Un’artista a tutto tondo Raffella Carrà, formatasi dapprima presso il Centro Sperimentale di Cinematografia: da allora ha scritto la Storia dello spettacolo italiano, e non solo, fino ad oggi, quando Sergio Iapino, compagno di vita personale e professionale, ne ha annunciato la scomparsa. “Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”, queste le parole del suo triste annuncio, che si unisce al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.
Raffaella Maria Roberta Pelloni nata a Bologna il 18 giugno 1943 è stata presente nei palinsesti televisivi dalla fine degli Anni ’60, diventando un’icona. Cresciuta in Romagna seguendo in Tv la trasmissione Il Musichiere, imparando a memoria titoli, balletti e ritornelli delle canzoni, a soli otto anni lasciò la riviera romagnolaper proseguire gli studi nella Capitale, prima presso l’Accademia Nazionale di Danza, poi, appunto, al CSC.
La sua carriera cinematografica incominciò molto presto, agli inizi degli Anni ’50, partecipando come attrice bambina, a otto anni, al film di Mario Bonnard, Tormento del passato (1952), nel quale interpretò il personaggio infantile di Graziella. Nel 1960 conseguì il diploma al Centro e nello stesso anno prese parte ai film La lunga notte del ’43 di Florestano Vancini e Il peccato degli anni verdi di Leopoldo Trieste.
Contemporaneamente, incominciò anche il teatro, scritturata dalla compagnia Carli-Pilotto. Dopo un passaggio alla radio dove, su mandato di Luciano Rispoli, realizzò e condusse la rubrica Raffaella col microfono a tracolla, a metà del 1962, il regista Stefano De Stefani, la scelse come valletta di Lelio Luttazzi per il programma Il Paroliere questo sconosciuto.
Una carriera costellata da set, studi tv, palcoscenici nazionali e, all’estero, soprattutto spagnoli, ma nel cinema si contano una trentina di film che l’hanno vista protagonista, tra cui FF.SS. – Cioè: “…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?”, regia di Renzo Arbore (1983) e i più recenti Colpi di fortuna, regia di Neri Parenti (2013) e Ballo Ballo (Explota Explota), regia di Nacho Álvarez (2020).
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