Mattia Pasquini

Articoli di Mattia Pasquini

Il Festival di Tokyo premia ‘Il cratere’ di Luzi e Bellino

Non ci credevano, Silvia Luzi e Luca Bellino, di poter vincere un premio al Tokyo International Film Festival, quando li hanno chiamati sul palco per ritirare il Premio Speciale della Giuria presieduta da Tommy Lee Jones. Dopo Cina e Sud Est asiatico anche il Giappone si riscopre conquistato dal nostro cinema, con le conferme dei Taviani e di Ivano De Matteo

La corsa all’Oscar comincia da Toronto

Al TIFF distribuzioni e produttori traggono indicazioni dai responsi emersi nelle proiezioni per pubblico e critica e soprattutto dall'ambito People's Choice Award vinto da Room di Lenny Abrahamson. Per la protagonista Brie Larson si parla già di Oscar e la Universal ha subito annunciato l'uscita italiana del film, anche se non c’è ancora una data. Intanto arrivano alcuni dei titoli più visti di questa 40ma edizione: The Program (8 ottobre) che racconta la caduta del mito Lance Armstrong e Freeheld (5 novembre), interpretato da Ellen Page e Julianne Moore, che parla di omosessualità e diritti civili

I magnifici sette di Toronto

Al TIFF gli ultimi film di Bellocchio, Messina, Minervini, Moretti, Sorrentino e Federica Foglia raccolgono il plauso del pubblico, ottimo viatico per la prossima distribuzione internazionale. C'è anche Pietro Marcello: "È stato un privilegio esser stato selezionato nella rosa della sezione Wavelengths con un film così particolare come Bella e perduta. E' un festival molto prestigioso, per quanto sia un caposaldo del mercato del cinema. C'è un pubblico curioso, diverso forse da quello di Locarno. Eravamo preoccupati, ma credo che il suo linguaggio universale abbia aiutato il film a venir selezionato per molti altri festival a seguire"
L'attesa venduto in 15 paesi, da Francia a USA


Open Roads: Tu vuo’ fa’ l’americano

Come ogni anno, Open Roads: New Italian Cinema offre al pubblico del Lincoln Center di New York un'ampia rassegna della nostra produzione. E come ogni anno il Festival fondato dal neo direttore della Festa del Cinema di Roma, Antonio Monda, diventa un'interessante occasione per fare il punto sui progetti, in corso e non, dei protagonisti intervenuti. Nel caso di questa edizione: Francesca Archibugi, Duccio Chiarini, Cristina Comencini, Eleonora Danco, Ivano De Matteo, e gli attori Adriano Giannini, Claudio Santamaria e Sara Serraiocco. Li abbiamo visti tutti insieme sul palco del Walter Reade Theater - ospitati dalla Film Society del Lincoln Center, che insieme a Istituto Luce Cinecittà cura le selezioni della kermesse. E ci siamo fatti raccontare da alcuni di loro cosa stanno facendo e cosa vorrebbero fare

Cristina Comencini: “Sognando Clara Schumann”

Abbiamo intervistato la regista a New York, dove è ospite della rassegna Open Roads con il suo ultimo film Latin Lover, e ci ha parlato dei suoi prossimi progetti: la versione cinema del suo testo teatrale La scena, che avrà come protagoniste Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti, e un film sulla musicista a cui sta lavorando da tanti anni: "E' un copione scritto con Frederic Raphael, lo sceneggiatore di Kubrick, e Suso Cecchi. Lo devo rimettere a posto, ma è una cosa che mi piacerebbe fare con un'attrice inglese o americana"

Olivia Musini: gli stimoli non finiscono mai

Dal 2012 in Cinemaundici, al fianco del padre Luigi, Olivia Musini era a New York con Maraviglioso Boccaccio di Paolo e Vittorio Taviani, invitato dal Tribeca Film Festival nella sezione Spotlight. E ci ha parlato dei suoi nuovi progetti, tutte coproduzioni europee. Assolo, il nuovo film di Laura Morante da regista e attrice, sul set a Roma a partire da luglio. E le opere prime di Marco Bonfanti e Luca Scivoletto. Quest'ultima è una commedia ambientata alla fine della guerra in Kosovo, realizzata insieme alla coproduttrice albanese di Vergine giurata, Sabina Kodra della EraFilm

