L’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello ha annunciato i quindici titoli documentaristici che competeranno per il Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2024 per il miglior documentario. I film sono stati selezionati dalla commissione composta da Guido Albonetti, Pedro Armocida, Osvaldo Bargero, Raffaella Giancristofaro, Stefania Ippoliti, Betta Lodoli, Pinangelo Marino e Giacomo Ravesi.
Di seguito i titoli e le sinossi dei tre film Luce Cinecittà:
Fela, il mio Dio vivente di Daniele Vicari
Primi anni ’80: un giovane regista, Michele Avantario, incontra il grande musicista e rivoluzionario nigeriano Fela Kuti e da quel momento dedica la sua vita alla realizzazione di un film interpretato dallo stesso Fela. Non ci riuscirà mai, ma scoprirà qualcosa di più importante per lui: una nuova idea di esistenza.
Kasia Smutniak esordisce alla regia con un film che è allo stesso tempo un diario intimo e una denuncia, girato tra i migranti al confine tra Polonia e Bielorussia, nella zona rossa dove l’accesso non è consentito ai media, ma anche nei pressi del cimitero ebraico del ghetto di Łodź, di fronte alla casa dei nonni dove Smutniak giocava da bambina.
Io, noi e Gaber di Riccardo Milani
A vent’anni dalla scomparsa il primo docufilm ufficiale su Giorgio Gaber, protagonista di una pagina irripetibile dello spettacolo italiano, dalla musica leggera al teatro canzone: dalla storia più privata evocata dalle parole della figlia e delle persone a lui più vicine al racconto corale di grandi personaggi che lo hanno amato.
La diretta dei Premi si terrà all’interno del mitico Teatro 5, icona della cinematografia italiana e internazionale. Coinvolti anche il Teatro 14, con le sue molteplici scenografie, e il Teatro 18, con il suo innovativo Led Volume Stage
Così il Sottosegretario alla Cultura alla notizia del David Speciale a Vincenzo Mollica. "Ha accompagnato il pubblico alla scoperta del mondo dello spettacolo"
Il giornalista, scrittore e autore riceverà il riconoscimento nel corso della cerimonia attesa venerdì 3 maggio in diretta su Rai1 dagli studi di Cinecittà
"Un gesto polemico" l'ha definito il compositore. "Perché se hanno designato la categoria per il 'miglior compositore', non si possono mettere a concorrere per lo stesso premio film imbottiti di canzoni dove non si riesce più a distinguere le cose e si crea un equivoco"