BUSTO ARSIZIO – Dino Risi sarà a dicembre protagonista di una retrospettiva dei suoi film al Museum of Modern Art di New York. Il prestigioso MoMA ospiterà proiezioni, incontri e diffonderà un volume in italiano e inglese, edito per l’occasione da Edizioni Sabinae con il Centro Sperimentale di Cinematografia e Luce-Cinecittà e curato da Steve Della Casa. Si tratta di un volume che raccoglie tantissimo materiale sul regista milanese ed è dotato di un ricco apparato fotografico. Il progetto è stato presentato in anteprima al Busto Arsizio Film Festival, dove peraltro è in programma un omaggio per i cento anni del regista de Il sorpasso.
Dino Risi è stato nella sua vita molto disponibile per interviste e dichiarazioni, e sono proprio queste a costituire gran parte del corpus del libro stesso. “In particolare – ha ricordato Steve della Casa – mi sono impegnato a raccogliere tutte le citazioni e le allusioni al cinema che Dino Risi ha sparso in quasi tutti i suoi film. Sono allusioni cinefile al tempo stesso colte e irriverenti. Vanno da Michelangelo Antonioni irriso da Vittorio Gassman ne Il sorpasso (“Me so’ fatto una pennica, con l’incomunicabiltà”) a Kirk Douglas sul cui fisico scolpito ironizzano i protagonisti di Poveri ma belli. Sono battute gustose, e al tempo stesso sono una spia di quell’entusiasmo per il cinema che ha spinto un promettente laureato in medicina a mettere da parte i suoi studi e a tuffarsi nella settima arte”.
Le dichiarazioni che Risi sparge nei suoi film fanno tutt’uno con i brevissimi riassunti che lo stesso regista ha proposto delle sue opere. Anche qui piccole note dense di ironia e di divertimento. “Risi – ha detto Della Casa – non era affatto convinto che tutti i suoi film fossero belli. Su alcuni era lui stesso ad avere forti riserve. Però, anche in quelli non riusciti o che gli sono piaciuti di meno sapeva sempre trovare un qualcosa da difendere, un passaggio del quale essere orgoglioso. Basta guardare in filigrana questi riassuntini per capire cosa gli piaceva dei suoi film, di quelli che hanno avuto tanto successo ma anche di quelli che non sono piaciuti al pubblico, e magari neanche a lui”.
Un’altra componente fondamentale del volume sono le dichiarazioni su Risi di persone che lo hanno conosciuto. È un’antologia che non vuole essere una consacrazione, perché nei ricordi trovano spazio anche le durezze e le spigolosità del suo carattere. E si ricostruisce, ad esempio, perché Ennio Morricone abbia fatto la musica solo per un suo film. Completa il volume un’ampia bio-filmografia, che corregge anche alcuni errori che si sono tramandati nel tempo (come è noto, un errore pubblicato può essere ripetuto centinaia di volte, quando alla precisione della ricerca si preferisce l’apparente comodità del taglia e incolla). Insomma, un libro che segnerà un punto fermo molto importante per meglio conoscere il regista corrosivo e ironico che ha raccontato un’Italia che cambiava per sempre e che ha sempre saputo coniugare nel suo racconto intelligenza e divertimento.
Ninni Bruschetta ha presentato il suo libro, "Manuale di sopravvivenza dell'attore non protagonista", a Busto Arsizio, nell'ambito del Festival Baff che lo ha visto tra i premiati (assieme a Sonia Bergamasco, Fabio De Luigi, Paolo Calabrese, Vinicio Marchioni, Giulia Bevilacqua, Gigio Alberti). È stata una presentazione ricca di aneddoti e di ricordi molto apprezzati dal pubblico. Bruschetta ha dialogato con Vinicio Marchioni, il “Freddo” di Romanzo criminale. Interessanti le casistiche del pubblico che chiede l'autografo. "Se sono seri e un po' compunti vuol dire che vedono Squadra antimafia, se invece arrivano ridendo vuol dire che hanno seguito Boris. E poi, dopo il mio ruolo di ministro nel film di Checco Zalone, c'è stato un aumento esponenziale delle richieste”
On Air - storia di un successo, il film di Davide Simon Mazzoli che racconta la storia dello Zoo di radio 105 (trasmissione di culto del network radiofonico), non sarà proiettato questa sera al Festival di Busto Arsizio. E scattano le proteste dei molti fans che avevano prenotato grazie a un contest indetto dalla radio. Intanto le maestranze del film polemizzano con la produzione su facebook. Mentre il regista e produttore dichiara a Cinecittà News: “L’annullamento della proiezione del mio film non c’entra nulla con le proteste. Per quanto riguarda le maestranze che dicono di non essere state pagate si tratta di una responsabilità della produzione esecutiva, che stiamo cercando di contattare, noi non accettiamo che la gente ci diffami quando noi stessi ci abbiamo rimesso"
Anteprima a Busto Arsizio per il film di Marco Maccaferri, storia tra fantascienza e fumetto, che sarà distribuita da Luce Cinecittà a giugno. “E' una storia difficile da raccontare - dice il regista - c'è una buca nella quale si sono rifugiati i protagonisti del film e fuori c'è un misterioso cecchino che non perdona. Potrebbe essere la versione contemporanea del celebre western di John Ford che personalmente adoro. Lì, all'interno della diligenza circondata da un pericolo che diventerà visibile solo nelle ultime sequenze del film, si vede come il pericolo modifichi le persone che sono coinvolte nella vicenda"