Laura Bispuri, il futuro passa per New York

Definito "un film che parla di identità e oppressione in un modo raramente visto al cinema" e che ha saputo sorprendere la giuria del Tribeca Film Festival, Vergine giurata continua a raccogliere riconoscimenti in tutto il mondo. Le emozioni per l'esordiente Laura Bispuri non sembrano finire, come conferma la conquista del recente Firebird Award della Young Filmmakers’ Competition di Hong Kong e il Nora Ephron Prize appena vinto nella città statunitense. "Ricevere un premio a New York ha in sé qualcosa di speciale e di unico. Tra tutti i premi del Tribeca, il Nora Ephron è per me il più importante perché amplifica il senso del film e sostiene con forza e coraggio il mondo delle registe donne"

Rossella De Venuto: il mio cinema merito delle coproduzioni

Da New York, la regista esordiente di Controra presenta il suo thriller soprannaturale al pubblico del N.I.C.E. New Italian Cinema Events e agli studenti della celebre New York Film Academy. La stessa scuola nella quale aveva studiato prima di iniziare la propria carriera. Innamorata di Visconti e del Pupi Avati della Casa delle finestre che ridono, la filmmaker trentina, ma pugliese di adozione, ammette di star vivendo un sogno, e di avere dei piani per continuare a sognare: "Proverò una co-produzione con l'Irlanda, anche se mi piacerebbe ampliare la collaborazione alla Germania. Sto lavorando già alla sceneggiatura"

Paolo Genovese: da New York alla Luna

Il regista italiano, ospite del N.I.C.E. New Italian Cinema Events nella doppia veste di sceneggiatore di Ti ricordi di me? (in concorso al Festival riservato a opere prime e seconde) e di regista di Tutta colpa di Freud, confessa il proprio amore per la Grande Mela. Ma tra la prima statunitense del suo ultimo film e l'annuncio del nuovo Sei mai stata sulla luna? c'è spazio anche per raccontare della possibilità di lavorare Oltreoceano e della ricerca di un'isola dove girare il prossimo progetto

Roberto Minervini: dal Lincoln Center alla violenza in Louisiana

L'anno scorso era al Festival di Toronto, oggi lo ritroviamo a New York, ospite d'onore con la 'Texas Trilogy' della prestigiosa Film Society del Lincoln Center. La proiezione dei suoi film è un'occasione per scoprire qualcosa di più sullo stato dei suoi prossimi progetti. Tra cui c'è "un film di sesso e violenza, ambientato in Louisiana. West Monroe che è come la West Bank di Gerusalemme - racconta il regista - perché è il ghetto bianco di una città nera. Una di quelle ex zone rurali che, come avviene spesso negli Usa, si trasformano in culle della produzione di metanfetamina"

New York Film Festival, largo alle italiane

Fino al 12 ottobre la kermesse dell'Upper West Side torna ad accogliere artisti italiani e anteprime mondiali. I film più attesi di questa edizione sono sicuramente L'amore bugiardo - Gone Girl di David Fincher (in uscita in Italia il 18 gennaio) e Foxcatcher: Una storia americana di Bennett Miller (che vedremo in sala l'8 gennaio). Due titoli che ritroveremo sicuramente nelle nomination dell'Academy.E dall'Italia arrivano due autrici: Alice Rohrwacher e Asia Argento

Giulio Ricciarelli nel labirinto dell’Olocausto

Nato a Milano ma cresciuto in Germania sin dall'età di quattro anni, Ricciarelli è stato attore in oltre 30 film per il piccolo e il grande schermo. Ora, a quasi cinquant'anni, ha deciso di passare dietro la macchina da presa con un lungometraggio, Labyrinth of Lies, una storia incentrata su un giovane avvocato deciso a svelare i crimini di guerra dei nazisti nella Germania postbellica che in Italia sarà distribuita da Good Films dal 14 gennaio. L'abbiamo intervistato al Festival di Toronto

Grazia Tricarico: tra Ovidio e la video-arte

Di progetto in progetto la regista pugliese, con un passato da video-artista, continua a lavorare al suo esordio nel lungometraggio. L'abbiamo incontrata al Festival di Toronto, dove presenta il suo Persefone, cortometraggio prodotto da CSC Production con il sostegno di Apulia Film Commission dai molti livelli e riferimenti classici: "Son partita da Ovidio - dice - dal rapimento e dal mito classico"

