8 ½ – marzo, quando diciamo che un film è “brutto”?

Copertina dedicata al "brutto". Ma il numero di marzo della rivista 8 1/2 parla anche di cinema di genere (Horror) con la nuova sezione Sui generis


Il numero 61 del bimestrale 8 ½ – Numeri, Visioni, Prospettive del Cinema Italiano edita dal MiC e da Cinecittà SpA nell’uscita di marzo 2022 – anche scaricabile gratuitamente su www.8-mezzo.it – è il primo dell’anno appena cominciato, in cui ricorre il decennale della rivista.

Copertina dedicata al “brutto”: cosa vuol dire rivolgere questo aggettivo a un film? L’editoriale del direttore Gianni Canova apre però concentrandosi sul tema dei generi cinematografici, che tanto hanno caratterizzato la Storia del nostro cinema e che di recente si stanno riaffacciando in maniera più decisa: 8 ½ raccoglie questa tendenza dando vita a una sezione, Sui generis, che nasce con questo primo numero dell’anno, insieme ad altre due rubriche, La prima volta e Ho imparato tanto da voi.

La sezione Scenari introduce al tema con un pezzo del direttore editoriale, che s’interroga su cosa induca a affermare che un film sia “brutto”, se ci siano dei criteri oggettivi o si tratti sempre di un giudizio personale. Stefano Bartezzaghi affronta l’argomento come categoria di pensiero, precisando che sussiste anche un aspetto morale, oltre a quello critico e estetico. Mentre Ignazio Senatore lo approccia approfondendo “la psicologia del brutto”. Pedro Armocida ripropone e analizza le più celebri cantonate prese dai critici italiani, da Rondi a Fofi, “il massimo stroncatore d’Italia”. Cristina Scognamillo ha raccolto il parere di 12 critici che confessano cosa significhi dal loro punto di vista “brutto” rispetto a un film di cui scrivono. Paola Casella, invece, propone le reazioni dei registi, se posti di fronte a una stroncatura: rispondono Antonietta De Lillo, Roberta Torre, Matteo Rovere. E i produttori? Mauro Donzelli ha sentito, in particolare, Francesca Cima e Angelo Barbagallo. Mentre, per la categoria degli attori, Giulia Bianconi ha interpellato Anna Ferzetti, Filippo Timi, Antonia Fotaras, Giulio Pranno.

Ed ecco il debutto di Sui generis, come annunciato una delle tre nuove sezioni dedicata al genere: si comincia con l’Horror e apre Gianni Canova, dedicando il prologo della rubrica alla Nouvelle Vague dell’Horror italiano. Stefano Locati, poi, approfondisce le ultime opere di genere delle grandi firme: Argento, Avati, Guadagnino; mentre la generazione di mezzo degli autori la indaga Andrea Guglielmino, da Zampaglione ai Manetti Bros. Prosegue Rocco Moccagatta, facendo una radiografia del New Horror italiano, dalla fascinazione di origine statunitense alle piattaforme. Michela Greco riporta, invece, le voci della generazione recentissima dei registi, rappresentata da Roberto De Feo, Emanuela Rossi, Daniele Misischia, Lorenzo Bianchini. La sezione chiude il Sondaggio di Alice Bonetti.

Per Reprint, Andrea Mariani propone Funzione del cinema sperimentale di Hans Richter, da “Cinema” del ‘52; mentre per Racconti di Cinema l’ispirazione arriva da I pugni in tasca di Bellocchio, con L’uomo che sparava ai sorci scritto da Gianni Canova.

La rubrica Anniversari si conferma e raddoppia, in ciascuna uscita saranno analizzati due titoli: Francesco Crispino celebra cinquant’anni di L’etrusco uccide ancora, diretto da suo padre; mentre Anton Giulio Mancino affronta Il caso Mattei.

La sezione Cinema e… apre con l’Arte confermando la collaborazione con Sky Arte: per Power of Rome con Edoardo Leo, Nicole Bianchi ha raccolto il punto di vista del regista, Gianni Troilo. Per Cinema e Musica, Paola Casella parla delle firme femminili italiane delle colonne sonore; per la rubrica Animazione, Bianchi ha raccolto il parere di Chiara Magri, coordinatrice e direttrice artistica del corso d’Animazione del CSC Torino. Per Cinema e Fumetto si confermano le tavole di Remo Starr – il cinenauta, con testi di Fumasoli e disegni di Farina, a cura di Bugscomics. 

La ricetta di CineGourmet è suggerita da Agostino Ferrente: Andrea Gropplero di Troppenburg ha raccolto l’intervista a base di “stracciatella, cocomero e autonarrazione”.

Con Scanner, la Direzione Generale Cinema del MiC in questo numero propone il Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola per il biennio 2019-2020, a cura di Rossella Gaudio, Iole Maria Giannattasio, Monica Sardelli e Bruno Zambardino.

La Bosnia ed Erzegovina è il Paese del Focus curato da Gian Luca Pisacane, con il contributo critico di Tina Kalinić. La rubrica Cinema Espanso apre con Wonder Woman e la mostra a lei dedicata a Milano, raccontata da Hilary Tiscione. E poi Torino diventa Clerville nell’articolo di Sara Colombini, per l’esposizione che il Museo del Cinema dedicata a Diabolik. Ancora supereroi nell’allestimento di Adrian Tranquilli, approfondito da Carmen Diotaiuti. E poi un altro mito, quello di Moby Dick, nella pièce diretta da De Capitani, raccontata nelle nostre pagine da Canova.

L’anno nuovo porta con sé la nuova rubrica “La prima volta”, dedicata all’esordio di autori italiani importanti: Marco Tullio Giordana ci racconta la genesi di Maledetti vi amerò, nell’intervista di Cristiana Paternò. Altro nuovo nato dell’anno 2022 è “Ho imparato tanto da voi”, approfondimento su un regista internazionale e i suoi legami con il cinema italiano: Beatrice Fiorentino ha raccontato Martin Scorsese. Geografie, con Oscar Iarussi, celebra il centenario dalla nascita di Pasolini, seguendo una mappa dei suoi luoghi “romani”.

Internet e Nuovi Consumi, a cura di Diotaiuti, si concentra sulla distribuzione online di film e serie tv secondo un modello che favorisce qualità e diversificazione. Ilaria Ravarino per Punti di vista indaga sul boom dei blockbuster in sala: cambierà faccia al sistema distributivo? Si conferma la rubrica Constellaction! a cura di Simon&theStars: quest’anno scopriamo, segno per segno, alcuni personaggi di grandi film italiani. Per l’Ariete, Bruno Cortona da Il sorpasso; per il Toro, Malèna.

Gianni Canova da quest’anno accompagna l’uscita di ciascun numero del bimestrale con un videoeditoriale di presentazione: guarda il video qui.

redazione
04 Marzo 2022

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