Il pubblico del futuro: dialogo tra cinema e scuola

Si è svolto a Roma l’evento organizzato da ANEC Lazio, insieme a tutti i partner dei progetti rivolti al mondo della scuola ed agli studenti, per approfondire il tema della promozione della cultura


Si è svolto sabato scorso 8 febbraio presso il cinema Barberini di Roma l’evento organizzato da ANEC Lazio (Associazione Nazionale Esercenti Cinema del Lazio), insieme a tutti i partner dei progetti rivolti al mondo della scuola ed agli studenti, per approfondire il tema della promozione della cultura e del linguaggio del cinema nelle istituzioni scolastiche. 

L’appuntamento, rivolto a docenti e dirigenti scolastici e a tutti i protagonisti che hanno preso parte ai progetti svolti, come Buona la Prima!, sostenuto dalla Regione Lazio, e Cineprof – La Scuola incontra le Professioni del Cinema – realizzato in collaborazione con ANEC Puglia, Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, SNCCI, ANAC e Agiscuola, grazie al sostegno del MIUR e MIBAC, è stata un’occasione di confronto tra esponenti del mondo della scuola (dirigenti, docenti e studenti) e del sistema cinema (distributori, produttori, esercenti, autori, esperti e professionisti) per per immaginare un percorso di pianificazione condivisa sul rapporto Cinema/Scuola.  

Il saluto ai presenti di Piera Bernaschi, presidente ANEC LAZIO, ha introdotto i temi trattati partendo proprio dall’analisi sui dati forniti dai 2500 questionari somministrati agli studenti coinvolti nei progetti. Sono intervenuti, tra gli altri, Bruno Zambardino (Mibact – DGC), Giulia Serinelli (Miur), Claudio Di Berardino (assessore regionale alla Scuola e Formazione) che si sono soffermati rispettivamente sulle modalità di attuazione del Piano Nazionale Cinema per la Scuola e sugli interventi messi in atto dalla Regione Lazio finalizzati a valorizzare il rapporto tra la scuola ed il cinema in sala. 

“Il progetto Cinema nelle scuole è nato all’interno del Piano Nazionale del Cinema per la Scuola, promosso in collaborazione con il MIBACT. La collaborazione tra i due ministeri porta all’incontro tra due mondi, quello della Scuola e quello del Cinema. Non è un incontro semplice, ma necessario e fondamentale; il cinema può avere una funzione determinante per l’inclusione, per l’intercultura e per i BES (Bisogni Educativi Speciali). Si può lavorare anche sulle dinamiche del gruppo classe: il cinema usato come laboratorio didattico diventa uno spazio di espressione. L’obiettivo di inserire l’audiovisivo nelle scuole di ogni grado, è quello di fornire agli studenti un alfabeto visivo sin da bambini e di consentire ai ragazzi un orientamento corretto rispetto alle diverse professioni del cinema” (Giulia Serinelli, Miur).  

Le fa eco Laura Delli Colli, Fondazione Cinema per Roma: “Fin dalle prime classi scolastiche è importante usare le proiezioni di film per fare comprendere meglio ai ragazzi sia il linguaggio visivo, che la nostra società. Quindi, insegnare il linguaggio nelle scuole è fondamentale per fare crescere la passione e la consapevolezza”.

La sinergia con le istituzioni è ribadita anche da Bruno Zambardino, Mibact – DGC: “Uno degli aspetti fondamentali, oltre al corso di formazione dei docenti (e dei formatori), è l’attività di monitoraggio: misurare la capacità di apprendimento a medio e lungo termine ci restituirà per la prima volta una serie di elementi importanti per giudicare e valutare meglio i progetti. L’obiettivo è fare rete e non disperdere le risorse investite; stiamo valutando di coinvolgere più attivamente le regioni per creare una partnership molto più solida”.  

“Questa discussione sull’incontro Cinema/Scuola non è astratta perché è chiaramente collegata con la nostra realtà, anche in termini di sviluppo del nostro territorio. I dibattiti che seguono le proiezioni sono momenti di inclusione e di confronto fondamentale, ecco perché questa diventa una modalità davvero importante di fare cultura e, non a caso, la facciamo soprattutto nelle periferie, perché è lì che dobbiamo recuperare l’occasione di inclusione. Il veicolo di ascensore sociale che parte dalla scuola può essere arricchito dal ruolo importante che il cinema svolge. La Regione è pronta a confermare l’impegno che non è occasionale ma è strategico perché, come la scuola è il primo ingrediente di una politica attiva per il lavoro, lo è anche il cinema con le iniziative della Regione Lazio” (Claudio Di Berardino, Assessore Regionale). 

“Sarà necessario che gli interventi messi in atto siano strutturali ed organici nel tempo affinché si possano raggiungere i risultati sperati. Inoltre, bisognerebbe soffermarsi su un dato molto interessante che emerge dall’indagine rivolta agli oltre 2500 studenti coinvolti, ossia che oltre l’80% desidererebbe andare di più al cinema. Sta ora a noi tutti trovare il modo e le forme per soddisfare tale desiderio, prestando maggiore attenzione al pubblico del futuro” (Piera Bernaschi, presidente dell’ ANEC Lazio).

11 Febbraio 2020

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