Sandra Milo, le immagini della camera ardente in Campidoglio

Ad accompagnare la salma i tre figli e l'assessore alla Cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor


Si è fatta attendere, anche oggi, sul suo ultimo palcoscenico, come si deve a tutte le grandi dive. La salma di Sandra Milo, scomparsa ieri a Roma all’età di 90 anni, è arrivata alla camera ardente allestita per lei in Campidoglio, che rimarrà aperta fino a questa sera alle 19. Ad accompagnare il feretro, arrivato irritualmente con mezz’ora di ritardo, circondato di rose bianche, ci sono i tre figli Debora Ergas, Ciro e Azzurra De Lollis, accolti dall’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor. Accanto alla sua foto, che la ritrae bellissima e sorridente, anche un’immagine di Padre Pio e una Madonnina con l’acqua benedetta.

“Mia madre è stata prima di tutto una madre, una donna libera, una grande testa”. Così Debora Ergas, stretta al fratello Ciro De Lollis, ricorda sua madre, l’attrice Sandra Milo, oggi alla camera ardente. “Il cinema – prosegue – a volte la ha osannata, a volte l’ha dimenticata, così come altri ambiti artistici, ma noi sappiamo che lei ha seminato solo amore, generosità. Se ne è andata da questo mondo senza neanche una casa di proprietà, perché ha sempre donato quello che ha guadagnato a chi ne aveva più bisogno”. “È stata una mamma sincera, vera, molto presente con noi. Una parte di me se n’è andata lassù con lei – aggiunge al suo fianco il fratello Ciro – Era bella, dolce apprensiva e con una pazienza fuori dal comune. Ha fatto qualsisia cosa per noi. Le ho stretto la mano fino all’ultimo”. Dopo i funerali di domani, Sandra Milo “riposerà al cimitero Verano”.

“Sandra Milo è stata un’amica e una cittadina di Roma e il sindaco Roberto Gualtieri ha voluto omaggiarla concedendo il suo luogo più prestigioso, la sala della Protomoteca”. A dirlo, l’assessore alla cultura di Roma Capitale Miguel Gotor in apertura della camera ardente. Della Milo, dice Gotor, “ricordiamo la grande umanità, la simpatia, l’ironia. Ma certamente stiamo ricordando una delle più grandi attrici italiane del secondo Novecento, che ha legato la sua vita e la sua esperienza professionale ai più grandi registi, che hanno fatto la storia del nostro cinema. A partire da Federico Fellini, facendo parte di quel capolavoro che è 8 1/2. Roma farà di tutto per ricordarla, perché la sua storia la sua biografia il suo passaggio qui sulla terra lo meritano”.

“Sandra Milo è luce, energia, intelligenza, ma soprattutto è una persona di casa: è la mamma della nostra Debora (Ergas) quindi una persona di famiglia. Per questo siamo doppiamente tristi, ma la ricordiamo con il sorriso e tutto il bello che ci lascia”. A dirlo, Alberto Matano, padrone di casa de La vita in diretta di Rai1 e vicedirettore intrattenimento daytime di viale Mazzini, uscendo dalla camera ardente allestita in Campidoglio per Sandra Milo. Per il cinema, riflette Matano, è stata “una donna unica, perché ha saputo coniugare la sua fisicità, la sua voce, la sua risata. Accompagnate però da grande intelligenza e coraggio. In anni che non sono quelli di oggi, Sandra Milo ha fatto i conti con separazioni, l’affido di una figlia, flirt. È stata una donna coraggiosa, molto avanti rispetto ai tempi che ha vissuto. È stata vivace e molto discussa ma non si è mai tirata indietro. È sempre andata avanti anche quando è stata oggetto di scandali, copertine. E ha fatto tutto con grande coraggio”.

(S-D) Miguel Gotor, Francesco Rutelli, Ciro De Lollis, alla camera ardente allestita per Sandra Milo in Campidoglio, Roma 30 gennaio 2024. ANSA/FABIO FRUSTACI

“Sandra Milo ha avuto una vita piena, ricca, intelligente e ha regalato tanto a tante persone – ha detto il presidente dell’Anica, Francesco Rutelli -. Tutto il cinema del dopoguerra lei lo ha attraversato, caratterizzato, raccontato e noi siamo qui a renderle l’omaggio che merita. Una donna libera”. Quanto alle sue battaglie per i diritti, prosegue, Sandra Milo “ha avuto anche una sensibilità politica, culturale e civile”. Tra tanti i ricordi personali, prosegue, “oggi c’è soprattutto quello del David alla carriera due anni fa. Si discute sempre se si debba darlo a grandi intellettuali o figure del popolo. Lei era una donna intelligente e amata dal popolo. David più meritato di questo.. l’ha resa felice e il sorriso con cui lo ha ricevuto lo porteremo con noi”.

30 Gennaio 2024

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