Globi: trionfo di Rosi e Mainetti. E Benigni cita Dante

Si è svolta ieri, presso l’ambasciata di Francia a Palazzo Farnese in Roma, la premiazione dei Globi d’oro, i premi che l’associazione della stampa estera in Italia assegna ogni anno alle eccellenze d


Si è svolta ieri, presso l’ambasciata di Francia a Palazzo Farnese in Roma, la premiazione dei Globi d’oro, i premi che l’associazione della stampa estera in Italia assegna ogni anno alle eccellenze del cinema italiano. Ad aprire le danze l’ambasciatrice di Francia in Italia, Catherine Colonna, che ha omaggiato l’opera di Gianfranco Rosi sin dall’inizio della cerimonia. Al film è andato infatti uno dei più prestigiosi riconoscimenti della kermesse, il Gran Premio della stampa estera, con una profonda motivazione: Fuocoammare descrive un popolo di pescatori che accoglie a braccia aperte tutto quello che viene dal mare, compresa la disperazione umana, con una generosità che riscatta l’Europa dal filo spinato e delle ossessioni identitarie.” Il regista non ha potuto presenziare la premiazione trovandosi a Londra per la presentazione del film, che ha ricevuto critiche positive anche dalla stampa inglese.

A fare e veci di Rosi la produttrice Donatella Palermo: “Gianfranco mi ha chiesto di ringraziare tutti voi per il premio, è felicissimo di questo onore. Fuocoammare è un film che manda un messaggio di solidarietà, che ha sempre caratterizzato l’Italia e gli italiani. Il film non sarebbe poi stato possibile senza l’aiuto delle istituzioni italiane che ci hanno sostenuto, fra cui anche l’Istituto Luce”.   A presenziare alla cerimonia anche il dottor Pietro Bartolo, unico medico dell’isola che lavora in prima linea a Lampedusa: “noi siamo sempre pronti ad accogliere le persone per dargli serenità dopo le sofferenze che hanno vissuto sulla loro pelle. Voglio sentitamente ringraziare il maestro Gianfranco Rosi per aver dato la possibilità di portare questo messaggio nel cuore della Germania, vincendo l’Orso d’oro al Festival di Berlino, e per aver acceso un faro di luce intensa, rinvigorita poi dalla vittoria del Globo d’oro, tanto importante quanto l’Orso, nella speranza che possa contribuire a tenere alta l’attenzione e mettere fine a questo male del terzo millennio”.  

Presente anche il montatore, Jacopo Quadri: “E’ stato un lavoro difficile ma nei documentari in particolare il lavoro del montatore è più importante, perché non abbiamo una sceneggiatura su cui fare il montaggio, dobbiamo quindi capire quale sarà il primo mattone su cui costruire il film”.   La serata si è svolta poi nel segno dell’internazionalità e dell’ironia, con il gruppo di quattro giornalisti esteri a condurre la serata. C’è stato inoltre un omaggio a Ettore Scola, con la proiezione di alcune scene dei suoi lavori più celebri, tra cui Brutti, Sporchi e Cattivi, La Terrazza, Una Giornata Particolare e C’eravamo tanto amati. Il premio per il miglior cortometraggio è andato a Tra le dita di Cristina K. Casini, quello per il miglior documentario a If Only I Were That Warrior di Valerio Ciriaci, globo d’oro per la miglior musica a Carlo Crivelli per Sangue del mio sangue, miglior fotografia a Fabio Zamarion per La corrispondenza, trionfa come opera prima L’Attesa di Piero Messina, come miglior commedia il premio è stato invece conquistato da Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese. Il regista ha commentato la vittoria ricordando come il primo riconoscimento della carriera gli fosse stato consegnato proprio da Ettore Scola: “Dopo avermi premiato il maestro mi confidò che il mio film in realtà era fatto male, ma mi disse che avevo una buona storia, ed era quello l’importante, perché alla fine le inquadrature le sanno fare tutti!”.  

Premio per la miglior sceneggiatura a Ivan Cotroneo e Monica Rametta per Un bacio, miglior attrice Ondina Quadri per Arianna, miglior attore Elio Germano per Alaska, a trionfare invece come miglior film Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, presentato dal corrispondente dal Giappone in giapponese. Il globo d’oro alla carriera quest’anno è andato invece a una delle coppie più amate del cinema italiano, Nicoletta Braschi e Roberto Benigni, che ha chiuso la serata, scegliendo un sonetto di Dante per ricambiare con affetto la scelta dell’associazione della stampa estera nei suoi confronti: “ questo premio è un segno d’amore per tutto ciò che abbiamo fatto, e io non posso che ricambiarlo con parole d’amore, in particolare quelle di un ragazzo di venticinque anni, che dedicò queste frasi alla sua amata settecento anni fa… Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia, quand’ella altrui saluta, ch’ogne lingua devèn, tremando, muta, e li occhi no l’ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d’umiltà vestuta, e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira che dà per li occhi una dolcezza al core, che ‘ntender no la può chi no la prova; e par che de la sua labbia si mova un spirito soave pien d’amore, che va dicendo a l’anima: Sospira. “  

10 Giugno 2016

Globi 2016

Globi 2016

Globi d’Oro: 6 candidature per Luce Cinecittà

Nella categoria Miglior Documentario troviamo 60-Ieri Oggi Domani di Treves, Cinque mo(N)di di Soldi, Il pugile del duce di Saccucci, L’uomo che non cambiò la storia di Caria, Via della Conciliazione di Brunetti&Curzi. Nella categoria Miglior Opera Prima Le ultime cose di Irene Dionisio. Globo d‘Oro alla Carriera a Dario Argento. Premiazione il 14 giugno a Villa Medici

Globi 2016

Globi d’oro: vince Jeeg Robot. Gran Premio a Fuocoammare

Assegnati ai film italiani i premi dell'Associazione della Stampa Estera, arrivati alla 56a edizione. Miglior film l'action di Gabriele Mainetti. Conferiti anche i due premi speciali: il Gran Premio a Fuocoammare di Gianfranco Rosi e il Globo d’Oro alla Carriera a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni. Inoltre Migliore attrice Ondina Quadri per Arianna, Migliore commedia Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese e Migliore Opera prima L'attesa di Piero Messina

Globi 2016

Fuocoammare, Gran Premio della Stampa Estera

Al premio speciale al film di Gianfranco Rosi s'aggiunge il Globo d'Oro alla Carriera a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni. Annunciate le cinquine dei Globi d'oro che vedono in testa con 4 candidature Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, seguono con 3 nomination Arianna, Lo chiamavano Jeeg Robot, Né Giulietta né Romeo, Assolo, Alaska e La corrispondenza. I due premi speciali della Stampa Estera verranno assegnati durante la cerimonia di premiazione dei Globi 2016 che si terrà la sera di giovedì 9 giugno a Palazzo Farnese


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