Alan Parker, celebre regista e sceneggiatore britannico, nato il 14 febbraio del 1944, autore di grandi successi come Saranno famosi, The Commitments, Fuga di mezzanotte e Mississippi Burning, è morto a Londra all’età di 76 anni dopo una lunga malattia.
14 i film al suo attivo, spesso nutriti da una grande passione per la musica con titoli come Piccoli gangsters (1976), Saranno famosi (1980), Pink Floyd: The Wall (1982), The Commitments (1991) ed Evita (1996) con Madonna nei panni di Eva Perón.
Eclettico e versatile, ha avuto due doppie candidature all’Oscar (miglior film e miglior regista) con Fuga di mezzanotte (1978), scritto da Oliver Stone, sulla rocambolesca fuga di un cittadino americano accusato di spaccio e detenuto nell’inferno delle carceri turche, e con Mississippi Burning (1988), che ha al centro due agenti dell’FBI (Gene Hackman e Willem Dafoe) impegnati a indagare sulla sparizione di tre attivisti per i diritti civili degli afroamericani nel 1964.
Parker era entrato nel mondo del cinema dalla pubblicità, divenendo anche un produttore di successo. Oltre ai numerosi premi e riconoscimenti conquistati, è stato nominato “Sir” da Elisabetta II, per meriti artistici. Ha vinto un Grand Prix della Giuria a Cannes nel 1984 per Birdy – Le ali della libertà. Il suo ultimo film è Le ceneri di Angela del 1999.
L'attore britannico è morto a 79 anni. Nella sua carriera ha interpretato il capitano Edward Smith e re Théoden Ednew, personaggi amatissimi dei colossal di James Cameron e Peter Jackson
Il poliedrico autore newyorkese è considerato uno degli scrittori più influenti della sua generazione
La popolare protagonista di film italiani aveva ottanta anni. Il suo debutto a Cinecittà nel 1962 in un film peplum, Maciste contro i mostri
Il cineasta ha raccontato il nazismo in film come La rosa bianca del 1982 e La ragazza terribile del 1990, nominato all'Oscar