Atom Egoyan, riti satanici e pregiudizio collettivo

Il festival di Courmayeur è partito ieri sera con il concerto di L'Orage e il film del regista canadese sui "tre di Memphis"


COURMAYEUR – Entrato nel vivo dopo l’inaugurazione di ieri sera con il coinvolgente concerto della band valdostana L’Orage e l’anteprima internazionale di Devil’s Knot – Fino a prova contraria di Atom Egoyan, oggi in una Courmayeur per niente imbiancata è il giorno del primo film italiano del concorso, che si intitola proprio Neve, nuova regia di Stefano Incerti, dopo Gorbaciof.

Il film del regista armeno-canadese de Il dolce domani è la raggelante rievocazione di un caso di cronaca avvenuto a West Memphis nel 1993, quando tre adolescenti vennero condannati per il brutale omicidio di altrettanti bambini di 8 anni nell’ambito di un presunto rito satanico. Ricordati come i “West Memphis Three”, i tre ragazzi furono protagonisti di un complicato processo che divise l’opinione pubblica e sul quale restano ancora dei dubbi. Egoyan riapre quel caso sul grande schermo e lo affida al detective Colin Firth, intestardito a difendere – contro il pregiudizio diffuso – i tre ragazzini spacciati per mostri e a mettere in evidenza le contraddizioni e le “distrazioni” giudiziarie. Accanto al premio Oscar per Il discorso del re c’è un’inedita Reese Witherspoon nei panni della mamma disperata di uno dei bimbi uccisi. Acquistato per l’Italia dalla distribuzione indipendente Notorius, che lo porterà in sala la prossima primavera, Fino a prova contraria è, secondo le parole dello stesso Egoyan, “una riflessione sullo spirito di vendetta, sul pregiudizio collettivo, sulla paura di una comunità che fa di questa storia un pezzo ormai storico della moderna mitologia americana. Nessun crimine irrisolto, compreso l’omicidio Kennedy, è stato mai tanto analizzato, rivisto, ponderato senza arrivare a un punto fermo. E ancora si continuerà a cercare perché è proprio il mistero a smuovere i fantasmi del nostro inconscio”.

Oggi invece, come si diceva, è il giorno di Neve, primo italiano del concorso: il tortuoso percorso che porta all’incontro tra due vite in bilico – un uomo in viaggio su una station wagon verde alla ricerca, forse, della refurtiva di una rapina, e una donna scaricata e poi inseguita da un piccolo gangster – in mezzo alla neve dell’Abruzzo. Nel cast ci sono Roberto De Francesco (Donato), Esther Elisha (Norah), Massimiliano Gallo (Gaetano), Antonella Attili (la parrucchiera) e Angela Pagano (la signora Santini). In concorso in questa seconda giornata anche il thriller politico scandinavo The Keeper of Lost Causes di Mikkel Norgaard, il terzo film di Lucia Puenzo Wakolda – sull’incontro e la fascinazione di una famiglia, nella Patagonia del 1960, per uno dei più grandi criminali di tutti i tempi – e il neo noir filippino On the Job di Erik Matti.

11 Dicembre 2013

Noir in Festival 2013

Noir in Festival 2013

“Neverlake”: horror in salsa toscana e voce inglese

Opera prima di Riccardo Paoletti prodotta da Manuela Cacciamani, è una "dark tale retroattiva" nata dal successo del primo web movie realizzato per Rai Cinema: Fairy Tale. Il film, passato al Noir in Festival, racconta di un'adolescente che da New York si trasferisce ad Arezzo dal padre, vicino al misterioso Lago degli Idoli: "Un'ambientazione accattivante per gli stranieri, che amano molto la Toscana - dice la produttrice - a cui si univa l'aggancio alla realtà storica delle statuette etrusche che vi venivano gettate: molto conosciute all'estero, visto che sono esposte nei musei di mezzo mondo, oltre che un perfetto ingrediente horror"

Noir in Festival 2013

Regina Orioli, novella “scream queen” della commedia horror

L'attrice è la protagonista di Nuit Americhèn, cortometraggio di Federico Greco presentato in anteprima al Noir in Festival. Graffiante satira splatter del mondo dei registi "underground" di genere, il film è interpretato anche da Gianmarco Tognazzi, Fausto Sciarappa, Alberto Di Stasio e Francesco Scimemi. "Mi divertiva molto il doppio piano della recitazione: dovevo interpretare un'attrice cagna e insieme mostrare paura autentica", dice la Orioli, che vorrebbe lavorare con Bernardo Bertolucci

Noir in Festival 2013

“Enemy” di Villeneuve vince il Noir in Festival

Il Premio Speciale della Giuria va, ex aequo, a Wakolda di Lucia Puenzo e The Keeper of Lost Causes di Mikkel Nørgaard. La giuria ha assegnato all'unanimità il Leone Nero a Enemy, "Una pellicola perturbante, di grande tensione, che offre una nuova e originale lettura del tema del doppio". Il premio per la Migliore Interpretazione è andato all'italiano Roberto De Francesco per Neve di Stefano Incerti

Noir in Festival 2013

Lambert Wilson: “La mia storia d’amore col cinema italiano”

Appena arrivato in sala con Molière in bicicletta, il carismatico attore francese ha accompagnato al Noir in Festival Vinodentro, il nuovo film di Ferdinando Vicentini Orgnani, a 10 anni di distanza da Ilaria Alpi, secondo italiano in concorso a Courmayeur. "Ho scoperto il cinema italiano quando ero piccolo grazie a mio padre, che mi portò a Cinecittà sul set di Beatrice Cenci. Lo seguvio spesso e da adolescente mi sono innamorato a mia volta di Fellini e Visconti. Ora adoro il cinema di Garrone, Sorrentino e Crialese"


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