LECCE. E’ Matteo Oleotto con la sua opera prima Zoran, il mio nipote scemo il vincitore del Premio Mario Verdone, assegnato per il quinto anno nell’ambito del Festival del Cinema Europeo a un giovane autore (massimo 40 anni) che si sia particolarmente contraddistinto con un’opera prima o seconda uscita in sala nell’ultima stagione.
A scegliere il film vincitore è stata la giuria – composta dai fratelli Carlo, Luca e Silvia Verdone – che quest’anno all’unanimità ha scelto Matteo Oleotto che ha avuto la meglio sugli altri due finalisti di quest’anno: Fabio Mollo con Il sud è niente e Ciro De Caro con Spaghetti story.
Il protagonista di Zoran, il mio nipote scemo, una coproduzione Itali/ Slovenia, è Paolo (Giuseppe Battiston), un quarantenne inaffidabile e dedito al piacere del buon vino. Un giorno arriva inaspettatamente suo nipote Zoran, forse l’occasione giusta per prendersi una rivincita nei confronti del mondo.
“I nostri complimenti a Matteo Oleotto, vincitore del Premio Verdone, scelto quest’anno dai figli di Mario – con il suo film piacevolmente originale e divertente – nel ricordo del suo forte impegno per i giovani ” ha dichiarato Laura Delli Colli, presidente del Sngci, a nome del Direttivo Nazionale.
Ulivo d’Oro al film di Levan Koguashvili, Premio FIPRESCI a Letter to the King, Premio SNGCI e Premio Speciale della Giuria all'attrice Defne Halman per Lifelong
A Lecce nel corso degli Stati Generali della commedia, registi e sceneggiatori a confronto sullo stato di salute del genere più frequentato dal cinema nazionale. Carlo Verdone e Enrico Vanzina osservano che spesso il prodotto è omologato, i cast si ripetono e si copiano i cugini francesi. E intanto Edoardo Leo e Massimo Gaudioso a giorni inzieranno le riprese rispettivamente di Giulia 1300 e altri miracoli con Luca Argentero, Claudio Amendola e Anna Foglietta e de La grande seduzione con Silvio Orlando, Carlo Buccirosso, Nando Paone e Fabio Volo
In chiusura del Festival del cinema europeo arriva l’anteprima italiana di Alabama Monroe. Una storia d’amore del regista fiammingo Felix Van Groeningen - vincitore di numerosi premi (EFA, Cèsar, Lux) e di riconoscimenti al Tribeca e alla Berlinale. In sala l'8 maggio con Satine Film, è un dramma dominato da passioni e ed emozioni forti, espresse da una coppia di interpreti straordinari e commoventi, Veerle Baetens e Johan Heldenbergh, quest'ultimo autore di “The Broken Circle Breakdown”, la pièce da cui è tratta la pellicola
“Molti registi americani come Allen, Scorsese, Coppola più volte hanno dichiarato di essersi ispirati al cinema italiano. Oggi da noi le risorse per i giovani autori sono scarse. Ci vorrebbe un’attenta politica di sostegno sul modello del CNC in Francia, dove vivo da 29 anni”. Forse non è un caso che il prossimo impegno di Claudia Cardinale sarà un’opera prima, Una gita a Roma, esordio alla regia di Karin Proia. L'attrice è ospite del Festival del cinema europeo che le dedica una retrospettiva di 10 titoli e una mostra fotografica