Angelica e l’Oscar di Piero

Il celebre costumista, creatore dell'abito indossato da Claudia Cardinale nel "Gattopardo", ha chiesto all'attrice di ritirare l'Academy Award al suo posto perché preferisce non volare


LOS ANGELES. Un poker di costumisti da Oscar®, il montatore Pietro Scalia e il grazie all’Academy di Claudia Cardinale: l’Oscar inatteso che Hollywood ha deciso di dedicare, quest’anno, dopo cinque nomination, alla meravigliosa carriera e all’arte del grande costume designer di Luchino Visconti Piero Tosi è stato consegnato a questa straordinaria delegazione.
Ed è appena partito da Los Angeles. per Roma. Raggiungerà Tosi stasera, nelle mani di Dino Trappetti, grande capo della Sartoria Tirelli e “regista” dell’operazione Hollywood che ha fatto arrivare, con Claudia Cardinale da Parigi, anche Milena Canonero, Gabriella Pescucci, Carlo Poggioli, appena applaudito a Roma per i costumi dell’ultimo Romeo e Giulietta del cinema (diretto, stavolta, da Carlo Carlei).
Un piccolo gruppo di famiglia in rappresentanza del costumista che ha firmato l’abito più famoso del cinema italiano nel mondo, quello indimenticabile di Angelica indossato, appunto, da Claudia Cardinale nel Gattopardo. E ha vestito l’eleganza di Silvana Mangano in Morte a Venezia, togliendo spesso il respiro alle sue splendide attrici, comunque orgogliose di indossare, ogni volta con un invidiabile vitino da vespa, le meravigliose creazioni del suo genio.

Lo ha voluto ricordare per tutte Claudia Cardinale, ringraziando l’Academy ma soprattutto lui, l’uomo che ha reso ancora più belle (e felici di sentirsi costrette nello splendore dei suoi abiti) donne meravigliose: dalla giovanissima Cardinale in coppia con Delon all’affascinante Mangano di Morte a Venezia, alla Antonelli de L’innocente.
“Grazie Piero – ha detto la Cardinale ritirando il premio – Con me, stasera, ci sono anche Angelica e Bianca, le protagoniste del Gattopardo e La viaccia, e tutti noi, le attrici e gli attori ai quali hai voluto dedicare questo riconoscimento che premia simbolicamente chi lavora dietro le quinte di un film”.

Tosi ha chiesto all’Academy of Motion pictures che fosse proprio lei, la protagonista che più ha “vestito” la maestria e l’arte delle sue creazioni, a ricevere, in suo nome, un premio arrivato dopo Bafta, David di Donatello e ben nove Nastri d’Argento.
Un premio che Tosi, per ragioni di età ma soprattutto per un rapporto difficile con l’aereo non avrebbe potuto ritirare personalmente. Ma che a Hollywood è stato assegnato, come si dice, in buona compagnia. Lo hanno ricevuto infatti anche Steve Martin e la “signora in giallo” Angela Lansbury.
E ad Angelina Jolie, accompagnata da Brad Pitt, è stato consegnato il premio “umanitario”, un vero e proprio Oscar per l’impegno che aveva ritirato prima di lei la giornalista Ophrah Winphrey.

Una cerimonia senza telecamere televisive, destinata a poche star quella che ha riunito Hollywood, sabato notte, nella serata come sempre molto esclusiva organizzata per i Governors Award, i premi alla carriera che da cinque anni – fuori dalla seratona in onda anche in tv in tutto il mondo – anticipano l’appuntamento annuale con la grande serata Oscar® ora in programma per il 2 marzo prossimo.

A 86 anni Tosi ha aspettato il Premio a casa: glielo consegna stasera a Roma, Dino Trappetti, oggi numero uno della mitica Sartoria Tirelli che accanto a  Milena Canonero, Gabriella Pescucci e Carlo Poggioli  ha chiamato anche Ann Roth, Oscar® nel 1997 per Il paziente inglese, uno dei film internazionali più importanti “vestiti” da Tirelli.
Vestita come sempre Armani, Claudia Cardinale a Tosi ha dedicato il suo grazie personale. “Anche se mi hai sempre fatto soffrire molto…” ha detto, ricordando i lacci dei terribili “stringivita” indossati sotto i costumi creati da Tosi per Il gattopardo ma anche per La viaccia di Bolognini, altro magnifico esempio di perfezione nel mondo internazionale dei costumi.
Con Martin e la Lansbury, e con la Jolie vincitrice del Jean Hersholt Humanitarian Award, Cardinale è stata festeggiata, alla fine, in una privatissima cena dov’erano in lista tra gli altri Tom Hanks, Kathryn Bigelow, Diane Keaton, Octavia Spencer, Harrison Ford.
Tosi aveva ricevuto da Hollywood un solo prestigioso premio, il riconoscimento del Costume Designers Guild, l’Associazione dei costumisti americani. Jolie, ricevendo il premio per il suo impegno umanitario ha detto, emozionata, di sentirsi sulla strada giusta: “Questo riconoscimento me lo conferma. E mi ricorda che cìè ancora molto, molto da fare”.

18 Novembre 2013

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