Rossana Casale


R. CasaleVoce dall’inconfondibile “sound”, disinvolta sia nelle canzoni pop e d’autore sia nei classici del jazz, Rossana Casale è nata a New York da padre americano e madre veneziana. Vent’anni di percorso artistico segnato dalle collaborazioni con nomi pretigiosi della canzone d’autore e del jazz italiano, rivelando qualità, oltre che di cantante, di attrice, con una predilezione per i musical. A fine aprile ha concluso, a Torino, le repliche di un musical di successo, “Joseph e la strabiliante tunica dei sogni in technicolor”, storia biblica di Giuseppe, figlio di Gacobbe, diretta da Claudio Insegno.

La Casale s’appresta a riproporre nella sua tournée italiana, il progetto su “Billie Holiday in me” da cui ha tratto l’omonimo raffinato cd: ad affiancarla un quartetto rigorosamente jazz.

Quale film consiglia di non perdere assolutamente?

Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders.

Perché?
Ho sempre creduto negli angeli, fin da piccola e vedere realizzato un film su di loro, in modo poetico e non religioso, mi ha davvero colpito e commosso. Wenders descrive gli angeli come esseri pieni di fragilità e di quesiti, rendendo reale la loro esistenza.

Che genere di film preferisce?
Non vado al cinema per passare una serata o per divertirmi, ma per cercare pensieri, emozioni e approfondimenti. Quindi, mi piace quel genere di film che emoziona e racconta senza sentimentalismi, ma con molta arte.

Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
La stanza del figlio di Nanni Moretti.

Due buoni motivi per vederlo?
Esprime il dolore senza chiederti di piangere, come un fotoreporter in guerra. La scena in cui Moretti è sulla giostra e soffre terribilmente e silenziosamente per la morte del figlio, mentre tutto intorno è frastuono, è una delle più belle del cinema.

Preferisce il blockbuster americano o il film italiano d’autore?
Il secondo.

Quale film sconsiglia di vedere?
Ghost di Spooky Mulder con Demi Moore che, tra l’altro, vinse pure l’Oscar per la sua interpretazione: l’ho trovato orrendo, un film che vuole a tutti i costi far sfuggire la lacrima facile dagli occhi dello spettatore.

L. Lo CascioQuale attore italiano ha apprezzato di recente?
Luigi Lo Cascio.

E l’attrice italiana?
Laura Morante.

Qual è, invece, l’attore italiano che rimpiange?
Marcello Mastroianni.

Quale film non si stanca mai di rivedere?
Amici miei di Mario Monicelli.

A quale regista darebbe il Leone alla carriera?
A Wim Wenders.

Qual è il più bel film d’amore che ha visto?
Anonimo veneziano di Enrico Maria Salerno, con Tony Musante e Florinda Bolkan.

Quale sarà il prossimo film che andrà a vedere?
La tigre e la neve di Roberto Benigni e il prossimo che uscirà di Nanni Moretti. Al momento ho un rapporto difficile con il cinema, mi manca molto il grande autore italiano e trovo assurdo che Monicelli debba faticare tanto per trovare i soldi di un film che ha intenzione di fare, Le rose del deserto, ambientato nella guerra di Libia”.

E qual è un film che non andrebbe mai a vedere?
Tutta la serie commerciale realizzata dai fratelli Vanzina e da Neri Parenti: quello per me non è cinema.

15 Maggio 2005

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