Uniti per la scuola, bilancio positivo per la seconda edizione

Il Progetto speciale è lanciato da UNITA insieme all'Accademia del Cinema Italiano e Alice nella Città, con il supporto del MIM e del MIC. Per il sottosegretario Lucia Borgonzoni: "Fondamentale offrire ai ragazzi strumenti nuovi"


Bilancio positivo per la seconda edizione del progetto speciale UNITI PER LA SCUOLA che ha coinvolto trenta formatori selezionati tra 127 candidature di sette regioni e sette città, per una didattica innovativa che mette insieme basi pedagogico-scientifiche, linguaggi teatrali e cinematografici per passare da una didattica frontale a un’esperienza dinamica e attiva.

Il Progetto Speciale è lanciato da U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) insieme a Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e Alice nella Città, con il supporto del MIM e del MIC nel 2022.

All’incontro sulla piattaforma di Mymovies sono intervenuti il sottosegretario al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, la presidente dell’Accademia del Cinema Italiano Piera Detassis, il responsabile del Piano Cinema e Immagini per la Scuola DGCA del MiC Bruno Zambardino, la direttrice artistica di Alice nella Città Fabia Bettini, la presidente di UNITA Vittoria Puccini assieme a Chiara Tomarelli, Carlotta Natoli,  Fabrizia Sacchi e Ilaria Giannelli responsabili del progetto  in collaborazione con i formatori e i docenti della sperimentazione che  hanno raccontato la loro esperienza.

Ad aprire l’evento le parole del sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni: “E’ fondamentale offrire ai nostri ragazzi strumenti nuovi, occasioni e opportunità per riconoscere, coltivare ed esprimere il loro talento. Trovare strumenti perché le nuove generazioni possano dialogare. So che molti ragazzi che non volevano più frequentare la scuola hanno ritrovato la voglia e la motivazione grazie al cinema e al teatro. Il progetto Uniti per la scuola merita un plauso particolare perché, interpretando uno dei principi guida dell’azione del Ministero e della Legge Cinema a favore dei più giovani, si sviluppa lungo un sapiente intreccio tra percorso scolastico e personale degli studenti coinvolti al fine di trasmettere loro un ampio bagaglio di conoscenza intesa come chiave di osservazione del mondo. Siamo infatti fermamente convinti che la cultura rappresenti una leva irrinunciabile nel processo che porta le donne e gli uomini di domani ad acquisire una sempre maggiore consapevolezza e coscienza di loro stessi e della realtà che li circonda”.

“Uniti per la scuola è un progetto di incontro e confronto che porta nelle scuole l’arte cinematografica, la pedagogia e il teatro come fonte di ispirazione, riflessione e condivisione per porre l’accento sul tema della formazione e sull’importanza che ha avuto entrare nella scuola contaminandone e arricchendone il linguaggio e le metodologie”, ha spiegato Vittoria Puccini. Insistendo anche lei sul recupero di studenti che volevano abbandonare gli studi (un 20% dei liceali, secondo le statistiche) e che sono tornati sui loro passi grazie a un metodo di studio innovativo, “una didattica più accattivante che mette i ragazzi al centro del percorso formativo”. Mentre Carlotta Natoli parla addirittura della necessità di “salvare le nuove generazioni”.

“Siamo felici di aver lavorato con UNITA e Alice nella città ad un progetto che guarda al futuro delle giovani generazioni. Grazie al sostegno del Ministero della Cultura, Uniti per la scuola ci ha permesso di individuare e attuare una sinergia tra artisti, docenti, istituti scolastici e pedagogisti per una nuova concezione della didattica dell’audiovisivo, è davvero un momento importante per l’Accademia del Cinema Italiano, impegnata 365 giorni all’anno nella formazione del nuovo pubblico, attività oggi cruciale”, ha aggiunto la presidente Piera Detassis, che considera il progetto un fiore all’occhiello per il David, come tutto ciò che concerne l’innovazione. “Voglio ricordare come tutto sia nato dalle parole di Pierfrancesco Favino sul palco del premio, quando ha chiesto di fare del cinema una materia curriculare”.

“Grazie al lavoro fatto assieme a UNITA e all’Accademia David di Donatello e al supporto del Ministero della Cultura siamo riusciti a fare una selezione capillare sul territorio creando una squadra di formatori che siamo certi potrà essere un valore aggiunto e un supporto per i docenti che si confrontano oggi più che mai con un momento storico complesso. Non è la fine ma un inizio di qualcosa che nei prossimi anni potrà diventare altro portando nella scuola un linguaggio nuovo che riesce a mettere assieme in modo virtuoso cinema, teatro e pedagogia utilizzando il corpo e le immagini per dialogare e creare un ponte con i ragazzi e bambini di tutte le età”, ha affermato Fabia Bettini.

Infine Bruno Zambardino ha ricordato come il progetto faccia parte del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (il CIPS) stabilito dalla Legge Cinema con importanti finalità: “il contrasto all’analfabetismo iconico, la formazione dei nuovi spettatori, l’interazione con le nuove tecnologie, la creazione del legame tra la sala e i giovani”.

Cristiana Paternò
23 Aprile 2024

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