‘Mi fanno male i capelli’ di Roberta Torre al 53° Festival di Rotterdam

Il film sarà presentato il 26 e 27 gennaio nella sezione Limelight, che propone il meglio dei film dell'anno che hanno partecipato e vinto ai Festival


Mi fanno male i capelli di Roberta Torre sarà presentato il 26 e 27 gennaio al 53° International Film Festival di Rotterdam nella sezione Limelight,  che presenta il meglio dei film dell’anno che hanno partecipato e vinto ai Festival.

Monica perde la memoria e trova il modo di ridare senso alla sua vita identificandosi con i personaggi dei film interpretati da Monica Vitti. Si veste come lei, la imita, ricrea le scene dei suoi film. Edoardo, che la ama profondamente, lascia che questo gioco diventi la loro nuova realtà…

È la storia di Mi fanno male i capelli, il nuovo film di Roberta Torre con  Alba Rohrwacher e  Filippo TimiAlba Rohrwacher per il ruolo di Monica ha vinto il Premio Miglior Attrice alla Festa del Cinema di Roma e il Premio Miglior interpretazione ai Cinematografo Awards 2023 . 

Le musiche originali del film sono state realizzate da Shigeru Umebayashi, celebre per aver scritto le musiche dei film di Wong Kar-wai, tra cui il celebre In The Mood For Love, che del lavoro su Mi fanno male i capelli ha dichiarato: “Lavorare a questo film è stato esaltante, perché è stato come lavorare con Roberta Torre e Michelangelo Antonioni insieme”. 

Il film è una produzione Stemal Entertainment con Rai Cinema, prodotto da Donatella Palermo e distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection

Questo film racconta la vita di Monica, che ha cominciato a dimenticare e cerca disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi quando sente di perdere parti dei suoi ricordi. Lo trova nei personaggi dei film di Monica Vitti, la donna che ha potuto essere tutte le donne possibili raccontandole con le loro debolezze e fragilità, nella loro parte comica e in quella tragica. L’attrice che unisce il riso al pianto e permette di mostrare la donna in tutto il suo modo di essere, senza stereotipi, con umanità”  – racconta Roberta Torre.

Il tema di questo film è anche la perdita della memoria emotiva, storica” – continua la regista. “La memoria e l’identità sono legate profondamente, cancellando il passato l’identità scompare. Prendere a prestito una memoria è possibile per ritrovare sé stessi?  Questa domanda mi ha guidato nel racconto del film. E ancora: dimenticare è necessario? Svuotare la cache, fare spazio, ripulire.  È un film che parla di fantasmi e, in un certo senso, li evoca, li interroga o più semplicemente vuole passare del tempo con loro, comici o divini che siano. Il cinema mi ha permesso ancora una volta di sentire che solo una sottile parete fatta di luce e fotogrammi ci separa dai sogni. Ed è il motivo per cui continuo a fare i film”.

 

redazione
19 Dicembre 2023

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