We Are Stories: insieme per la legalità, con dedica a Morricone

Si ricorda il grande maestro durante il convegno organizzato dalla FAPAV per promuovere la campagna per la legalità che racconta le speranze dei giovani del settore


Si è tenuto alla Casa del Cinema di Roma il convegno We Are Stories  – Insieme per la legalità, per promuovere la campagna omonima organizzata dalla FAPAV a tutela e sostegno dell’intera industria audiovisiva che racconta le storie e le aspirazioni di tutti i protagonisti del settore.

La mattinata è stata, tra l’altro, dedicata a Ennio Morricone – con la partecipazione di Giovanni e Marco Morricone – e realizzata in collaborazione con ANEC, ANICA, APA, MPA, Univideo, il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’AGCOM, dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e ha ottenuto il riconoscimento della Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore e della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura. Vede il supporto di Cinecittà, Accademia del Cinema Italiano David di Donatello, Alice nella Città e Luiss Business School e come Media & Technical Partners QMI e Revok Film.

Ha moderato Marco Spagnoli, giornalista e regista.

Federico Bagnoli Rossi, segretario generala FAPAV, introduce la campagna che si articola anche attraverso sette spot, diretti da Nicola Conversa e musicati da Andrea Stocchino: “E’ un momento di ripartenza – dice – e questa ripartenza per poter avere un’accelerazione importante deve mettere al centro la legalità. Non si tratta solo di una campagna anti pirateria ma di una campagna che promuove l’industria proprio attraverso i sogni e le aspirazioni dei professionisti che durante la pandemia hanno sofferto. Vogliamo rappresentare quello che l’industria significa per il nostro paese. Sono storie di ragazzi che sono usciti dalla pandemia attraverso l’immaginazione. Oggi, con le associazioni, siamo tutti uniti e presenti per poterlo raccontare. L’accelerazione del progetto è dovuta proprio alle associazioni che ci hanno chiesto di partecipare all’iniziativa, progetto che già forte in fase di gestazione ha avuto uno sprint incredibile. Così come i dati incredibili del box office di ieri tra Spider-Man e House of Gucci, la gente vuole tornare in sala ed è importante che oggi l’industria sia unita per il messaggio sulla legalità. La pirateria resta un fenomeno importante, oggi abbiamo il fenomeno dello sfruttamento illecito di tv ad accesso condizionato, dietro cui non ci sono ragazzi annoiati ma mentalità criminali che lo fanno per generare business”.

Gli spot riguardano le maestranze ma anche la filiera e i diritti in tema di sport.

“Papà ha cominciato suonando per i soldati tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale ricevendo pagamenti in sigarette e pane, sigarette che poi scambiava per cibo perché non fumava. Poi sono arrivate l’Opera, le composizioni e i figli da sfamare – dice Giovanni Morricone – voleva fare musica contemporanea, non il cinema. All’inizio si vergognava di arrangiare brani di musica leggera, ma poi venne fuori il suo nome, e sentì sempre il sacrificio di essere escluso dal mondo intellettuale della musica contemporanea. Ma lo faceva per provvedere alla famiglia, offrendoci sempre opportunità. Molti non sanno che lo sforzo di disciplina e lavoro di papà è sempre stato estremo. Non dormiva la notte prima di registrare, ricordo papà lavorare sulla colonna sonora del mio film il 25 dicembre. Era totalmente dedito al lavoro, ci ha sempre molto impressionati”.

Viene letto inoltre uno stralcio di una lettera di Ennio Morricone stesso, in tema con la mattinata: “Chi ottiene ricavi da contenuti che vengono caricati in rete dagli utenti deve pagare. Invito i parlamentari europei a lavorare in favore dell’equità e di chi crea”.

Aggiunge Marco: “Penso che papà fosse una persona creativa e anche estremamente matematica. La musica ha una forte presenza di matematica. Non si sentiva un creativo ma un matematico e un artigiano. Le partiture erano tutte scritte a penna, non conosceva la matita né il computer. Non immaginava neanche che il computer potesse scrivere musica. Traduceva sul pentagramma quello che aveva in testa. Siamo fortunati ma come figli non è stato facile. Dobbiamo proteggere i giovani, anche mia figlia studia al centro sperimentale, tutti hanno il dovere e il diritto di essere protetti. Se smontiamo il vizio italiano di rubare le idee tutto il diritto d’autore viene reinvestito in creatività”.

Francesco Rutelli, presidente ANICA, dichiara: “discutiamo di cosa succede in Italia nel dopo pandemia, per quando arriverà davvero. Solo industria unita e rivolta alla crescita di una buona educazione possono segnare una svolta insieme all’impegno per la legalità. Si immagina che nel dopo pandemia possa intervenire un’incidenza della criminalità e dell’illegalità. Il messaggio che dà FAPAV attraverso l’industria per la legalità dopo la pandemia è estremamente centrato. I messaggi strategici sono la buona occupazione e investimenti per un sistema trasparente e legale nel dopo pandemia”.

Il direttore generale ANEC Simone Gialdini dice “questo è un progetto che quando ci è stato presentato abbiamo immediatamente accolto come importante. I dati di ieri sono entusiasmanti, grazie a Spider-Man, e oggi escono altri tre film, va difeso un messaggio rivolto soprattutto ai giovani con contenuti rivolti ai giovani, li veicoleremo in tutte le nostre sale, che sono riaperte da mesi quindi oggi voglio parlare non di ripartenza ma di consolidamento del ritorno in sala, affacciandoci a un periodo come quello natalizio, che ci dà fiducia per il ritorno. Bello vedere tanti giovani in file ordinate per entrare al cinema a vedere un film su grande schermo”.

