I dinosauri di Spielberg, vent’anni dopo

Anteprima a Giffoni per "Jurassic Park" in versione steroscopica, che sarà nelle nostre sale a settembre


Torna nelle sale in Italia a settembre, e in anteprima nazionale al festival di Giffoni, Jurassic Park di Steven Spielberg in una versione nuova di zecca, in 3D. Sono trascorsi vent’anni da quando debuttò al cinema e fu giudicato dalla critica dell’epoca un film minore e di puro svago dell’autore di E.T. L’extraterrestre. Vent’anni fa con Jurassic Park, primo di una saga cinematografica che il prossimo anno si arricchirà del quarto episodio, rivoluzionò l’immaginario sui dinosauri, e con esso il modo stesso di rielaborare sullo schermo creature digitali, preistoriche e non. Questo fortunatissimo film campione d’incassi ha segnato di fatto un punto di non ritorno nell’evoluzione tecnologica ed elettronica della storia del cinema. Non sorprende dunque che Spielberg e la Universal abbiano deciso, come è già accaduto con alcuni film Disney (Il Re Leone) e Pixar (Toy Story e Monsters & Co) o con il Titanic di James Cameron, di ricavarne un’edizione aggiornata ai nuovi standard tridimensionali dell’intrattenimento. Si tratta di un’operazione riuscita? Sicuramente sì, come hanno potuto apprezzare anche i giovanissimi giurati a Giffoni, perché l’effetto 3D non sembra affatto posticcio, ma investe ogni elemento dell’immagine. Spielberg del resto ha sempre avuto in ogni suo film un gusto molto pronunciato per la profondità di campo, cui ora il 3D si adatta perfettamente. Certo, qualcosa la perde la fotografia, più opaca. E paradossalmente viene ridimensionato, poiché concepito per il 2D,  proprio l’impatto delle scene di pericolo le scioccanti aggressioni frontali. Ma ciò non toglie valore all’esperimento, degno di un autore sempre molto affascinato dall’evoluzione della tecnica al servizio dell’immaginazione e dell’avventura, che già in Tintin – Il segreto dell’Unicorno si è cimentato positivamente con il 3D.

26 Luglio 2013

Giffoni 2013

Giffoni 2013

A Giffoni vince il dramma di un’adozione gay negata

Si conclude la 43° edizione del Giffoni Film Festival, con un bilancio positivo rispetto alla selezione dei film presentati, soprattutto quelli scelti per la sezione dei più grandi (+18). Su tutti spicca il vincitore: l’americano Any day now di Travis Fine, che racconta la storia, ambientata alla fine degli anni ’70, di una coppia di omosessuali (interpretata dagli straordinari Alan Cumming e Garret Dillahunt) che decide di prendersi cura di un ragazzino down abbandonato a se stesso dalla madre tossicodipendente

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Saviano a Giffoni: “Oggi è il crimine che guarda al cinema”

L'autore di Gomorra ha incontrato i ragazzi del Festival rispondendo alle loro domande sulla sua vita privata e sugli intrecci tra mafia e film

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Barbora Bobulova: “Sarò una escort in pensione”

L'attrice slovacca, che sarà tra i protagonisti di Una piccola impresa meridionale di Rocco Papaleo, interviene da Giffoni sul femminicidio: ''Sono anni che si lanciano appelli contro la violenza sulle donne ma non mi sembra che sia cambiato granché. Sono delusa, vorrei che governo e politica facessero qualcosa"

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Eco Planet, tre bambini salveranno il mondo

Non capita spesso di imbattersi un film d’animazione di genere catastrofico, che si fa portavoce di un intelligente e sensato messaggio ecologista su scala globale. In sintesi è questo il maggior pregio del thailandese Eco Planet diretto da Kompin Kemgumnird, presentato in anteprima al festival di Giffoni e dal 25 luglio nelle sale italiane distribuito da M2 Pictures


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