Il feretro semplice di un legno chiaro circondato da tante rose bianche è stato accolto, presso la Chiesa degli Artisti a Roma, da una folla di colleghi, giornalisti e amici che hanno voluto accompagnarla nella sua ultima inquadratura. Davanti alla chiesa di Santa Maria in Montesanto si sono infatti raccolti, oltre alla cerchia di star, componenti del mondo del cinema e dello spettacolo, moltissime persone comuni per rivolgere un ultimo sguardo alla grande attrice Sandra Milo. Turisti e gente a passeggio, tutti, almeno per una manciata di minuti hanno dedicato un pensiero alla musa di Fellini.
A più riprese Sandra Milo aveva ammesso di non aver paura della morte e questa, per il parroco che ha celebrato la santa messa, è solamente una delle tante dimostrazioni di fede dell’attrice. “Sandra ha avuto un rapporto sincero con Gesù, aveva l’umiltà di riconoscersi come peccatrice perdonata da Dio” continua il parroco.
Tra i presenti anche alcune suore del Santo Volto dell’Istituto dove accadde il miracolo di Azzurra, la figlia di Sandra che, nata prematuramente cianotica e priva di attività cardiaca e muscolare fu considerata morta. Il parroco che ha celebrato il funerale ricorda infatti di quando Azzurra De Lollis, dichiarata già morta, fu portata nella cappella dell’Istituto delle suore del Santo Volto da sua madre per chiedere a Dio di non portarle via un altro figlio. Il grido di una madre che aveva già subito tre aborti, fu così ascoltato e Azzurra in quella cappella ricominciò a piangere di fronte all’incredulità delle sorelle presenti. Il fatto permise a Maria Pia Mastena, fondatrice dell’Istituto delle suore del Santo Volto, di ottenere la beatificazione nel 2005 da Papa Benedetto XVI.
Michele Placido, uscendo dalla chiesa ha detto: “Ho ricordi meravigliosi, anche con Fellini, che viveva qua vicino. E poi giornate passate assieme nei convivi, nelle feste o ai festival del cinema. Ma la cosa che sottolineo di più di Sandra Milo era la sua generosità: donare, nella vita lo ha fatto fino all’ultimo”. Ed è proprio sulla generosità della donna che il parroco riflette ricordando le parole di Sandra “C’è più gioia nel donare che nel ricevere“, anche quando amici e parenti cercavano di contenere il suo spirito altruista lei ribadiva di come questo “si moltiplicasse”.
Poco dopo, fuori dalla chiesa, la ricorda anche Valeria Marini: “Era una donna meravigliosa, unica, stupenda come donna, come mamma ed è un’icona del cinema”, “Se ne è andata da questa vita ma sarà sempre con noi e nella nostra memoria. L’amore per Fellini? Giustamente un grande regista come lui aveva scelto lei come Musa. Sandra era unica e le donne uniche rimangono icone per sempre”.
Con cordoglio anche Mara Venier ricorda l’attrice di 8½: “Non so da che parte cominciare, i ricordi sono tantissimi. Lei era una donna gentile, generosa, molto presente nell’amicizia. Ogni tanto mi chiamava e mi diceva ‘è tanto che non ci sentiamo, volevo solo dirti che ti voglio bene’. Siamo qua perché le abbiamo voluto molto bene. È stata una donna libera e, cosa ancora più importante, ha insegnato alle altre donne a esserlo.”
“Non l’ho mai sentita parlare male di nessuno, una donna dolcissima, amante della libertà, una donna libera che ha sempre lottato anche per la libertà degli altri e della comunità LGBT. Una persona trasparente che non ha mai fatto mistero del suo essere libera, di non sottostare a certi schemi, a certi bigottismi. È sempre stata vicina a noi, ma non sforzandosi, era naturale”, aggiunge Vladimir Luxuria presente ai funerali.
Conclude poi i saluti per “Sandrocchia” sua figlia Debora Ergas ringraziando Alessandro Lo Cascio, storico manager dello spettacolo italiano scomparso quasi un anno fa, per “aver avuto sempre un enorme senso di protezione nei confronti di mia madre” e prosegue: “per lei è stato un fratello, un padre e un figlio, nonostante fosse molto più giovane di lei”. Infine rammenta la sua riconoscenza per Maurizio Costanzo: “la loro era quel tipo di amicizia dove non servono le parole e basta uno sguardo per capirsi. L’ha aiutata sempre e non ha mai fatto mancare la sua mano protettiva su mamma, c’era sempre un posto nel suo cuore per lei” conclude.
Si è spento a 91 anni uno dei personaggi più influenti del mondo della musica, produttore dell'album Thriller di Michael Jackson e compositore di colonne sonore per registi come Spielberg, Pollack e Peckinpah
L’attrice è morta a 79 anni, aveva rivelato di essere affetta da sclerosi multipla. Candidata all'Oscar per il suo ruolo in Tootsie accanto a Dustin Hoffman, ha lavorato con numerosi grandi registi
La Biennale di Venezia ricorda il critico cinematografico che fu direttore del settore Cinema e Spettacolo Televisivo dal 1974 al '76
Autore di film indipendenti come Flesh e Trash, fu manager della Factory di Andy Warhol e del gruppo dei Velvet Underground. Aveva 86 anni