Sondaggio Movie Confidence: la sala resta un grande amore

I risultati del sondaggio lanciato da Hearst Italia sul rapporto tra gli italiani e il cinema, durante e dopo il lockdown. Uno spaccato delle abitudini degli spettatori con 5.560 intervistati


Un anno di pandemia non ha fatto diminuire l’amore degli appassionati di cinema e la loro voglia di goderselo il prima possibile in una sala cinematografica. E’ un messaggio di speranza che arriva dal sondaggio lanciato da Hearst Italia come primo step di Movie Confidence – Del cinema ti puoi fidare, il progetto 2021 che conferma la volontà del gruppo editoriale di supportare e promuovere il cinema e l’audiovisivo nei confronti dello spettatore.

Il sondaggio, aperto a tutti, aveva l’obiettivo di raccogliere un significativo numero di risposte attraverso le fanpage e i siti di Hearst Italia, sulle più note piattaforme social italiane (attraverso la sponsorizzazione di FFIND), nonché opinioni dai siti e socialmedia di AGIS, ANEC, FICE.

Gli utenti hanno risposto con entusiasmo, ben 5.560 interviste totali, 80% donne e 20% uomini, analizzate dall’IstitutoLEXIS RICERCHE. La parte più sorprendente del sondaggio è quella che indaga il rapporto con le sale cinematografiche. Il 74% si dichiara disposto a ritornare in sala non appena sarà possibile, solo il 9% dichiara di non averne bisogno. E se domani i cinema riaprissero in sicurezza, l’81% tornerebbe a frequentarli come prima. La paura? C’è e pesa, lo dice il 19% degli intervistati che ancora non se la sente di rimettere piede in un cinema per timore del contagio. A spaventare però non è il luogo, ritenuto sicuro se vengono rispettate tutte le norme, il 65% degli incerti teme comportamenti scorretti degli altri, del vicino.

“Non vi sentite sfiniti e un po’ sperduti, tenuti troppo a lungo a distanza dall’arte che ha cambiato il Novecento e costruito la modernità, influenzato tutto ciò che conosciamo, i nostri stili di vita, l’architettura, l’arredamento, ogni espressione artistica e le serie, naturalmente la moda? – scrive  Piera Detassis, editor at large cinema e entertainment di Hearst nel pezzo di Elle in edicola – a un anno dall’inizio del grande buio, mentre la possibile riapertura oscilla incerta tra terza ondata e protocolli sanitari assai complessi, Movie Confidence è il modo che abbiamo scelto per tenere alta la fiducia, con iniziative editoriali, campagne ed eventi social, incontri con i protagonisti e il sostegno di parte dell’industria e delle più importanti associazioni del cinema e dello spettacolo”.

Ciò che più manca al 60% di coloro che tornerebbero subito in sala è proprio l’imponenza dello schermo, l’esperienza immersiva che consente, la voglia di fuga e magia (42%), e il senso dell’evento (41%), perché, soprattutto i più giovani, amano condividere l’esperienza con altri (30%). Anche per questo, un significativo 52% degli intervistati vorrebbe tornare ad una programmazione che vede prima i film in sala e poi, solo dopo, sulle piattaforme streaming. Il 31% degli intervistati chiede solo film esclusivi per la sala, mentre il 17 % li vorrebbe allo stesso tempo al cinema e su piattaforma. Una parte del sondaggio è dedicata alla fruizione in tempi di lockdown: è abbonato a piattaforme streaming l’81% degli intervistati (una percentuale che raggiunge il 100% con gli utenti di TikTok). Le più popolari sono Netflix e Amazon Prime, mentre il 21%  utilizza la TV tradizionale. La scelta dello streaming è dettata soprattutto dalla comodità di poter vedere i film quando si ha tempo (56%), ma solo il 35% lo fa perché consente una visione senza muoversi di casa. Piacciono inoltre la varietà della scelta e la possibilità della lingua originale, opzione scelta dal 28% degli spettatori. Una curiosità: sulla piattaforme streaming, al panel non piace vedere fantasy (20%) e film horror (30%), meglio condividerle con qualcuno le atmosfere di questo genere cinematografico.

Come sarà il cinema di domani, una volta usciti dal lockdown. Tra le richieste c’è una buona sanificazione della sala (60%), ma si desidera anche un cinema che diventi un vero luogo di aggregazione dove gustarsi anche incontri con gli autori e i protagonisti, ristorazione, concerti, mostre e workshop.  A chiederlo è addirittura l’88% degli intervistati, ilcinema deve quindi imparare a fare suoi il calore e l’unicità dello spettacolo dal vivo ridisegnando lo spazio classico attorno ai desideri del nuovo spettatore.

I generi: cinema d’autore e commedie sono sempre in testa (48%, a pari merito), seguono gialli e avventura, ma sono tutti d’accordo anche su altri contenuti. nelle prossime storie sul grande schermo leggerezza e positività dovranno essere prevalenti (60%) e poi non sarebbe male un po’ più di pari opportunità cinematografica con storie di donne, e più registe e autrici dietro la macchina da presa. A volerlo è il 46% del campione.

autore
17 Marzo 2021

Esercenti

Esercenti

Esercenti, Factorit e ANEC perfezionano la cessione del credito

L’operazione ha consentito anche ai piccoli gestori di sale di beneficiare dell’iniziativa volta al potenziamento del settore cinematografico previsto dalla legge 220/2016

Esercenti

Dumont, il primo cinema di Milano. Inizio e fine di un grande amore

Per anni è stato un luogo di culto che, per la prima volta, offriva alla città del nord, un primo scorcio sulla settima arte. Oggi al suo posto sorge la biblioteca di Porta Venezia

Esercenti

“Cinemini: al cinema con i bebè!” alla Sala Troisi di Roma

L'annuncio sul sito: "speciali proiezioni a misura di neonato con luci soffuse, audio ridotto e pianto libero"

Esercenti

Anac: “Inaccettabile la chiusura dell’Odeon di Milano”

In un comunicato ufficiale, l’Associazione Nazionale Autori Cinematografici e il Premio Carlo Lizzani hanno considerato di “estrema gravità” la chiusura della storica sala cinematografica Odeon, avvenuta pochi giorni fa a Milano


Ultimi aggiornamenti