Pubblico in flessione. E Monda promette: “Più red carpet nel 2016”

Rispetto all'edizione 2014 l'incasso della Festa scende da 293mila euro agli attuali 216mila (cifra al 24 ottobre), con un meno 21% di biglietti venduti e un meno 33% di ingressi gratuiti


“Festa per me non vuol dire lustrini, ma condividere l’emozione di un gran bel film in sala, è incontrare registi e attori importanti, o artisti come Riccardo Muti e Renzo Piano che ci parlano del loro rapporto con la settima arte. Tutto il resto è benvenuto ma viene dopo”, ribadisce il direttore artistico Antonio Monda nel giorno dei bilanci della sua prima edizione della Festa di Roma. Il modello è quello del Festival di New York ricorda: nessun premio, film di qualità e tanti incontri.

E a chi gli contesta che la definizione scelta, Festa del cinema, implica un red carpet all’altezza che purtroppo non c’è stato, Monda risponde di “non volersi arroccare, perciò raccolgo questo invito a più passerelle e l’anno prossimo sarò più attento agli ospiti”.
Ma ricorda anche i nomi di coloro che hanno sfilato: da Monica Bellucci a Jude Law, da Joel Coen e Frances McDormand a Todd Haynes a Wes Anderson e tanti altri. E rivela anche che erano stati previsti altri divi “uno americano e l’altro australiano e una star messicana, ma i loro film erano insufficienti e io ricerco la qualità”. Monda è sicuro di una cosa, che i premi continueranno a non esserci, tranne quello del pubblico.
La data prevista per il 2016 è 13-22 ottobre. “Purtroppo non esiste una data felice, tutte le altre sono piene. L’unica soluzione è cambiare drasticamente la formula, fare cose che gli altri non fanno”.

Il consuntivo in termini di numeri è affidato a Lucio Argano, direttore generale della Fondazione, e non è del tutto positivo. Oltre il 25 per cento in meno di incasso rispetto all’ultima edizione guidata da Marco Müller (293mila euro contro gli attuali 216mila, cifra al 24 ottobre), meno 21% di biglietti venduti, meno 33% di ingressi gratuiti. Sono dati che vanno però collocati in una edizione, spiega Argano, che rispetto al 2014 è durata un giorno in meno, non ha avuto disponibile la sala Santa Cecilia (2500 posti quotidiani che forse solo nel 2017 torneranno per la programmazione) e sono aumentate le convenzioni con enti e associazioni culturali (10 euro il prezzo medio del biglietto).
In totale 53 i film proiettati di 24 paesi, 14 gli schermi, 313 le proiezioni di cui a pagamento 176. Rimane stabile il numero degli accreditati, oltre 4900, ma con uno spostamento a favore del MIA. Il budget della Festa è pari a 4 milioni dei 10 a disposizione della Fondazione.

Piera Detassis si dichiara soddisfatta del programma di qualità presentato dalla Festa e sottolinea la strada tracciata dalla Fondazione Cinema per Roma, di cui è presidente: “Un’istituzione che deve lavorare tutto l’anno per la città e fare rete con i players e le associazioni cinematografiche”. I primi risultati stanno arrivando: CityFest, le 9 sale di città che hanno ospitato eventi e proiezioni, il grande progetto educational L’ora di cinema, le sinergie con il MIA, il Roma Fiction Fest. E infine. fiore all’occhiello, la Festa che arriva nei quartieri come al Pigneto.

24 Ottobre 2015

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