Andò e Amelio, innamorati del palcoscenico

I due registi, ospiti di Open Roads, condividono la passione per il teatro, ma intanto coltivano nuovi progetti cinematografici


NEW YORK – La passione per il teatro accomuna Roberto Andò e Gianni Amelio, tra gli ospiti più acclamati di un’edizione particolarmente apprezzata dal pubblico newyorchese di Open Roads, la rassegna di cinema italiano contemporaneo organizzata dalla Film Society in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà al Lincoln Center. I due autori sono divisi tra nuovi possibili progetti cinematografici e la messa in scena di spettacoli importanti. Good People di David Lindsay-Abaire (vincitore del premio Pulitzer nel 2007 per Rabbit Hole) per il primo, che ha sostituito Frances McDormand con Michela Cescon nelle rappresentazioni napoletane per il Festival del Teatro di giugno. Intanto due produttori americani gli hanno chiesto di leggere una sceneggiatura molto interessante per un film su un musicista e, soprattutto, rivela che “c’è stato l’interesse di un produttore che vorrebbe fare un remake di Viva la libertà, e probabilmente la cosa avrà un seguito, anche se non posso dire niente”. “Sto scrivendo un mio soggetto – aggiunge – che farò nella primavera dell’anno prossimo, ma non posso dire molto, visto che il tema in questo caso è tutto. Ne parlerò quando ci saranno elementi evidenti, ma nasce da un’idea completamente originale scritta ancora con Angelo Pasquini che continua un po’ il discorso di questo Viva la libertà; anche se penso che girerò in lingua inglese e all’estero”.

“Io mi sono innamorato dell’altro mio mestiere, quello del teatro”, confida il regista di L’intrepido e Felice chi è diverso. Un mese fa ho fatto un’opera molto dura, L’Elettra di Strauss, e la rifaccio a ottobre, anche se con un altro cast, perché mi è venuta molto bene”. “Inizio le prove a settembre, ma intanto sto scrivendo un film in costume che non so se ci saranno le possibilità economiche di fare: siamo intorno al 1500, un’epoca che in televisione è stata molto raccontata, soprattutto dagli inglesi, dalla BBC, ma farla oggi per il cinema è… andarsi a cercare i problemi. E io al cinema sono uno che i problemi se li va a cercare”, ammette sorridente.

19 Giugno 2014

Open Roads 2014

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