“Enemy” di Villeneuve vince il Noir in Festival

Il film, sul tema del doppio, è intepretato da Jake Gyllenhaal


COURMAYEUR – E’ Enemy del canadese Denis Villeneuve il vincitore della 23/a edizione del Noir in Festival, che si chiude questa sera con la cerimonia di premiazione e la proiezione del film di chiusura La voce di Augusto Zucchi. La Giuria per il Cinema, composta da Ludovica Rampoldi (Presidente – sceneggiatrice, Italia), William Brookfield  (sceneggiatore, Stati Uniti), Marco Malvaldi (scrittore, Italia), Lucio Pellegrini (regista e sceneggiatore, Italia) e Marc Syrigas (sceneggiatore, Francia), ha scelto la pellicola “gemella” di Prisoners (attualmente nelle nostre sale) all’unanimità per un film “diretto con talento ed eleganza da Denis Villeneuve e interpretato da un perfetto Jake Gyllenhaal. Una pellicola perturbante, di grande tensione, che offre una nuova e originale lettura del tema del doppio”. Il premio per la Migliore Interpretazione è andato all’italiano Roberto De Francesco per Neve di Stefano Incerti “per la profondità e la precisione della sua interpretazione, che ha saputo rendere emozionante ed epico il ritratto di un piccolo uomo che sceglie di non rassegnarsi alla disperazione e di non abbandonare la sua umanità”. Il Premio Speciale della Giuria è stato assegnato Ex-Aequo a Wakolda di Lucìa Puenzo, prossimamente in sala con Academy Two, e a Kvinden i buret – The Keeper of Lost Causes di Mikkel Nørgaard. “L’alto livello di una selezione ricca e variegata – hanno dichiarato i giurati – ci ha offerto diverse interpretazioni del genere, tutte interessanti e godibili. (…) Mescolando realtà e finzione, Lucìa Puenzo ci racconta una scomoda verità storica attraverso la relazione particolare tra una bambina e un medico tedesco dall’oscuro passato perfettamente interpretato da Alex Brendemühl. D’altra parte, abbiamo apprezzato molto The Keeper of Lost Causes per la notevole maestria e cura fin nei minimi dettagli del montaggio, fotografia, regia e interpretazioni”.
Il Courmayeur Noir in Festival è diretto da Giorgio Gosetti e Marina Fabbri. Il Festival è promosso dalla Direzione Generale per il Cinema del MiBACT; Regione Autonoma Valle d’Aosta Région Autonome Vallée d’Aoste Assessorato Turismo, Sport, Commercio e Trasporti – Assessorat du Tourisme, des Sports, du Commerce et des Transports; Comune di Courmayeur, con il sostegno di Istituto Luce Cinecittà (Cultural Partner), Zucca Spirito Noir (Event Sponsor), CI Crime + Investigation (Media Partner). CinecittàNews è media partner del festival.

Michela Greco
14 Dicembre 2013

Noir in Festival 2013

Noir in Festival 2013

“Neverlake”: horror in salsa toscana e voce inglese

Opera prima di Riccardo Paoletti prodotta da Manuela Cacciamani, è una "dark tale retroattiva" nata dal successo del primo web movie realizzato per Rai Cinema: Fairy Tale. Il film, passato al Noir in Festival, racconta di un'adolescente che da New York si trasferisce ad Arezzo dal padre, vicino al misterioso Lago degli Idoli: "Un'ambientazione accattivante per gli stranieri, che amano molto la Toscana - dice la produttrice - a cui si univa l'aggancio alla realtà storica delle statuette etrusche che vi venivano gettate: molto conosciute all'estero, visto che sono esposte nei musei di mezzo mondo, oltre che un perfetto ingrediente horror"

Noir in Festival 2013

Regina Orioli, novella “scream queen” della commedia horror

L'attrice è la protagonista di Nuit Americhèn, cortometraggio di Federico Greco presentato in anteprima al Noir in Festival. Graffiante satira splatter del mondo dei registi "underground" di genere, il film è interpretato anche da Gianmarco Tognazzi, Fausto Sciarappa, Alberto Di Stasio e Francesco Scimemi. "Mi divertiva molto il doppio piano della recitazione: dovevo interpretare un'attrice cagna e insieme mostrare paura autentica", dice la Orioli, che vorrebbe lavorare con Bernardo Bertolucci

Noir in Festival 2013

Lambert Wilson: “La mia storia d’amore col cinema italiano”

Appena arrivato in sala con Molière in bicicletta, il carismatico attore francese ha accompagnato al Noir in Festival Vinodentro, il nuovo film di Ferdinando Vicentini Orgnani, a 10 anni di distanza da Ilaria Alpi, secondo italiano in concorso a Courmayeur. "Ho scoperto il cinema italiano quando ero piccolo grazie a mio padre, che mi portò a Cinecittà sul set di Beatrice Cenci. Lo seguvio spesso e da adolescente mi sono innamorato a mia volta di Fellini e Visconti. Ora adoro il cinema di Garrone, Sorrentino e Crialese"

Noir in Festival 2013

La nuova generazione dell’orrore, con lo sguardo rivolto all’estero

Un nume tutelare comune (quasi) a tutti: H. P. Lovecraft. Una regola non scritta ma sacra: girare in lingua inglese. I giovani registi "de paura" - ospitati al Noir in Festival di Courmayeur nell'ambito del terzo appuntamento con Vedo Nero, il convegno sulle nuove tendenze del cinema di genere nazionale organizzato da Istituto Luce Cinecittà - si riconoscono in queste linee guida. Sotto lo sguardo di Dario Argento e con il coordinamento di Federico Greco, si sono riuniti Lorenzo Bianchini, Luca Boni, Claudio Bronzo, Manuela Cacciamani, Giovanni Costantino, Domiziano Delvaux Cristopharo, Riccardo Paoletti, Raffaele Picchio, John Real, Marco Ristori, Edo Tagliavini, Ivan Zuccon e la "scream queen" Crisula Stafida


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