore della Palma d'oro, Amour di Haneke, basato su tematiche analoghe - innamoramento, fatalità, amore oltre la morte - ma con una prospettiva decisamente più cupa. "Lavorare con Resnais - dice l'attrice - è come essere Alice nel Paese delle Meraviglie". L'incontro è anche occasione per ricordare Mario Monicelli, con cui Sabine ha lavorato in Rossini! Rossini!