Nato a San Paolo nel 1928, il suo cinema ha impresso un nuovo sguardo sul Paese brasiliano e su tutta quell’area geografica, per questo è stato definito il padre della corrente “Cinema Novo”, movimento di rinnovamento cinematografico nato sull’onda dal Neorealismo italiano e della Nouvelle Vague francese.
Nelson Pereira Dos Santos è scomparso a 89 anni lo scorso sabato, 21 aprile, nella capitale brasiliana. Esordiente negli anni ’40, con Rio, 40 gradi del 1955 fa da apripista alla corrente “Cinema Novo”, a cui è seguito, alcuni anni dopo, Vidas secas (1963), uno dei suoi vertici artistici.
La metafora è poi stata la sua via di rifugio, con l’avvento del regime brasiliano, e così ha diretto film come Fome de amor (1968) o Tenda dos milagres (1977). Tra gli altri, e più recenti, suoi film: Memorias do carcere (1984), Jabada (1986) e il documentario A luz do Tom (2013).
Aveva 76 anni. Tra i suoi modelli anche Marco Ferreri. La sua opera più famosa, a livello internazionale, è Tirza, che fu proposta anche all'Oscar in rappresentanza dei Paesi Bassi
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