8 ½ – dicembre, nel nome della parodia

La sezione Scenari della rivista edita da Cinecittà approfondisce il tema della parodia a partire dal film di Mario Martone Qui rido io


Il numero 60 della rivista bimestrale 8 ½ – Numeri, Visioni, Prospettive del Cinema Italiano nell’uscita di dicembre 2021 – anche scaricabile gratuitamente su www-8-mezzo.it – dedica la copertina all’uso della parodia nel cinema italiano. L’editoriale del direttore Gianni Canova s’interroga sull’avvenire del cinema, con riferimento alla virtualizzazione della vita e dell’esperienza, secondo la nuova creatura firmata Mark Zuckerberg, ovvero il Metaverso.

La sezione Scenari approfondisce il tema della parodia, anzitutto affrontato dal direttore, che si attesta in bilico tra dichiarazione d’amore e sberleffo crudele, specificando come “la parodia è – assieme alla commedia – l’unico genere che il cinema italiano abbia frequentato senza soluzione di continuità dagli anni del Muto fino ai giorni nostri”.

L’indagine procede poi con Cristiana Paternò, che mette il fuoco su Scarpetta, De Filippo e la parodia in Qui rido io, film di Mario Martone, che firma un pezzo, dal titolo Così Eduardo lo vendicò; Maurizio Di Rienzo cura confronto Croce-Di Giacomo, ovvero parodia e contraffazione nello storico processo inventato con l’accusa di plagio per Il figlio di Iorio. Ma, quando un film può essere definito parodico? È l’interrogativo a cui cerca di rispondere Nicole Bianchi. Segue una panoramica di Roy Menarini, quindi gli approfondimenti su Totò (Alberto Anile) e Franco e Ciccio (Emanuele Rauco). La commistione con il genere Horror ce la racconta Rocco Moccagatta, quella con l’hard core è dettagliata da Fabrizio Zanoni. Nella critica c’è chi sostiene la parodia, come Enrico Magrelli, e chi la definisce una fiaba infelice, come Mariuccia Ciotta. La parodia non risparmia la Rete, sfrutta anzi la viralità insita nella componente ironica della narrazione, come scrive Carmen Diotaiuti.

La rubrica Innovazioni parla di film carcerario: Canova dà il là partendo dall’ultima opera a tema, Ariaferma di Leonardo Di Costanzo. È poi Stefano Locati a tracciare una breve storia del film carcerario in Italia, con l’ulteriore approfondimento di Paola Casella che si concentra su documentario, teatro e metafora. Si pone poi un confronto, quello con il cinema statunitense, storicamente ferrato sul tema, come scrive Andrea Guglielmino. La sezione chiude con il sondaggio tematico a cura di Alice Bonetti.

Andrea Mariani in Reprint propone Del film astratto di Luigi Veronesi, da “Ferrania”; mentre per Racconti di Cinema l’ispirazione arriva dalla Livorno di Ovosodo, con Valerio Orsolini autore di Ritorno a casa.

La saga di Trinità per Anniversari, curato da Andrea Guglielmino: due interviste speciali, quella a Terence Hill raccolta da Paolo Corridore e quella agli autori delle musiche, gli Oliver Onions.

La rubrica Cinema e Istituzioni troviamo l’intervista a Cristina Priarone, direttore generale della Roma Lazio Film Commission dal 2007, che a gennaio 2020 è stata eletta presidente dell’Italian Film Commissions.

Cinema e Musica porta la firma di Stefano Mainetti, tra gli artisti che hanno promosso il progetto Grido per un nuovo Rinascimento. Per parlare di Animazione, Nicole Bianchi ha raccolto la testimonianza di Christian De Vita, tra gli altri autore della fortunata serie dei Super Pigiamini, ma anche collaboratore di Tim Burton e Wes Anderson. Per Cinema e Fumetto si confermano le tavole di Remo Starr – il cinenauta, con testi di Fumasoli e disegni di Farina, a cura di Bugscomics, con echi di Trinità. La ricetta di CineGourmet è la pizza di spaghetti di Alessandro Piva, incontrato da Andrea Gropplero di Troppenburg. 

Con Scanner, la DG Cinema del MiC in questo numero propone Equilibri ed equilibrismi. Bilanci di genere nella produzione cinematografica e audiovisiva italiana. 2017-2020, a cura di Mariagrazia Fanchi con la collaborazione di Angela Tibaldi e Matteo Tarantino.

Il Kenya è il Paese del Focus curato da Francesca Bonomi, con il contributo critico di Freddie Del Curatolo. La rubrica Cinema Espanso apre con un doppio articolo dedicato al Fellini Museum, dapprima raccontato da Gianni Canova e poi da Giacomo Manzoli. Il social Clubhouse e il suo rapporto con il cinema sono nel pezzo di Lucrezia Leombruni. Della mostra Stanley Kubrick fotografo ci parla Daniele Varelli. All star è, poi, il cortometraggio realizzato da Vincenzo Alfieri e Federico Mauro in collaborazione con Anica, Anec e Cinecittà, per sostenere il ritorno in sala, come riporta l’articolo/intervista di Carlo D’Acquisto. Le coste cinematografiche nazionali sono celebrate dal volume di Christian Uva, L’ultima spiaggia. Rive e derive del cinema italiano, nell’approfondimento di Sara Colombini. Si torna bambini con la mostra Disney al Mudec di Milano, nelle pagine di Hilary Tiscione.

Geografie traccia una mappa del momento aureo della città di Napoli, protagonista di molto cinema italiano recente, come testimonia Oscar Iarussi. Internet e Nuovi Consumi pone attenzione al fenomeno delle Connected Tv di ultima generazione. Ilaria Ravarino per Punti di vista indaga la questione della durata dei film, tra insofferenza e apprezzamento per l’estensione narrativa.

Infine un oroscopo stellare con Simon&TheStars: alla scoperte degli Acquario Valerio Mastandrea e Francesca Neri e dei Pesci Ornella Muti e Stefano Accorsi.

20 Dicembre 2021

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