Andò e Amelio, innamorati del palcoscenico

I due registi, ospiti di Open Roads, condividono la passione per il teatro, ma intanto coltivano nuovi progetti cinematografici. Roberto Andò ci parla di un possibile remake americano di Viva la libertà, mentre Gianni Amelio, che a New York ha portato due lavori, L'intrepido e Felice chi è diverso, accarezza l'idea di un film in costume ambientato nel 1500. "Un'epoca che in televisione è stata molto raccontata, soprattutto dagli inglesi, dalla BBC, ma farla oggi per il cinema è… andarsi a cercare i problemi"

Per Bruno Oliviero un film sul filosofo Althusser

Dopo La variabile umana il regista sta lavorando a due progetti: un documentario sull'esponente dello strutturalismo e un film di finzione sulle persone che escono da situazioni di violenza domestica ispirato a storie vere

Ora di religione per Luchetti e Veronesi

I due registi, ospiti di Open Roads New Italian Cinema 2014 a New York, accarezzano due progetti che hanno a che fare in qualche modo con la religione: Veronesi pensa a una rilettura del Vangelo di Marco in cui Gesù è quasi un supereroe, Luchetti lavora a Call me Francesco, sulla figura del nuovo papa Jorge Bergoglio, che potrebbe avere Antonio Banderas come protagonista. Ne abbiamo parlato con loro durante la rassegna organizzata dalla Film Society del Lincoln Center in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà

Paolo Virzì: “Ve la do io l’America”

Il Tribeca Film Festival è un approdo quasi naturale per Il capitale umano, che ha nel suo DNA la provincia americana raccontata da Stephen Amidon nel romanzo. "Per noi è stata una grande sfida dare un senso a un film che nasceva dalla scommessa di prendere una tragedia americana, ambientata nel ricco Connecticut, e immaginarne un adattamento nel Nord Italia", dice il regista. Che annuncia l'uscita negli Usa a gennaio 2015

Bellocchio a New York, tra sorprese, omaggi ed emozioni

Il regista emiliano, omaggiato dal MoMA con una ricca retrospettiva, presenta a New York un libro sulla sua carriera. Fino al 7 maggio il Museum of Modern Art di New York propone diciotto dei film più importanti della filmografia di uno dei nostri maestri. Da I pugni in tasca fino a Bella addormentata (che sarà distribuito nelle sale statunitensi dal 6 giugno, grazie al progetto ‘Cinema made in Italy’ targato Istituto Luce ed Emerging Pictures), passando per Il Principe di Homburg, Vacanze in Val Trebbia e Gli occhi, la bocca (questi ultimi due restaurati da Luce-Cinecittà con la Ripley’s Film). Un'occasione unica per il pubblico della Grande Mela di rivivere in 35mm alcuni momenti fondanti della nostra storia patria e cinematografica

Piazza & Grassadonia: “Dopo Salvo una Ghost Story siciliana”

I due registi a New York per il festival New Directors /New Films anticipano la trama del loro secondo film, storia dell'amore impossibile tra una ragazza e il fantasma di un bambino. "Gireremo vicino Palermo, ma ci saranno anche scene fuori dall'isola, in una grande città che potrebbe essere Roma". Intanto annunciano che Salvo - molto applaudito all'anteprima al MoMA - uscirà negli Usa in agosto con la FilmMovement

Massimo Piccolo: da New York a Napoli, con Peppe Lanzetta

Un'opera prima (Assolo, in uscita il 5 giugno) realizzata a New York, e ora il desiderio di confrontarsi con Napoli, le proprie origini. Massimo Piccolo, per farlo, ha scelto le "due voci" di E questo è quanto, film sperimentale popolato delle proprie immagini e dei personaggi di Peppe Lanzetta (interprete del film), quelli del suo 'Giugno napoletano' e "di quasi tutti gli altri libri, compresi alcuni rubati alle canzoni che ha interpretato". "Per la prima parte delle riprese, quelle che lo vedono da solo in scena - spiega Piccolo - ho volutamente cercato di evitare ogni contatto tra noi fino al giorno delle riprese. Abbiamo solo steso un canovaccio". Poi, "una volta piazzate le luci ho sistemato la macchina in modo che potesse muoversi liberamente e ho indirizzato i movimenti a seconda del flusso narrativo. Lanzetta improvvisava, lasciandosi trasportare dal flusso del suo racconto e io gli andavo dietro"

Stefano Mordini, un film nel gelido inverno americano

Intervistiamo l'autore di Acciaio, ospite del N.I.C.E., che ha acquistato i diritti di un libro americano di Christopher Coake, 'You Came Back' (in Italia uscito come 'Sei tornato'). "E' una storia invernale, sotto la neve, che potrei ambientare in Canada", racconta a Cinecittà News