“Sarò l’ispettore Ginko nel Diabolik dei Manetti Bros., le riprese inizieranno in autunno e sarà davvero un film con una grande produzione, ci saranno scene d’azione, che non mi riguardano, ma che saranno spettacolari!”.
Valerio Mastandrea incanta il pubblico del Magna Graecia Film Festival in una masterclass affollatissima al Supercinema di Catanzaro, moderata da Antonio Capellupo e dedicata allo sceneggiatore, autore teatrale e regista Mattia Torre, scomparso recentemente.
“Il lavoro cinematografico e culturale – ha detto Mastandrea – serve per tenere viva l’attenzione su argomenti importanti: un buon film, spesso, può sostituire la politica. Al cinema italiano manca il coraggio di rinnovarsi, di cambiare. Non è vero che il pubblico è assente. Il pubblico c’è, ma è fondamentale tutelare le sale cinematografiche e offrire sempre delle buone sceneggiature”.
Sul palco del Magna Graecia Film Festival per presentare la sua opera prima Ride, Valerio Mastandrea è stato omaggiato con un’opera del maestro Vigliaturo consegnata da Tommaso Megna. Un’opera dell’artista calabrese è stata consegnata anche a Milena Vukotic, ospite insieme a Chiara Martegiani e Milena Mancini della quinta serata del Magna Graecia Film Festival. Libro d’Oro alla Carriera ad Andrea Purgatori, che con Andrea Di Consoli ha presentato il suo esordio narrativo Quattro piccole ostriche (HarperCollins) e a Francesca Reggiani che ha parlato del suo libro Sono italiana, ma voglio smettere (Ultra).
A Francesco Pannofino il premio dedicato alla memoria del maestro Vittorio De Seta, consegnato da Vera Dragone, nipote del regista calabrese, e Andrea Dominijanni, presidente di Legambiente Catanzaro.
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