In una lunga intervista esclusiva all’Adnkronos, Claudia Cardinale, all’anagrafe Claude Joséphine Rose Cardina, oggi 85enne, ripercorre le tappe della sua intensa vita: dall’infanzia in Tunisia, al cinema, all’amore.
Restando sui passi dedicati al cinema, l’attrice parla dei suoi esordi svelando che da bambina voleva fare la maestra: ”Non avevo un’idea precisa e il cinema in qualche modo non l’ho scelto io, è lui che ha scelto me”
La grande svolta arrivò nel 1957, quando durante la settimana del cinema italiano a Tunisi vinse il concorso della ‘più bella italiana in Tunisia’. Il premio fu un viaggio alla Mostra del Cinema di Venezia dove non passò inosservata e fu notata da tanti registi e produttori cinematografici: “È stato pazzesco – dice con entusiasmo la Cardinale – quel premio di un viaggio a Venezia durante la mostra mi ha cambiato la vita”
Di Mario Monicelli ha “un ricordo splendido. Io ero una piccola goccia nel suo film (I soliti ignoti) ma lui sapeva dare attenzione e rispetto a tutti. Poi arrivò Un maledetto imbroglio di Pietro Germi: ”Fu molto intenso lavorare con lui, anche perché il mio ruolo era più importante”.
Il 1963 fu un anno cruciale, perché fu scelta da Luchino Visconti ne Il Gattopardo e da Federico Fellini per 8½. ”Stavo a contatto con due geni di natura diversa, per non dire opposta – spiega l’attrice – É stata un’esperienza unica, un vero tour de force per un’attrice, entrare e uscire da due mondi creativi cosi diversi e ricchi”.
Sulla serie Netflix in uscita, il remake de Il Gattopardo: “Forse la vedrò – ammette la Cardinale – Comunque sono contenta perché vuol dire che Il Gattopardo interessa ancora. Ma per me sono due cose diverse, Il Gattopardo è irripetibile perché tutto in quel film è stato magia”.
Poi molti pensieri dedicati ai colleghi-attori: “Con Alain Delon ci sentiamo sempre. Con Gina Lollobrigida ci siamo frequentate ma non abbiamo mai condiviso un set, per fortuna qualche anno fa a Los Angeles ci siamo riviste. Era una donna sorprendente, di una vivacità unica”. Con Monica Vitti forse non ci fu un feeling particolarmente buono ma per lei ho sempre un grande rispetto. Con Brigitte Bardot è da qualche tempo che non ci sentiamo, ma so che ci portiamo l’una nel cuore dell’altra”. Poi tra i tanti amici ad Hollywood ne cita uno, Rock Hudson: “ci volevamo molto bene”
Sergio Leone? “Sul set di C’era una volta il west mi ricordo soprattutto quel giorno in cui mi portò da Morricone per farmi sentire le prime note del Tema di Jill”.
Il cinema italiano di oggi? ”Dalla Francia dove vivo non riesco a seguirlo tutto, dice Claudia Cardinale. Ho molta stima del lavoro di Alice Rohrwacher. Non solo perché è una donna, ma perché fa un cinema al tempo stesso nuovo e atemporale. Sa essere al presente pur nutrendosi delle lezioni del passato”.
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