Per Bruno Oliviero un film sul filosofo Althusser

Dopo La variabile umana il regista sta lavorando a due progetti: un documentario sull'esponente dello strutturalismo e un film di finzione sulle persone che escono da situazioni di violenza domestica


NEW YORK – Dopo La variabile umana e Il Passo (progetto solo prodotto con “una piccola società che abbiamo in Francia, ma che si sta rivelando più difficile del previsto”) per Bruno Oliviero ci sono un documentario e un film di finzione… “Vediamo cosa parte prima”, ci confida. “Il primo è qualcosa di molto semplice, un excursus su Louis Althusser, filosofo francese attivo specialmente negli anni ’60, che nel 1980 ha strangolato la moglie ed è stato dichiarato infermo di mente. E’ stato il filosofo che ha rinnovato la tradizione del pensiero marxista in tutto il mondo e del quale – più che la cronaca – cercheremo di raccontare l’avventura e l’eredità intellettuale”.

“L’altro è un progetto più complicato – continua il regista, che abbiamo incontrato a Open Roads – siamo impegnati sui finanziamenti e abbiamo avuto i primi soldi. Al centro ci sono le persone che decidono di uscire da contesti domestici violenti, quindi un percorso di ricostituzione del sé su cui stiamo lavorando agganciandoci a una serie di storie vere”. Una sceneggiatura c’è già, come anche l’ambientazione milanese, ma “ora inizia il lavoro dentro le associazioni che si occupano di questo, anche a partire da una scrittura che si basa su storie che mi avevano raccontato, ma che ora dobbiamo approfondire e capire… bisogna pensare di fare un film che le persone abbiano voglia di vedere nonostante sia su un tema tanto doloroso”. Una sfida “eccitante” per la quale Oliviero ha già in mente gli attori giusti, “ma non posso parlarne ancora”.

18 Giugno 2014

Open Roads 2014

Open Roads 2014

Andò e Amelio, innamorati del palcoscenico

I due registi, ospiti di Open Roads, condividono la passione per il teatro, ma intanto coltivano nuovi progetti cinematografici. Roberto Andò ci parla di un possibile remake americano di Viva la libertà, mentre Gianni Amelio, che a New York ha portato due lavori, L'intrepido e Felice chi è diverso, accarezza l'idea di un film in costume ambientato nel 1500. "Un'epoca che in televisione è stata molto raccontata, soprattutto dagli inglesi, dalla BBC, ma farla oggi per il cinema è… andarsi a cercare i problemi"

Open Roads 2014

Ora di religione per Luchetti e Veronesi

I due registi, ospiti di Open Roads New Italian Cinema 2014 a New York, accarezzano due progetti che hanno a che fare in qualche modo con la religione: Veronesi pensa a una rilettura del Vangelo di Marco in cui Gesù è quasi un supereroe, Luchetti lavora a Call me Francesco, sulla figura del nuovo papa Jorge Bergoglio, che potrebbe avere Antonio Banderas come protagonista. Ne abbiamo parlato con loro durante la rassegna organizzata dalla Film Society del Lincoln Center in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà


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