Ruggero Deodato, addio all’autore di ‘Cannibal Holocaust’

Uno dei maestri dell’horror all’italiana, s’è spendo a 83 anni. Quentin Tarantino, da produttore, lo chiama nel 2007 nel cast di​ Hostel: Part II, diretto da Eli Roth


Il suo nome è stretto a doppio nodo a un titolo che è un culto della cinematografia italiana e mondiale, Cannibal Holocaust: Ruggero Deodato, 83 anni, s’è spento per sempre, ma il suo cinema vive continuando a fare storia. 

Nasce a Potenza il 7 maggio 1939, dapprima regista di commedie e poliziotteschi, passa poi all’horror, genere cannibal: “Feci per un anno o due diversi filmetti, poi mi chiamarono a fare un provino per Federico Fellini, ma dai sedici ai diciotto anni ero cambiato, avevo gli occhiali, ero imbruttito. Fellini non mi prese. Non pensai più di fare l’attore“, raccontava Diodato a “Nocturno”, era il ’96.

Il film per cui è consacrato, delizie e pene gli è costato, è appunto Cannibal Holocaustun successo mondiale. La sua celebrità fu dovuta, anche e soprattutto, alla violenza estrema presente nel film, causa di grosse questioni con la censura, da cui il soprannome: Monsieur Cannibal. Tra le altre, nel film ci sono sequenze di uccisioni vere di animali, per cui l’autore fu condannato a quattro mesi di carcere con la condizionale.

Nel 1977 Deodato aveva già diretto Ultimo mondo cannibale e l’ultimo film della trilogia, uscito nel 1985, è Inferno in diretta. Il cinema di genere va in crisi e scomparendo, così Deodato dagli Anni ‘90 si dedica alla direzione di fiction tv: I ragazzi del muretto, Noi siamo angeli con Bud Spencer

Quentin Tarantino, da produttore, lo chiama nel 2007 nel cast di Hostel: Part II, diretto da Eli Roth: Deodato interpreta un cannibale italiano, che mangia un uomo.

Le sue ultime opere sono ancora nel nome dell’horror, infatti Deodato torna alla regia di Ballad in Blood (2016), seguito nel 2019 da Deathcember, un lavoro a più mani. 

29 Dicembre 2022

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