L’onda lunga dello sciopero di Hollywood inizia a infrangersi oltreoceano. All’indomani della notizia che ha confermato le paure per i destini del Festival di Venezia, con Guadagnino e Zendaya che salteranno la Kermesse, anche in Europa si inizia a manifestare. Nella giornata di venerdì 21 luglio, centinaia di attori e attrici britannici hanno sfilato al fianco di rappresentanti delle maestranze di cinema, teatro e tv in segno di solidarietà ai colleghi statunitensi della Screen Actors Guild.
L’appuntamento a Leicester Square, nel cuore della capitale, dove si svolgono importanti prime cinematografiche (di pochi giorni fa quella di Barbie, film del momento) si è presto popolato di professionisti del settore, star internazionali incluse: Imelda Staunton, Simon Pegg, Hayley Atwell. In prima fila l’attore di Succession Brian Cox, che si è espresso sui temi caldi delle trattative tra Studios e attori, come l’intelligenza artificiale. “Una minaccia esistenziale che comporta rischi davvero gravi e che va fermata”.
Un segnale forte e chiaro, che parla a Hollywood ma anche alla propria realtà, come a dire “anche noi possiamo scioperare: attenzione”.
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