Raffaele Morelli


R. MorelliPsichiatra, psicoterapeuta, direttore della rivista “Riza Psicosomatica”,
ma anche personaggio televisivo, il professor Raffaele Morelli è presente
ogni giorno nel programma “Tutte le Mattine” di Maurizio Costanzo, su Canale 5, dove offre i suoi preziosi consigli per insegnare ad amare se stessi e gli altri. Un così fine e acuto indagatore dell’anima umana non può certo fare a meno di alimentarsi di svariati interessi culturali e, tra questi, il grande cinema.

 

Professor Morelli, quale film consiglia assolutamente di non perdere?
2001 Odissea nello Spazio.

Perché?
Meglio di altri tratta il tema della vita, del rapporto con la nostra profondità. Kubrick riesce a fare emergere le nostre realtà impalpabili, come nessun altro sa fare. Un altro suo film che mi piace molto è Shining.

Che genere di film preferisce?
I gialli, i thriller e i noir, purché non ci sia violenza e purché venga narrata una complessa trama psicologica.

 

Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
Ricordati di me di Gabriele Muccino.

Due buoni motivi per rivederlo.
Fa vedere bene dove sta andando il nostro mondo e quanto le relazioni possanno oggi diventare complicate, mentre dovremmo imparare a semplificarle. Il nostro cervello sprigiona una enorme energia: basta considerare che possiede cento miliardi di cellule. In una relazione bisogna tendere, invece, ad essere semplici e intelligenti, tenendo presente che non può esserci amore senza erotismo.

Preferisce il blockbuster americano o il film italiano d’autore?
Il film italiano d’autore: mi piace Carlo Verdone. Viaggi di nozze è il suo più bel film. Verdone è un attore straordinario, ironico, lucido e da autore è bravissimo nel disegnare la complessità dei legami.

Quali film sconsiglia assolutamente di vedere?
Quelli dove la violenza la fa da padrona. Come gli ultimi di Dario Argento ricchi di scene mortifere e sanguinolente.

Quale attore italiano ha apprezzato di più recentemente?
Oltre a Carlo Verdone, anche Claudio Bisio e Raoul Bova.

E l’attrice italiana?
Ornella Muti: l’ho da poco intervistata per la mia rivista sul buddhismo, è diventata buddhista, ma non per questo mi attrae. Mi piace perché è una donna che riflette.

 

Quale attore italiano rimpiange di più?
Vittorio De Sica e poi Vittorio Gassman e Alberto Sordi.

Quale film rivede sempre volentieri?
C’era una volta in America di Sergio Leone, è un capolavoro. Lo rivedo spesso, anche perché mi piace ascoltare le musiche di Ennio Morricone in quel film. Pure la trama e il racconto sono formidabili: è bella l’idea della nebbia,
della memoria e dell’oblio che rivive nella faccia indimenticabile di Robert De Niro.

A quale regista darebbe il Leone alla carriera?
A Sergio Leone e Giuseppe Tornatore: il film di quest’ultimo, Una pura formalità , è bellissimo e metafisco, è un peccato che sia stato dimenticato troppo facilmente.

Qual è il più bel film d’amore che ha visto?
Le relazioni pericolose di Roger Vadim, con Gerard Philip e Jeanne Moreau, che interpretavano una coppia libera e altoborghese, capace di intessere rapporti fuori dall’ordinario.

Quale genere di film non andrebbe mai a vedere?
Quelli di kung fu.

28 Maggio 2005

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