Pierluigi Bernasconi, presidente di Univideo, commenta “forse queste occasioni molto complesse e nefaste come il Covid offrono lo spunto per delle riflessioni, per resettare il proprio orientamento, anche assecondando le proprie passioni ma sempre nell’ambito della legalità, che in senso lato ha anche un aspetto importante, che è la salvaguardia e la tutela dei lavoratori. L’illegalità mette sempre il lavoratore in condizioni di rischio e incertezza”.  

Il regista degli spot Conversa sottolinea “quando ho letto le sceneggiature era un momento in cui non sembrava ci fossero speranze, speravamo solo che fosse tutto un sogno, ma ho voluto inserire invece proprio un messaggio di speranza, il cinema salva le vite”. Stocchino invece “la pandemia ha fatto saltare progetti e programmi, come quando si dice ‘se ne riparla dopo Natale’ ma non sai quando effettivamente se ne riparlerà. Sono contento che alla fine di questo progetto si sia riparlato, speriamo che vada tutto per il meglio. E poi c’è la dedica a Morricone, un faro, ho avuto la fortuna di studiare con un Maestro che ha studiato con Morricone, rubando i suoi aneddoti e conservandoli… in maniera legale”.

Lucia Borgonzoni, sottosegretaria del Ministero della Cultura, commenta: “la sensibilizzazione è fondamentale in tutto il percorso quando si parla di legalità, e partire dai giovani è vincente. I giovani sono rimasti chiusi in questo periodo ma magari questo gli ha permesso di sviluppare maggiormente i propri sogni, desideri e aspettative. Andiamo verso la realtà aumentata, il metaverso, un mondo in sviluppo dove la legalità diventa una grande priorità. Abbiamo lavorato tanto sulle direttive europee e in tutto quello che è l’ambito della sensibilizzazione. E’ più difficile spiegare che il furto di idee è altrettanto grave del furto di un bene materiale. Su questo abbiamo lavorato tantissimo, e come Ministero abbiamo messo in campo i fondi triennali per l’audiovisivo nelle scuole, cioè il racconto dell’audiovisivo ai ragazzi. Siamo arrivati a 50 milioni con il 2022. Ritengo che l’audiovisivo debba arrivare agli istituti in modo strutturale”.

Anna Ascani, sottosegretaria del Ministero dello Sviluppo dice “sono convinta che come istituzione dobbiamo proteggere le storie del paese, quello che stiamo facendo è da un lato promuovere l’impresa culturale e creativa, anche dal punto di vista economico, dall’altro impegnarci nella protezione e nel contrasto all’illegalità, con la ricezione delle direttive europee in ambito di copyright”.

Lucia Abbinante, direttore generale ANG – Agenzia Nazionale per i Giovani, sottolinea che “bisogna mettere in contatto le storie di chi sogna con i giovani che ancora oggi cercano un’ispirazione, magari travolti dalla pandemia”.

Costretto a casa dal contatto con un positivo, manda un saluto di complimenti online Giancarlo Leone, presidente APA. Saluto online anche da Stan McCoy, presidente MPA EMEA. Per lo sport interviene Egidio Viggiani di SportItalia.

Giuseppe Moles, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con Delega per l’Informazione e l’Editoria spiega con un messaggio “con una direttiva è stato stabilito il principio che chi realizza un prodotto ha il sacrosanto diritto di ricevere il giusto dalle piattaforme che lo utilizzano. Credo che questa direttiva sia un ottimo risultato, un unicum nel panorama europeo e modello tutto italiano”.

Fabia Bettini di Alice nella Città, in collegamento, ritiene “importante sognare e partecipare a una campagna che rende protagonisti i giovani. Faremo di tutto per promuoverla attraverso i nostri canali”.

Chiude i lavori l’amministratore delegato di Cinecittà Nicola Maccanico: “Il grande tema dell’antipirateria e della lotta dell’illegalità connessa alla fruizione impropria di contenuti audiovisivi e sportivi – dice –  è la difficoltà di muoversi in un ambito normativo difficile. Non si argina il fenomeno senza i tecnicismi connessi alle norme. Ma bisogna anche lavorare sulla sensibilizzazione. E’ più difficile ottenere una norma quando la maggioranza è contraria o indifferente alla stessa. All’inizio dell’epoca del broadband, ad esempio, accedere gratuitamente a tutti i contenuti del mondo poteva essere uno stimolo a stipulare un abbonamento Internet, e questo creava conflitto.

Ma il mondo è cambiato e oggi fortunatamente la partita dei pirati è più difficile. La FAPAV italiana è riuscita in maniera ottimale a combinare gli aspetti, dando un’immagine ai danni che si generano ricorrendo alla pirateria. All’inizio si usavano i grandi volti del cinema, oggi ci si rivolge al mondo del lavoro.

Il messaggio da passare è che la pirateria e l’illegalità danneggiano i lavoratori. Con un salto ancora più decisivo in questa campagna, composta da sette spot, che riguarda i giovani. Il mercato dell’audiovisivo sta crescendo: chi ha un lavoro lo può conservare, ma ora il tema è quanta inclusività ci sarà nei confronti dei giovani. E l’illegalità è un ostacolo alla creazione di nuovi posti di lavoro. Questi spot guardano anche al futuro, altro elemento qualificante nella lotta alla pirateria. Fermare la pirateria vuol dire dare una maggiore opportunità a chi ama l’audiovisivo”.

16 Dicembre 2021

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